Il misterioso
mondo di IT
I pochissimi che l’hanno
visto parlano della rivoluzione del secolo. Che cambierà la
società, il modo di vivere e di costruire le città. Il nome
in codice è "Ginger", lo ha inventato un bizzarro e
geniale scienziato miliardario americano amico di George Bush
e premiato come miglior cervello tecnologico degli Usa. Ma
nessuno sa cosa sia. Perché il progetto è segreto. Almeno
fino al 2002. Per qualcuno è un mini-scooter che vola. O che
usa un motore pulito e supereconomico. Una caccia al mistero,
quella di media e curiosi, che è appena cominciata
Loro, i fortunati, almeno lo hanno visto in
azione. Glielo ha montato davanti agli occhi, così si
racconta, il suo inventore. Con un cacciavite e una chiave
inglese, dopo aver tirato fuori i pezzi da un paio di
scatoloni. Tutto in 10 minuti. Il risultato? Steve Jobs,
boss-fondatore della Apple: "Quando la gente lo vedrà
dovremo cambiare il modo di costruire le città"; Jeff
Bezos, inventore di Amazon.com (che pare si sia messo a ridere
di gusto): "E’ un prodotto talmente rivoluzionario che
non ci saranno problemi a venderlo. Sempre che alla gente sia
permesso usarlo…"; John Doerr, finanziatore
internazionale (che tanto per cominciare su quell’invenzione
ha già investito qualche milione di dollari): "…è
più importante di Internet". E, subito, negli Usa si è
già guadagnato le prime pagine dei maggiori giornali. Bene,
allora cos’è? Risposta facile: boh.
Esclusa quella manciata di
amici-imprenditori, nessuno sa infatti cosa può aver mai
inventato di così scioccante il multimiliardario Dean Kamen,
ingegnere 49enne bizzarro e geniale, da poco premiato con il
riconoscimento scientifico più importante degli Usa, la
National medal of technology. Mistero fitto e ordine tassativo
a chi ha visto quella strana cosa che cambierà il mondo: non
dite niente. Così il resto del mondo dovrebbe aspettare fino
al 2002, data prevista per il lancio ufficiale di "IT",
nome ufficiale dell’oggetto misterioso chiamato in codice
"Ginger" (zenzero).
Ma possibile che proprio non se ne sappia
niente? No, per mettere insieme il puzzle qualche elemento c’è.
Ma una cosa per volta. Intanto il suo inventore, Dean Kamen. E’
un personaggio da film, da molti considerato un mix fra Henry
Ford e Thomas Edison. Fra i suoi brevetti ce ne sono due di
livello mondiale: la pompa portatile per somministrare
insulina e una carrozzina per disabili capace di salire le
scale (sul mercato fra qualche mese). Nella casa esagonale che
si è costruito su una collina a Manchester, nel New
Hampshire, Kamen ospita gente tipo il neo presidente degli
Usa, George W. Bush o l’amministratoree della Nasa, Dan
Golden. Ma, da vero scienziato, ignora la mondanità. Tanto
che ad una cena, si racconta, era seduto accanto a due persone
di cui "non aveva mai sentito parlare": erano
Shirley McLaine e Warren Beatty.
Preferisce volare, Kamen. Infatti ha due
elicotteri che usa per raggiungere l’isola che si è
comprato davanti alle coste del Connecticut, e un jet privato
per i "viaggi lunghi". Nella sua "Westwind",
così chiama la casa, ha un campo da softball privato, una
turbina mossa dal vento per le riserve di energia, una
macchina a vapore da 25 tonnellate che apparteneva a Henry
Ford e un sistema di carrucole in grado di portargli una
bottiglia di vino dalla cucina alla camera da letto.
Nessuno sa esattamente l’ammontare della
sua fortuna, ma una cosa è certa: Kamen, scienziato e genio
della tecnica, non inventa mai su richiesta del mercato o in
base a strategie commerciali. Lo fa perché decide che quella
cosa serve. Come la Ibot, la sedia a sei rotelle capace di
salire le scale, attraversare terreni sabbiosi o rocciosi e
perfino di sollevare la persona all’altezza di chi gli sta
davanti. Tutto dopo che Kamen dieci anni fa vide un uomo
paralizzato su una carrozzella che tentava a fatica di salire
su un marciapiede. L’ha presentata anche a Clinton, la Ibot.
E tanto per divertirsi, ne ha usata una per salire le scale
del metrò a Parigi fino al piano-ristorante della Torre
Eiffel.
Sono decine i suoi brevetti. Spesso i soldi
delle ricerche li mette lui, ma i finanziatori non gli
mancano. Come per lo studio del motore Stirling, un’idea che
risale all’800 ma mai realizzata. Kamen spera di ricavarne
un motore leggerissimo, portatile ed ecologico, che funziona
con qualsiasi combustibile e può fornire elettricità in
qualunque posto e condizione. Per esempio, dice, per
purificare l’acqua o avere una fonte di elettricità nei
Paesi del Terzo Mondo.
Si, va bene. Questo è l’inventore, il
personaggio Kamen. Ma IT, cosé IT? Qualcosa si può intuire.
Anche perché i media americani si sono scatenati alla caccia
di quella cosa "più rivoluzionaria di Internet".
Soprattutto dopo che è stata annunciata l’uscita nel 2002
di un libro sull’invenzione del secolo. Scritto dal
giornalista Steve Kemper, la Harvard Business School Press ha
già pagato 500 milioni per i diritti. E senza che né l’editore
né l’agente sappiano cosa accidenti sia IT. Anche in base
alle (furbe) anticipazioni di Kemper, ecco quello che finora
si sa di IT-Ginger:
- non è un apparecchio medico;
- potrebbe essere disponibile in due
versioni: Metro e Pro, ad un prezzo inferiore ai 4 milioni di
lire;
- lo stesso Kamen lo ha definito "un’alternativa
a prodotti che sono sporchi, costosi, a volte pericolosi e
spesso frustranti, soprattutto per chi vive in città";
- Kemper ritiene che l’invenzione
richiederà "riunioni fra amministratori comunali,
legislatori, urbanisti, compagnie commerciali e università
per decidere come ridisegnare e adattare a Ginger città e
aziende";
- è stata trovata su Internet
a nome di Kamen la registrazione (recente) del brevetto di un
curioso monociclo o mini-scooter sotto la voce "personal
mobility vehicles", che assomiglia più a un monopattino
(www.delphion.com).
Capace, si legge sulla descrizione allegata, di restare in
perfetto equilibrio grazie ad un sistema di mini-giroscopi e
mossa da un misterioso motore (lo Stirling?);
- molti osservatori ritengono che IT stia
per "individual transport", trasporto individuale;
- su uno dei sempre più numerosi siti a
caccia del mistero di IT (Slashdot.org) si ipotizza che il
nome in codice "Ginger" si rifaccia ad uno dei
personaggi del recente film di animazione "Chicken Run"
("Galline in fuga"): una gallina di nome Ginger che
vuol convincere le altre a "fuggire volando".
Insomma tutti o quasi sicuri: IT è un
futuristico sistema di trasporto personale pulito, veloce e
sicuro. Se sia poi uno scooter elettrico, a motore, a
levitazione magnetica, una specie di hovercraft o addirittura
una "cintura volante", per ora sono ipotesi. Ma
sarà vero? Chi conosce Kamen non crede ad una bufala. Come
Walter Mossberg, columnist tecnologico del Wall Street
Journal: "Non ho idea di cosa sia IT, ma conosco Kamen e
ho visto la sua Ibot. Qualunque cosa sia, sarà
rivoluzionaria".
Certo non mancano i dubbi. Intanto la storia
del libro: perché anticipare qualcosa e nello stesso tempo
creare il segreto più impenetrabile? Perché scegliere una
casa editrice di secondo piano e non un gigante da milioni di
copie come merita l’invenzione del secolo? E che segreto è
quello di far vedere "l’incredibile IT" ad almeno
una quindicina di persone, pensando che non dicano nulla per
un anno? Per alcuni si tratterebbe infatti di una
riuscitissima campagna promozionale: lanci un quasi-segreto
"che cambierà la faccia del mondo" e i media ci
campano gonfiandolo a dismisura. Spesa zero, effetto mille. Se
poi è un rospo travestito da principessa, poco importa.
A conferma dei sospetti, dicono esperti Usa
di marketing e pubblicità, è arrivato il mezzo dietrofront
dello stesso Dean Kamen, che ha smentito che IT "sia
quella sconvolgente invenzione così come è ipotizzata dalla
gente" e che lui si sta occupando "di altri
eccitanti progetti". Un classico: accendi il fuoco,
aspetti che faccia impressione, poi lo soffochi un po’. Per
non rischiare la delusione finale. E poi la scelta di Jobs,
Bezos e Doerr: per Michael Malone, giornalista del Forbes Asap
magazine esperto di hi-tech, sembra a dir poco curiosa:
"Un trio perfetto: computer, Internet e il capitale. Le
tre facce più conosciute della New Economy, e tutte e tre non
proprio in salute. In più, l’annuncio viene proprio quando
il Nasdaq crolla: cosa c’è di meglio per convincere che la
tecnologia digitale, in fondo, serve veramente a
qualcosa?".
Comunque sia, il mistero di Ginger non
resisterà certo fino al 2002. Troppa gente ha visto, troppe
"anticipazioni", troppa grazia per i media. C’è
chi si augura che Kamen stesso, che in fondo resta uno
scienziato di talento (anche se miliardario), non metta fine
presto al mistero e presenti la sua "Ginger". Prima,
magari, che i soliti sfortunati si comprino l’auto nuova da
40 milioni. E se la ritrovino, il giorno dopo l’annuncio
della Grande Rivoluzione del Trasporto, pronta da rottamare.
Alessandro Mognon
|