APPUNTAMENTI DARTE
CITTADELLA – “Artisti Vicentini del
Novecento”. Palazzo Pretorio. 15 aprile / 14 maggio
2000
Il progetto espositivo, del quale è
curatore il prof. Giuliano Menato, nasce in nome del
gemellaggio culturale tra questo spazio storico e
Villa Valle a Valdagno nella quale la mostra si
trasferirà il 20 maggio.
La rassegna di Cittadella è di grande
interesse, la scelta delle opere vasta e convincente,
il criterio seguito nell'allestimento dà modo al
visitatore di leggerle al meglio, cogliendone gli
aspetti più accattivanti. Si apre finalmente con
questa esposizione
un discorso critico orientato alla comprensione
globale di un periodo dell'arte vicentina e di un
gruppo di autori che nell'insieme l'hanno qualificata;
riscattando la loro produzione dall'ombra di
provincialismo spesso indebitamente stesa a coprirne
il reale valore e l'originalità.
Gli artisti della rassegna, Ugo e Neri
Pozza, Francesco e Nerina Noro, Mina Anselmi, Ernesto
Lomazzi, Attilio Polato e Otello De Maria
sono in realtà esempio di un mondo denso di
umori vivaci e di pregi senza tempo.
L'idea di affiancare poi
alle opere di Nerina Noro e di Neri Pozza
quelle dei padri Francesco Noro e Ugo Pozza
rappresenta un ulteriore aspetto positivo della mostra
soprattutto come dato storico che riconduce la scelta
di questi autori alla familiarità tipica della
tradizionale bottega d'arte.
Ugo Pozza fu scultore di monumenti di
gusto classico e di numerose produzioni in terracotta
delle quali sono esposte alcune molto suggestive: sono
piene di grazia le figurine infantili della Processione
di bambini , come i morbidi Ritratto
di Rino e Ritratto di Dina , mentre
i due Presepi
a bassorilievo hanno una complessità di vasto
respiro.
Neri Pozza compie i primi passi
d'artista nella bottega del padre: la sua multiforme
genialità rivive magicamente nelle opere esposte a
Palazzo Pretorio;
questo autore complesso ha sbozzato dalla terracotta
figure di alto significato e suggestione, proponendo
una galleria di personaggi di incredibile vigore,
fermati negli atteggiamenti che li contraddistinguono:
il tocco magistrale ne fissa delicatamente cadenze
soffuse di poesia: lo straordinario Presepio
risveglia emozioni profonde. Non meno interessanti gli
altri suoi lavori, Eva, La deposizione, nei quali ancora si notano il gioco dei volumi
appena suggerito e la dolcezza del ritmo espressivo.
Sono incantevoli le donne che Nerina
Noro crea stemperando fluidamente il colore in forme
sinuose. I toni caldi sottolineano la ricchezza
espressiva di questi ritratti in cui i volti adombrano
pensieri lontani; si legge un'antica malinconia negli
occhi delle giovani dal tratto gentile, evocate da un
cromatismo vivido, la pennellata uniforme
squisitamente sfumata
Le tele di Francesco Noro hanno
un'impronta più
tradizionale, i suoi ritratti sono accurati, ariosi e
levigati ad un tempo, di grande equilibrio formale,
piacevoli ma più prevedibili.
Mina Anselmi rivela nelle sue opere un
talento fervido e rigoroso, un linguaggio limpido:
pittrice aperta alle esperienze innovative assunte in
modo equilibrato, mai convenzionale, la Anselmi
possiede una poetica
di notevole profondità: le cromie nette,
realizzate con pennellate precise, plasmano immagini
vibranti, di severa bellezza. Fascino,
titola la pittrice un elegante volto di donna, altero
e seducente: e lo stesso fascino ha il Ritratto
della madre, lo sguardo soffuso d'ombra, i capelli bianchissimi come
sprazzi luminosi; ed è di grande finezza la vecchia
Fioraia
vicentina: sulla tela i colpi di pennello leggeri accostano in un gioco lieve l'abito scuro, il cappello
piumato e il rigoglio dei fiori.
La luce riveste un ruolo speciale, in
molte opere di Ernesto Lomazzi, pittore e incisore:
luce prepotente, che permea di sé ogni cosa, portando
le forme quasi a sciogliersi nell'impatto; il pennello
sbianca il contorno di oggetti che sfumano
rarefacendosi come i vaporosissimi Fiori,
quasi un lucente viluppo immateriale.
Attilio Polato è presente in mostra
con alcune tra le sue opere
più originali; i ritratti evidenziano la
singolarità espressiva di questo pittore l’eleganza
di un racconto pittorico singolarità espressiva di
questo artista, la sua chiarezza e l'eleganza formale,
il segno preciso che si accompagna al cromatismo
morbido e pastoso. Nella bellissima Famiglia si evidenzia come proprio dal colore nasca l'intera
elaborazione del racconto pittorico mentre le figure
sono immerse in una luce di cristallo che ne evidenzia
i contorni. Così è emozionante la Maternità
insieme leggiadra e carnale, immagine resa in tonalità
brillanti ed evanescenti.
Otello De Maria, che con Nerina Noro è
il solo tra questi autori ancora vivente, è un nome
imprescindibile nel panorama artistico del '900
vicentino; la sua produzione rivela una poetica,
vitale, espressa in dipinti densi di luce e colore,
intrisi di una carica narrativa focosa, come provano
soprattutto i Paesaggi
e le Marine,
tele in cui il colore vibra in sequenze dal ritmo
serrato.
Con questa mostra la collaborazione fra
Cittadella e Valdagno ha creato un evento di notevole
portata culturale, premessa per altre valide
esperienze.
Resy
Amaglio
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