APPUNTAMENTI DARTE
BERGAMO
– “Caravaggio. La
luce nella pittura Lombarda”. Galleria d’Arte
Moderna e Contemporanea dell’Accademia Carrara. 12
aprile / 2 luglio 2000
Dopo
il successo dell'evento culturale dedicato a Lorenzo
Lotto, Bergamo ospita ora Caravaggio.
E'
dal 1951 che la Lombardia non rende omaggio a
Michelangelo Merisi da Caravaggio e la rassegna
bergamasca - che si avvale di un Comitato Scientifico
composto da Marco Bona Castellotti, Maurizio Calvesi,
Bruno Contardi, Silvia Danesi Squarzina, Mina Gregori,
Kristina Herrmann Fiore, Denis Mahon, Maurizio Marini,
Pietro Petraroia, Francesco Rossi, Claudio Strinati,
Rosella Vodret - intende colmare tale vuoto con una
lettura dell'opera caravaggesca in rapporto alla
cultura figurativa della sua terra. D'altra parte, le
indagini storico-critiche degli ultimi decenni sulla
pittura lombarda, nel periodo tra la fine del Concilio
di Trento, il Giubileo del 1600 e la peste del 1630,
hanno evidenziato che l'arte di Caravaggio trae
origine proprio dalla componente culturale lombarda,
da lui stesso, in seguito, riletta e trasfigurata,
anche alla luce delle esperienze romane, in quella sua
maniera unica e geniale.
L'evento,
realizzato dal Comune di Bergamo e dalla Regione
Lombardia con la collaborazione delle Soprintendenze
per i Beni Artistici e Storici di Milano e Roma, è
promosso, inoltre da: Provincia, Camera di Commercio,
Azienda di Promozione Turistica, Unione degli
Industriali della Provincia di Bergamo, con il
contributo del Credito Bergamasco e dell'Enel.
L'organizzazione è curata dalla COBE Direzionale.
L'esposizione presenta quaranta dipinti, di cui
quindici di Caravaggio, ed è articolata su due
sezioni: la prima include una selezione di dipinti del
grande maestro bergamasco dove risulta più evidente
il legame con il periodo formativo. Opere chiave in
questo senso sono il Ragazzo morso da un ramarro di
Firenze o i Bari di Fort Worth, ma altrettanto
significative possono essere anche le opere della
tarda maturità come la Salomè della National Gallery
di Londra.
La
seconda, invece, è dedicata al contesto di formazione
del Caravaggio, nella doppia direzione di Milano (Lomazzo,
Peterzano, Campi) e dell'area della Lombardia
orientale a cominciare dalle prime manifestazioni del
naturalismo (Moroni, ma anche Moretto, Savoldo e
Lorenzo Lotto).
L’esposizione
troverà un prosieguo, dal 9 settembre al 17 dicembre,
con la mostra LA LUCE DEL VERO. Caravaggio, La Tour,
Rembrandt, Zurbaràn, che, attraverso l'opera dei
quattro maestri del primo '600, vuole approfondire il
motivo naturalistico e simbolico della luce, intesa
come elemento stilistico e allo stesso tempo
spirituale.
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