L’Oscar via modem
Si chiama
"Roma cinema web festival" ed è il primo
concorso internazionale di cinema via Internet. Nel senso
che a giudicare i film saranno gli utenti della Rete. Una
sfida originale, visti i limiti della trasmissione video
on line. In attesa che, fra qualche anno, il monitor
diventi un vero e proprio schermo
Si chiama "Roma Cinema
Web Festival" ed è il primo Internet Festival
Internazionale del Cinema in Italia ed uno dei primi nel
mondo, trasmesso in Rete dal 2 al 7 maggio sul sito
http://www.ragdoll.it.
La manifestazione virtuale,
creata con la stessa struttura di un normale festival, è
idea di Enzo Cicchino - ex collaboratore di Giovanni
Minoli a Mixer e presidente dell'Associazione
"L'ARCHIVIO"- con la collaborazione di Francesco
Verdinelli, e si avvale della realizzazione produttiva di
Paolo e Silvia Lombardo. In Italia l’idea dell’Internet
festival ha ottenuto la simpatia di molte personalità
dello spettacolo, come i registi Vittorio Taviani,
Francesco Maselli, Gillo Pontecorvo, Maurizio Nichetti ma
anche di prestigiose firme d'oltreoceano. Una sfida con
non pochi limiti, ma comunque coraggiosa.
Per
Enzo Cicchino "non è un festival come gli altri. Ha
caratteristiche di palinsesto e fruizione totalmente nuove
rispetto al passato e certo sarà un tuffo nel futuro
anche per il modo di pensare e produrre cinema. Perfino i
distributori non potranno più ignorare la potenzialità
della Rete con i suoi trecento milioni di spettatori. E
noi vogliamo rivolgerci proprio a questi! Tutto il mondo
potrà seguire in diretta attimo per attimo la
manifestazione. Internet non verrà più utilizzato solo
per scambiarsi e-mail, o consultare siti, ma per seguire
un Festival internazionale mentre esso si svolge e non
più in modo passivo, con la facoltà addirittura di poter
esprimere il proprio giudizio sulle opere e stabilendo con
gli autori un rapporto interattivo. Per la prima volta
chiunque, sulla terra, potrà esprimere le proprie idee su
un film in diretta e indipendentemente da quel che ne
pensa qualsiasi Giuria ufficiale. Per tutto questo è
sufficiente solo un computer collegato in rete e la
propria vivacità di pensiero. Quale altro festival al
mondo permette questo?".
Resta il problema delle
dimensioni dei filmati sul monitor (dello stesso monitor,
spesso molto più piccolo di quello tv) e della lentezza
del collegamento Internet. Cicchino non nega il problema,
ma intanto vuole aprire la strada. In attesa dei progressi
della trasmissione in Rete, della web-tv e di tutto quello
che, dice, potrebbe trasformare il modo di vedere i film.
E di giudicarli.
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