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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Febbraio 2000 (a cura di Giovanna Grossato)


DONNE NELL’ARTE (38 )
Adele Caregaro Negrin e Maria Scola Camerini:
 L’altra metà del cielo dell’Ottocento veneto

La messa a fuoco su due scultrici del XIX secolo nasce, questo mese, scorta di un generale, rinnovato interesse del mondo dell’arte nei confronti della cultura dell’Ottocento, un interesse sostanziato anche da sei mostre attualmente in corso in Veneto nelle città di Bassano, Padova, Belluno, Treviso, Vicenza e Rovigo. Vale, perciò, la pena di cogliere l’occasione di un quasi inedito "recupero" da un passato appena trascorso di un altro aspetto dell’arte al femminile. Si tratta di due artiste presenti alla mostra "Dipinti e sculture del XIX secolo"  tuttora in corso al Museo Civico vicentino di Palazzo Chiericati.

La scultura, in modo particolare, non è un’arte frequentemente praticata da donne ma Adele Caregaro Negrin (pochi dati biografici, attiva nell’ultimo quarto del XIX secolo), figlia di un noto architetto, Antonio (1821 1898), sviluppa la terza dimensione con un’efficace intensità : dieci suoi gessi, conservati o, meglio, a lungo dimenticati nei depositi del Museo, hanno fatto riemergere alcuni interessanti ritratti di personaggi noti e sconosciuti del suo tempo; attraverso essi la scultrice contava, forse, di affermare la sua arte con esiti maggiori di quanto, in realtà, avvenne.

L’altro personaggio, ugualmente presente alla mostra sull’Ottocento a Vicenza, è l’aristocratica Maria Scola Camerini (Rovigo 1864-1937) la cui educazione di rango finì per assecondare anche il suo naturale talento per l’arte plastica. I suoi busti ritratto in bronzo (7 presenti alla mostra), pur coerenti al concetto di realismo che per secoli è rimasta la caratteristica specifica dei ritratti, introduce nelle sue opere qualche elemento nuovo, consapevole, si direbbe, dell’evoluzione "impressionista" della scultura della fine del XIX secolo e dell’inizio del successivo: una luce che si addensa sulla superficie mossa dei volti conferendo loro vigore e vivace espressività emotiva propone un interessate aggiornamento nella resa psicologica delle espressioni degli effigiati.

G.G.

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