Basato su 1,5
metri lineari di documenti integralmente inediti e su
testimonianze all'autore
Massimiliano
Griner
LA
"BANDA" KOCH. IL REPARTO SPECIALE DI POLIZIA
La Repubblica
Sociale italiana è stata teatro della formazione di numerosi
nuclei di potere sostanzialmente autonomi e in diretta
rivalità tra loro per la gestione e il controllo della
sovranità superstite del nuovo stato repubblicano.
Oltre a gruppi affaristici,
finanziari e politici, vere smagliature nel corpo della
sovranità del governo di Mussolini sono state le formazioni
autonome di Polizia politica. Costituitesi per diretta
iniziativa dei loro componenti sulle ceneri delle disciolte
formazioni fasciste, talvolta su spinta delle autorità
costituite, comunque sempre alla ricerca di una reale libertà
di movimento, le polizie autonome sono uno dei fenomeni più
interessanti per cogliere l'essenza della repubblica saloina e
delle sue reali dinamiche politiche.
Ogni regione del nord che ha
conosciuto intensa attività partigiana ha visto il sorgere e
l'operare di formazioni repressive di questo genere. Abusi di
potere, violenza, sevizie sono il denominatore comune di
queste squadre. Per quanto manifestamente ispirate alla
rinascita repubblicana del fascismo, gli uomini che le
componevano mischiarono, non sempre consapevolmente, confuse
aspirazioni politiche, predisposizione al sadismo,
nazionalismo esasperato, semplice ambizione di arricchirsi.
La più famigerata di queste
formazioni fu il cosiddetto "Reparto di Polizia
Speciale" guidato da Pietro Koch, ex granatiere di padre
tedesco.
m. griner
Bollati
Boringhieri, Nuova Cultura, 2000, p. 450, 12 pgg. di
illustrazioni b/n, presentazione di Mimmo Franzinelli, L.
58.000
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