Forse il nome più giusto sarebbe stato
"Jonathan", come il gabbiano di Richard Bach. Ma va
bene anche quello che hanno scelto nel 1988: Associazione
Jonas, tratto dal film "Jonas che avrà 20 anni nel
2000" di Alain Tanner del 1976. Cosa fa Jonas di bello?
Organizza viaggi. Ma un po’ particolari. Come scrivono nel
loro sito www.jonas.it "è un'associazione che organizza
attività culturali, sportive, ricreative e turistiche in
Italia e all'estero. Si occupa soprattutto di promuovere forme
di turismo a basso impatto ambientale come la bicicletta, la
barca a vela, il trekking, il rafting e lo
sci di fondo". Dall’Irlanda alla Croazia, da Copenaghen
alla Grecia, dalla Toscana a Parigi. Pedalando, veleggiando o
camminando. Astenersi automobilisti poco seri.
Spiega Luca Magrin, fondatore dell’associazione
che ha sede nella piccola Vicenza ma guarda molto più in là:
"Quando siamo nati, nell’88, facevamo scambi culturali.
Poi le cose si sono ingrandite, siamo stati fra i primi in
Italia a puntare sul turismo associativo, insomma sulle
vacanze a tema e a sfondo ecologico. Un modo diverso per
vedere paesi e persone, da un altro punto di vista: a cavallo,
in bicicletta, in barca. Senza essere esperti o allenati. Cosa
serve? Essere giovani di spirito: l’età media di chi
sceglie le nostre vacanze è tra i 30 e i 40 anni. Ma ci sono
i ventenni. E abbiamo anche una signora di 79 anni".
Non sono come le vacanze organizzate, quelle
di Jonas. Vuoi i 7 giorni a Dublino in bicicletta? Ci sono i
percorsi guidati, la sistemazione alberghiera, le biciclette.
Ma anche molta libertà: si possono scegliere strade diverse,
ci si fa consigliare dalle guide. A seconda delle preferenze:
i locali giusti per chi ama la musica, i musei, l’architettura.
A ognuno il suo. "Le guide danno tutte le
informazioni" dice Magrin.
Più che allenati fisicamente, a volte serve
il palato fine. Come il tour bici-gastronomico organizzato l’anno
scorso nelle zone di Bordeaux, in Francia. Fra vini e
ostriche. Il problema, caso mai, è rimettersi in sella dopo
le soste. "Quest’anno, che non era previsto, ci hanno
sommerso di richieste. Lo rifaremo nel 2001. Ma ogni anno
scegliamo qualcosa di nuovo. Anche in base a quello che ci
dicono i nostri viaggiatori nel questionario che gli diamo:
idee, mete consigliate. Come, in futuro, una gita sulla pista
ciclabile del Danubio". I costi? Si parte dalla quota di
800 mila lire a persona, escluso il viaggio (ma attraverso l’Associazione
Jonas si può prenotare il biglietto) o nel caso delle gite in
barca a vela le spese di equipaggio, carburante e colazioni.
Per il resto, basta farsi la valigia. Con una camicia in meno
e un po’ di spirito giovane in più.