Da
Mosca a Loreto. La Madre di Dio nelle Icone Russe
Da
Mosca a Loreto. La Madre di Dio nelle Icone Russe.
Dalla Galleria Tretyakov di Mosca, catalogo
della mostra (Loreto,
Sala Paolo VI, presso la Basilica – 8 dicembre 1999-
31 marzo 2000), Edizioni Fondazione Lions Clubs,
pp129, 50 ill.a colori L 40.00 in mostra
Si
tratta del catalogo che riproduce le cinquanta icone
dedicate al tema della Madre di Dio nella Rus’
presenti alla mostra di Loreto (8 dicembre 1999 - 31
marzo 2000). Le opere, molte delle quali giungono in
Occidente per la prima volta, provengono dalla
Galleria Tretjakov di Mosca, uno dei musei nazionali
più grandi e più importanti del mondo: Il nucleo
originario delle sue collezioni, infatti nasce dalla
donazione del fondatore, l’industriale tessile Pavel
Michajlovi Tretjacov (1832-1898), il quale aveva
iniziato ad acquistare i primi quadri alla metà
dell’Ottocento e via via aveva arricchito la
collezione fino al 1892, anno in cui la raccolta venne
ceduta alla città di Mosca, divenendo così
patrimonio dell’umanità.
Il
volume, curato da Eustacchio Montemurro viene
presentato dall’Arcivescovo Delegato Pontificio di
Loreto, mons. Angelo Comastri, dal Presidente della
Regione Marche, dott. Vito D’Ambrosio e
dall’Assessore alla Cultura della Regione Marche,
dott. Gino Troli e si avvale di testi critici di
esperti internazionali d’iconografia russa.
V.Uchanova e N.Bekeneva sono autrici del capitolo
relativo alla Galleria Tretjacov, uno dei musei
nazionali più ricchi ed interessanti del mondo; un
altro saggio si riferisce all’iconografia russa
della Madre di Dio ed è a firma di E.Gladyseva. Le
ampie ed esaurienti schede che corredano le immagini
sono curate da N.Bekeneva, E.Burenkova, E.Gladyseva,
E.Guseva, L.Kovtyreva, Ju. Kozlova, I.Kocetkov,
A.Lukasov, N.Rozanova, G.Sidorenko, V.Uchanova,
N.Seredega. V.Sirokov; mentre la readazione e la
traduzione è stata fornita da Giovanna Parravicini
della Fondazione Russia Cristiana. Il catalogo è
anche completato da un glossario essenziale (forse un
po’ troppo “essenziale”, data la complessità
degli argomenti e dei temi trattati e data anche la
sostanziale loro estraneità all cultura occidentale)
e da una bibliografia sulla scorta della quale sono
possibili altri ed ulteriori approfondimenti
sull’avvincente proposta artistica di queste tavole
che, la cultura orientale ortodossa considera più
oggetti liturgici e veri e propri tramiti con Dio,
manifestazione fisica della sua essenza trascendente,
piuttosto che come opere d’arte.
Le
immagini della Vergine presentate, con le loro
numerose qualifiche e caratteristiche (Roveto ardente,
Albero della Vita, Risanatrice ecc) appaiono con
grande chiarezza in tutta la forza spirituale di cui
sono portatrici, tramite, come s’è detto, tra
l’uomo e la trascendenza. Ai nostri occhi
occidentali la bellezza misteriosa che promana da esse
risulta rinforzata dal loro essere mediazione
liturgica tra il Cielo e la terra.
Il
volume risulta nel suo complesso di assai piacevole e
facile lettura, malgrado la complessità dei
contenuti, anche per l’impostazione lineare:
propone, infatti, le schede tecniche e descrittive a
fronte di ogni immagine chiarendone percorsi storici e
significati.
G.G.
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