Kafka, prendi tre paghi uno

Un solo personaggio che ne riunisce tre: i protagonisti di altrettanti romanzi dell'autore praghese. E' il lavoro di Pilar Garcia portato sulle scene da Luca Mosca in prima assoluta al Teatro Arsenale di Venezia. E con l'uso della musica contemporanea "K. Trilogia della solitudine" si è dimostrata un'opera originale e intensa

Il 30 settembre è stata rappresentata al Teatro dell'Arsenale di Venezia, in prima rappresentazione assoluta, l'opera in due atti "K. Trilogia della solitudine" di Luca Mosca. Si tratta di un lavoro che Pilar Garcia ha tratto dai romanzi "America", "Il processo" e "Il Castello" di Franz Kafka. Il libretto riunisce in un unico personaggio i tre protagonisti dei romanzi, il giovane Karl Rossmann che vive i primi scontri con la realtà quotidiana, il giovane procuratore Josef Ka ed il maturo agrimensore K., personaggio chiave del romanzo "Il Castello" .

Luca Mosca ha colto perfettamente l'atmosfera surreale di questi personaggi riuniti nel K. del suo lavoro ed ha scritto una partitura intensa e di grande effetto utilizzando il linguaggio della musica contemporanea con molta finezza e aderenza allo sviluppo dell'azione. Il primo atto, tratto da "America", era già stato rappresentato a Venezia il 25 maggio 1999 mentre il secondo atto, a completamento dell'opera, è stato commissionato all'autore da Biennale Musica. Lo strumentale era costituito da otto bravissimi professori d'orchestra del Laboratorio Novamusica diretti dal maestro Giovanni Mancuso.

Le voci erano quelle dei soprani Nada Torto e Cristina Nadal, del baritono Arkadiusz Pstrong, e del basso e controtenore Devis Fugolo; elementi della Compagnia Teatrale Koreja completavano l'organico del lavoro di Mosca. Pubblico abbastanza numeroso e molto attento che ha tributato molti applausi ai protagonisti, al direttore e all'autore che era presente in sala. Lo spettacolo verrà ripetuto a Milano al Piccolo Teatro per tre serate.

Luciano Maggi