Silenzio, si scia
Le esperienze, i percorsi, i consigli, la cartografia e l'amore per la montagna: sono gli ingredienti del libro di Giampaolo Sani. Un giovane studente di filosofia oramai esperto "montanaro" che vuol far capire la magia dello scialpinismo nelle dolomiti bellunesi
Scialpinismo nelle dolomiti bellunesi di Gianpaolo Sani
Tassotti Editore
C'è una stagione in cui le montagne (le Dolomiti nel caso del libro qui commentato) sembrano riacquistare una loro immagine antica, come se fossero ricadute in un'era remota: è l'inverno, quando la neve ricopre i sentieri e ogni traccia del passaggio umano. A questa montagna che ridiventa miracolosamente ancestrale ed incontaminata, è dedicato il libro di Gianpaolo Sani Scialpinismo nelle Dolomiti bellunesi (Tassotti Editore, Lire. 35.000), in questi giorni in libreria, libro che illustra 48 itinerari di scialpinismo -nella duplice fase della salita e della discesa- dislocati nell'area che comprende la Schiara, la Talvena, il Tamer e San Sebastiano, più 8 itinerari in appendice dedicati a Col Visentin.
Gianpaolo Sani è nato a Belluno nel 1974 e studia filosofia a Trieste. Malgrado la giovane età ha già alle spalle una ricca esperienza alpinistica. D'estate ha ripetuto numerose vie, fino al 6°-7° grado, in tutta l'area dolomitica dalle Tre Cime di Lavaredo alle Alpi feltrine. D'inverno la sua attività è caratterizzata da un'intensa esplorazione dei gruppi della Schiara, della Talvena e del Bosconero. Particolare importanza hanno assunto, nel quadro di questa attività, le prime discese dalle cime del Burel e della Schiara, con pendenze superiori ai 50°. Numerosi e ripetuti sono anche i diversi itinerari nel gruppo delle Pale di San Martino, nelle Tofane e nell'Alpago.
Sani consegna ora le sue esperienze a questo libro, dove ogni percorso è puntualmente descritto. Tempi, difficoltà, punti d'appoggio, bivacchi, cartografia, ecc.: un volume che esce col patrocinio del "Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi" e che arricchisce la serie dedicata dall'editore Tassotti alle nostre montagne.
Il libro, oltre che un "omaggio alla maestà della Schiara", si propone come augurio per quanti vogliano iniziare la pratica dello scialpinismo, affinché cominciando a sciare sulle nevi più facili possano vivere i tre momenti fondamentali di questo sport: "la rabbia di creare le prime scomposte curve in neve fresca, l'emozione di imparare a sognare le grandi discese dolomitiche e la nostalgia di ricordarle all'alba di una nuova primavera".
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