APPUNTAMENTI DARTE
TORINO
- “Chenzhen”. Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea. 15 aprile / 12 giugno 2000
Le
sculture e installazioni di CHEN ZHEN nascono dalla sintesi tra cultura occidentale e cultura
cinese, e dalla critica alla civiltà dei consumi con
la sua influenza globalizzante. L’artista mette in
discussione il futuro dell'umanità e indica come
alternativa l'arricchimento della nostra vita
interiore e la ricerca dell'armonia fra spirito e
corpo. A questo proposito, rielaborandone il
significato in modo percettivamente efficace, egli si
serve della filosofia e religione buddiste, della
medicina tradizionale cinese, e persino del
relativismo di antichi testi di strategia militare
quale "L'Arte
della Guerra" (scritto da Sun Tzu circa
duemila anni fa) che ci insegna come il vincitore sia
a volte il vero perdente e spesso non ci siano ne'
vincitori ne' vinti “bisogna quantificare le perdite
e, a lungo termine, verificare se sono superate dai
guadagni”.
L'installazione
Jue Chang -
Fifty Strokes to Each , esposta alla 48° Biennale
di Venezia, si riferisce a un proverbio tibetano:
coloro che avvicinano il Buddha per parlargli del loro
spirito dovrebbero venire frustati affinchè non
cerchino di definire con le parole ciò che è alla
base della dottrina religiosa. Chen Zhen utilizza
questo proverbio in senso metaforico: ricopre letti e
sedie cinesi con pelli tese d’animale trasformandoli
in tamburi, così che vengano colpiti solo gli oggetti
su cui le schiene riposano, e rende disponibili al
pubblico questi strumenti musicali. I visitatori,
imbracciata una mazza, sono liberi di sfogarsi in una
cacofonia di suoni o comporre ritmi dai molteplici
timbri. A volte gli spettatori si sintonizzano tra
loro producendo un vero e proprio concerto. La
violenza dei colpi dipende dallo stato d’animo del
visitatore che rimane sorpreso dall'ampiezza del suono
da lui stesso prodotto, come se si rendesse conto
improvvisamente che il rimbombo del tamburo è la
materializzazione della sua ansia interiore. Chen Zhen,
nato a Shanghai nel 1955, vive e lavora a Parigi.
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