|
|
|
|
Cinema Luglio 2000
Fantasia 2, il ritorno
Esce l'8 settembre il sequel del celebre cartone animato di casa Disney. Un film ancora condotto sul delicato rapporto fra musica e immagini. E che come il suo predecessore è decisamente destinato ad un pubblico adulto
A sessanta anni esatti dall'uscita del primo Fantasia la Disney ha deciso di realizzare una pellicola che riprendesse in qualche maniera l'idea del cartone animato originale e continuasse a seguirne il percorso a metà tra il lirico e l'intrattenimento. Un progetto - in verità - accarezzato da lungo tempo visto il successo pressoché universale del primo film d'animazione, e che aveva visto negli anni coinvolti artisti di grandi spessore come - per esempio - il pittore spagnolo Salvador Dalì.
Adesso il secondo Fantasia esce giusto in tempo per celebrare il nuovo millennio del cinema animato in una produzione alle dirette dipendenze di Roy E. Disney, pronipote di Walt e responsabile del reparto di animazione della casa dalle orecchie di topo. Va detto che l'originale Fantasia pur essendo tra le pellicole di maggiore successo prodotte dalla Disney è anche quello meno amato dai bambini, visto la sua complessità intellettuale e il delicato gioco di riferimenti tra le immagini e la musica classica. Più leggero rispetto al precedente, dunque, con l'orchestra stavolta diretta da James Levine e non più dall'indimenticabile Leopold Stokowski, Fantasia 2000 si cimenta in un interessante duello tra immagini digitali e musica classica in situazioni buffe (come quella dei fenicotteri con lo yo-yo), poetiche (i gabbiani e le balene), romantiche (la storia del coraggioso soldatino di stagno), liriche (la primavera e il vulcano), glamour (rapsodia in blu).
Introdotte da personaggi molto noti al grande pubblico come 'la signora in giallo' Angela Lansbury o l'attrice Bette Midler, le scene di Fantasia 2000 creano un'amalgama interessante toccando dei punti davvero esilaranti come quando il testimone passato tramite Topolino da Stokowski a Levine, arriva fino a Paperino nei panni del disastroso e nevrotico assistente di Noé. Nel film viene riproposta integralmente anche la celebre sequenza restaurata di Topolino apprendista stregone. Una piacevole sorpresa agrodolce che fa rimpiangere le immagini colorate e disegnate a mano, in confronto alle immagini digitali. Se dei cartoni animati hanno mai avuto del carisma insuperabile, quello del povero topo alla prese con le scope fuori controllo che versano acqua è uno di quei casi…
Marco Spagnoli
|
|
|
|
|