Internet Luglio 2000
Il pc? L'ho qui in tasca
Si chiama Tiqit ed è il più piccolo personal computer del mondo. Visto che è grande come una scatola di fiammiferi, fa girare Windows 95 ed Internet Explorer con un processore 486 e si può collegare a tutto. E presto, con il nuovo chip "freddo" da 500 mhz e gli occhiali-monitor, avremo il mini-pc da viaggio. Per giocare a Quake mentre aspettiamo il treno
Ha la stessa potenza di un normalissimo pc, diciamo di qualche anno fa. Usa Windows 95, è collegato a Internet, fa funzionare una stampante o uno scanner. L'unico problema è che fa da ridere vederlo accanto a un monitor o a una tastiera. Perché Tiqit
(www.tiqit.com) è il più piccolo personal computer esistente al mondo (è nel Guinness dei primati), grande come una scatola di fiammiferi ma pronto a fare tutto. E a diventare, probabilmente, il personal "portatile" del futuro, in versione da taschino.
A metterlo insieme sono stati due ricercatori della Stanford University che certo non hanno badato molto all'estetica: niente telaio esterno, solo quattro circuiti integrati a sandwich con una scheda standard per le porte di input e output. Per ora costa circa 3 milioni e ne sono stati venduti solo otto, ma è solo una questione di tempo: "Stiamo rifinendo il prodotto, ancora non è pronto per la distribuzione di massa" dicono. Insomma pazienza: tra un paio d'anni si potrà giocare a Quake, Nascar o The Sim mentre si aspetta un aereo o un treno, con occhiali-monitor e due tastini sull'orologio.
Intanto la prima versione "quasi" sperimentale del piccolo Tiqit fa girare un processore Amd 486 da 66 mhz, hard disk da 340 mb grande come cento lire (ma l'Ibm sta per lanciare un mini-disk da 1 gigabyte), 16 ram. Poco rispetto ai mostri da tavolo di oggi, ma tanto per un affare che sta nel palmo di una mano. Peso totale: 93 grammi. Window 95 e Internet explorer corrono bene, anche se un po' lenti. E ovviamente scordarsi grandi animazioni, ancora troppo dure per il cucciolo di pc. Un'alternativa, comunque, è quella di usare come sistema operativo Linux, molto più leggero di Windows.
Lento si, Tiqit. Ma totalmente silenzioso: l'unico modo per sapere se è acceso è guardare le spie del disco fisso o captarne il lieve click. Se il processore ha una ventola? Difficile, visto che sarebbe grande come tutto il mini-pc. Il passo successivo, sperano i creatori di
Tiqit, è il nuovo chip "Crusoe" della Transmeta che viaggia a 500 mhz senza surriscaldarsi. L'ideale per un personal lillipuziano. Poi c'è la questione video. Tiqit può collegarsi a qualsiasi monitor, ma se questo non è un problema in casa, in ufficio o durante una conferenza dove i monitor per collegarsi ci sono, lo è in viaggio. La soluzione potrebbe arrivare dalla Micro Optical che fabbrica il più piccolo display oggi esistente: due "lenti" da 1,2x1,2 centimetri che si applicano agli occhiali e permettono risoluzioni fino a 320x200. E fra un anno, promettono, arriverà un sistema vga da 640x480.
Esclusi i computer palmari che fanno girare solo pochi programmi prestabiliti, sul mercato ci sono altri due veri mini-pc: lo Xibernaut e l'Espresso pc. Tutti e due più potenti ma però più grandi (come un registratore tascabile) di Tiqit: il primo ha un display integrato, una piccola tastiera e un po' troppi fili a complicare le cose; l'altro deve essere collegato a monitor e periferiche varie. In ogni caso troppo grossi per portarseli facilmente in giro. Dopo il cellulare, è il Tiqit-scatola-di-fiammiferi che rischia di diventare il supergadget di inizio 2000. Speriamo, almeno, che non faccia rumore.
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