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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Febbraio 2000 (a cura di Giovanna Grossato)


I deschi da parto e la pittura del primo Rinascimento toscano

I deschi da parto e la pittura del primo Rinascimento toscano, Cecilia De Carli, Umberto Allemandi &C. Editore, Torino 1997 , 255 pp, 16ill a colori, 147 b/n. L 150.000 

Il volume che appartiene alla collana “Archivi di arte antica” porta in apertura una tabula gratulatoria che evidenzia la qualità dei contributi ricevuti dall’autrice nella compilazione della sua opera; opera assai originale che, malgrado per il suo contenuto che, pur appartenendo ad un genere così specialistico, non manca di incuriosire anche il lettore non addetto ai lavori.

Come è precisato nell’avvertenza, il criterio prescelto per la catalogazione delle opere è stato quello di raggruppare i deschi per luogo di produzione (Firenze; Italia centrale; Umbria e Siena; Siena) e all’interno per famiglie di artisti, procedendo cronologicamente.

I deschi da parto costituiscono un particolarissimo “oggetto d’uso” che, come il cassone dotale, il cofano o il forziere, è legato ad un momento fondamentale della vita familiare: la nascita del primo figlio.

La mansione originale del desco fu infatti quello di vassoio dove posare i doni o i cibi offerti alla puerpera e i soggetti dipinti sui deschi ne testimoniano l’uso: si tratta di “Nascita di Gesù” “Nascita di Giovanni Battista”, “Trionfo d’amore”, “Scena di nascita”, “Trionfo di Venere” oppure putti variamente atteggiati o scene bibliche e mitologiche.

Ciò che accomuna questi oggetti tra loro è che, tranne poche eccezioni, si tratta di oggetti fiorentini evidentemente di moda nella prima metà del ‘400 e poi definitivamente scomparsi; ciò che, invece, li differenzia da altri oggetti domestici sopra menzionati è che questi ultimi sono diffusi, e non solo in Italia, per un ampio arco di tempo.

Il ricco regesto di queste tavole dipinte, l’unico finora compilato con sistematica scientificità, è raccolto da Cecilia De Carli in immagini affiancate da una scheda molto approfondita ed articolata, completa, oltre che da una bibliografia, anche dai passaggi dei dipinti nelle diverse collezioni o nei mercati antiquari e nelle aste: Sicché, implicitamente, lo studioso può anche rendersi conto del percorso che queste opere hanno compiuto prima di approdare nelle sedi attuali (assai spesso collezioni private).

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