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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema marzo 2000


L’Oscar via modem

Si chiama "Roma cinema web festival" ed è il primo concorso internazionale di cinema via Internet. Nel senso che a giudicare i film saranno gli utenti della Rete. Una sfida originale, visti i limiti della trasmissione video on line. In attesa che, fra qualche anno, il monitor diventi un vero e proprio schermo

Si chiama "Roma Cinema Web Festival" ed è il primo Internet Festival Internazionale del Cinema in Italia ed uno dei primi nel mondo, trasmesso in Rete dal 2 al 7 maggio sul sito http://www.ragdoll.it.

La manifestazione virtuale, creata con la stessa struttura di un normale festival, è idea di Enzo Cicchino - ex collaboratore di Giovanni Minoli a Mixer e presidente dell'Associazione "L'ARCHIVIO"- con la collaborazione di Francesco Verdinelli, e si avvale della realizzazione produttiva di Paolo e Silvia Lombardo. In Italia l’idea dell’Internet festival ha ottenuto la simpatia di molte personalità dello spettacolo, come i registi Vittorio Taviani, Francesco Maselli, Gillo Pontecorvo, Maurizio Nichetti ma anche di prestigiose firme d'oltreoceano. Una sfida con non pochi limiti, ma comunque coraggiosa.

Per Enzo Cicchino "non è un festival come gli altri. Ha caratteristiche di palinsesto e fruizione totalmente nuove rispetto al passato e certo sarà un tuffo nel futuro anche per il modo di pensare e produrre cinema. Perfino i distributori non potranno più ignorare la potenzialità della Rete con i suoi trecento milioni di spettatori. E noi vogliamo rivolgerci proprio a questi! Tutto il mondo potrà seguire in diretta attimo per attimo la manifestazione. Internet non verrà più utilizzato solo per scambiarsi e-mail, o consultare siti, ma per seguire un Festival internazionale mentre esso si svolge e non più in modo passivo, con la facoltà addirittura di poter esprimere il proprio giudizio sulle opere e stabilendo con gli autori un rapporto interattivo. Per la prima volta chiunque, sulla terra, potrà esprimere le proprie idee su un film in diretta e indipendentemente da quel che ne pensa qualsiasi Giuria ufficiale. Per tutto questo è sufficiente solo un computer collegato in rete e la propria vivacità di pensiero. Quale altro festival al mondo permette questo?".

Resta il problema delle dimensioni dei filmati sul monitor (dello stesso monitor, spesso molto più piccolo di quello tv) e della lentezza del collegamento Internet. Cicchino non nega il problema, ma intanto vuole aprire la strada. In attesa dei progressi della trasmissione in Rete, della web-tv e di tutto quello che, dice, potrebbe trasformare il modo di vedere i film. E di giudicarli.

 

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