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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema settembre 2001


 I film di Settembre 2001

Final fantasy {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Hironobu Sakaguchi – Film d’animazione

Suggestioni New Age e animazioni digitali si uniscono in modo pressoché perfetto in

Final Fantasy che dopo Shrek segna un altro passo avanti del cinema d’animazione. Il film racconta della Terra del 2065, quando milioni di alieni si sono impadroniti del nostro pianeta. Mentre i sopravvissuti lottano contro questi mostri, la dottoressa Aki cerca una via spirituale alla liberazione dai nemici. Dopo Charlie's Angels, Matrix, La tigre e il dragone ecco un altro film dove la protagonista principale è una donna coraggiosa. Un personaggio straordinario in grado di salvare il mondo in virtù di una sensibilità tutta femminile mai vista prima d'ora al cinema e per nulla raffreddata dal digitale ad altissima risoluzione.

Il pianeta delle scimmie {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Tim Burton con Mark Wahlberg, Melena Bonham Carter, Tim Roth

Remake del classico con Charlton Heston che aveva dato vita a ben quattro sequels il nuovo Pianeta delle scimmie si avvale del talento visivo del grande Tim Burton (Batman, Il mistero di Sleepy Hollow) per dare nuova linfa ad una delle saghe più famose della fantascienza non solo cinematografica. La storia è quella di un astronauta che finito – dopo un incidente – su quello che crede essere un pianeta lontano, viene in contatto con enormi scimmioni cerebralmente, intellettualmente e culturalmente evoluti che considerano gli esseri umani come una specie inferiore.

Nel cast di questo evidente apologo contro il razzismo e contro l’idea antopocentrica della Natura, anche due grandi attori del cinema inglese del calibro di Tim Roth e Melena Bonham Carter resi letteralmene irriconoscibili dal trucco pesantissimo e perfetto.

Driven {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Renny Harlin con Sylvester Stallone, Burt Reynolds, Estella Warren

Diretto dall’ex marito di Geena Davis , autore – tra l’altro di Nightmare IV - Il non risveglio, 58 minuti per non morire e Cliffhanger, Driven è ambientato nel rischioso e stimolante mondo delle macchine da corsa. Un film d’azione high-tech che mette a fuoco la vita e la carriera di quattro piloti seguendo lo schema classico del cinema sportivo secondo Stallone: sacrificio, caduta, redenzione, vittoria. Passaggi fondamentali per un film emozionante dal punto di vista visivo e pressoché scontato sotto quello della trama e della sceneggiatura.

Save the last dance {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Thomas Carter con Julia Styles, Sean Patrick Thomas

Sara – di famiglia borghese e provinciale - sogna di diventare una ballerina classica, mentre Derek nero e povero, è il re dei locali notturni di Chicago. Li accomuna la passione per la danza e la musica hip hop. Ma la loro amicizia che diventa amore viene contrastata dalla famiglia e dagli amici per motivazioni sociali e razziali. Giulietta e Romeo a ritmo di rap metropolitano con la musica che domina una scena peraltro vuota di altre suggestioni. Un film giovanilistico senza il coraggio di osare un po’ di più sul versante sociale.

Jurassic Park III {Sostituisci con chiocciola}

Di Joe Johnston con Sam Neil, William H. Macy, Tea Leoni, Alessandro Nivola

Terzo capitolo della serie di film dedicati ai dinosauri, primo senza Steven Spielberg rimasto come produttore esecutivo, Jurassic Park III è diretto da Joe Johnston già autore di Jumanji e dal commovente October Sky. La pellicola vede il ritorno di Sam Neill nel ruolo del paleontologo Alan Grant che otto anni dopo e nonostante la paura si reca al largo del Costa Rica convinto con l’inganno da una coppia disperata ad accompagnarli in una loro escursione aerea sul sito dove erano stati creato dinosauri geneticamente migliorati grazie alla clonazione. Film noioso e scontato senza più nemmeno il talento di Spielberg a salvare il (poco rimasto) salvabile.

A.I. {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Steven Spielberg con Haley Joe Osment, Jude Law, Robin Williams

Il progetto che Spielberg ha ereditato da Stanley Kubrick è diventato finalmente un film di oltre due ore e venti che vuole costituire la più intrigante e tecnologicamente avanzata riflessione sull’intelligenza artificiale. La trama racconta di David, il primo robot programmato specificamente per amare che è adottato per prova da una famiglia di umani. Finito dopo varie vicissitudini nel mondo esterno insieme al gigolò meccanico Joe, David proprio come Pinocchio inizia un lungo viaggio alla ricerca di un modo per diventare umano, l’unica maniera – a suo avviso – per ritornare con la sua famiglia adottiva e integrarsi. A sue spese, però, l’androide scoprirà come le macchine vengano perseguitate e discriminate dagli uomini. Una sensibilità kubrickiana in una pellicola che per molti versi è stata considerata l’evento cinematografico di questo scorcio di 2001, nonostante i botteghini americani non lo abbiano amato particolarmente.

Codice Swordfish {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Dominic Sena con John Travolta, Hugh Jackman, Halle Berry, Don Cheadle, Vinnie Jones

Sexy ed elegante, Codice Swordfish segna il ritorno del regista di Kalifornia Dominic Sena alla regia dopo Fuori in sessanta secondi. Un carismatico John Travolta è il perno di una storia politicamente scorretta in cui spionaggio e azioni illegali di agenzie governative si intrecciano all’ombra del mondo dei computer e degli hackers più temibili del mondo. Un film emozionante, girato in maniera serrata in cui Travolta domina la scena coadiuvato da un gruppo di attori carismatici come la sensuale Halle Berry (il suo topless vale da solo il prezzo del biglietto), Don Cheadle e Hugh Jackman già apprezzato in X men di Bryan Singer.

The fast & the furious {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Rob Cohen con Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster

The fast and the furious è un western post moderno con tutte le ingenuità e le imprecisioni tanto care al regista di The Skulls Rob Cohen che in questo film ha voluto raccontare un apologo sulla lealtà e sull’amicizia nel mondo delle gare di automobili clandestine. Un film divertente e semplice che aggiorna alla nostra modernità e reiventa tutti i cliches del cinema di un tempo dove cavalcando bianchi o neri destrieri i buoni e i cattivi della mitologia dell’Ovest se le davano di santa ragione nelle verdi praterie hollywoodiane. Con riprese mozzafiato e – soprattutto – in virtù del carisma del monolitico Vin Diesel, The fast and the furious rappresenta una buona via di fuga dalla realtà, all’insegna di un cinema e probabilmente anche di un mondo che non esistono raccontati ad oltre duecento chilometri all’ora.

Moulin rouge {Sostituisci con chiocciola}

Di Baz Luhrmann con Nicole Kidman, Ewan Mc Gregor, John Leguizamo

Bisogna avere coraggio per avvicinarsi a Toulose Lautrec, artista in grado di generare pellicole diversissime ispirate al suo lavoro e alla sua storia. Baz Luhrmann – dopo avere girato – il remake di Romeo e Giulietta con Leonardo Dicaprio lo fa con perizia e riesce a divertire per un quarto d'ora con un brillante caleidoscopio di immagini e suoni. Poi, però, questo musical si trasforma solo in una noia confusa. Il regista australiano voleva celebrare  i fasti della Belle Epoque dei primi del secolo "contaminando" il film, mega-video-clip-rock-pop-lirico con musiche attuali come Beatles, Queen, Lady Marmellade, Police, Bowie, Madonna, Elton John.
Risultato? Aspetti con ansia che finisca e l’unico buon motivo per restare è la bellezza magnetica di Nicole Kidman.

Il dottor Dolittle 2 {Sostituisci con chiocciola}

Di Steve Cart con Eddie Murphy, Kristen Wilkinson

Seguito del Remake di qualche anno fa dell'originale film musicale con Rex Harrison, Il dottor Dolittle di Eddie Murphy è una spensierata commediola con tanti, tantissimi simpaticissimi animaletti allegri e scanzonati. Con un Eddie Murphy in ottima forma e esilarante, il film trascorre veloce nel raccontare le disavventure del povero dottore che - senza nemmeno utilizzare il mitico anello di Re Salomone - riesce a parlare con tutti gli esseri del creato. Con lo zampino - è proprio il caso di dirlo - di qualche animale digitale e animatronico - questo film di qualità per bambini regala lacrime e tante risate proprio grazie alla bellezza dei tanti animali presenti e per i divertentissimi dialoghi scritti in maniera visionaria e esilarante. Forse, l'adattamento dialettale delle voci dei singoli animali non è completamente calzante, ma il risultato non scalfisce il divertimento regalato da questa ora e mezza di allegria e spensieratezza.

Spy kids {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Robert Rodriguez con Antonio Banderas, Carla Gugino, Daryl Sabara, Alan Cumming

Dal regista di Dal tramonto all’alba un’avventura per grandi e piccini di cui sono protagonisti l’affascinante Antonio Banderas e la "procace" Carla Gugino già vista e ammirata in Judas kiss e Omicidio in diretta di Brian De Palma. La storia è quella di due agenti segreti che mandati in missione per eliminarsi a vicenda si innamorano dando vita ad una famiglia felice. Nove anni dopo, però, vengono rapiti dai cattivi di turno e stavolta saranno i due figli ad emulare le gesta dei pericolosi genitori.

Una storia divertente nel segno della casa di produzione dalle orecchie di topo. Una favola moderna nello stile Disney.

Luce dei miei occhi {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Giuseppe Piccioni con Luigi Lo Cascio, Sandra Ceccarelli

'Luce dei miei occhi' è il nuovo film di Giuseppe Piccioni, autore di pellicole come 'Il grande Blek', 'Condannato a Nozze', 'Chiedi la luna' e quel 'Fuori dal mondo' che due anni fa ha vinto il David di Donatello come migliore film. Un grande successo meritato anche se - forse - inaspettato per il film con protagonisti Silvio Orlando e Magherita Buy. Adesso, invece, sono Luigi Lo Cascio ovvero il Peppino Impastato dei 'Cento passi' e Sandra Ceccarelli, protagonista di 'Tre storie' di Piergiorgio Gay, a dare vita ad un dramma incentrato su una complessa storia d'amore ambientata a Roma. Una città che in Luce dei miei occhi è una città molto sfuggente e molto poco identificata. Viene raccontata attraverso gli occhi del protagonista che è un amante della fantascienza. Il suo è uno sguardo da "visitatore" su una città che abita, ma che non considera certo sua. Una storia moderna da uno dei più importanti autori italiani contemporanei.

L’amore probabilmente {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Giuseppe Bertolucci con Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Rosalinda Celentano

Film sperimentale realizzato per grande parte in digitale da Giuseppe Bertolucci già autore della sceneggiatura di Non ci resta che piangere e regista di pellicole come Troppo sole, Berglinguer ti voglio bene e Il dolce rumore della vita. Rapporto a tre, tra due ragazze e un ragazzo, di amicizia e amore ritmato da tre tempi diversi intitolati la menzogna, la verità e l’illusione. Un film sul cinema nel cinema, con la partecipazione di una grande Mariangela Melato nei panni di se stessa, mentre spiega che l’attore è il mentitore per eccellenza. Da non perdere perché consente l’opportunità di assistere al memorabile esordio di Sonia Bergamasco. Attrice teatrale dalle enormi potenzialità espressive al suo primo lungometraggio al fianco di Fabrizio Gifuni, compagno dentro e fuori lo schermo. Uno sperimentalismo eccezionale del grande leone del nostro cinema Giuseppe Bertolucci.

Le vie della violenza {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Christopher McQuarrie con Benicio Del Toro, Ryan Philippe, Juliette Lewis, James Caan, Taye Diggs

Le vie della violenza è un thriller senza assoluzione e senza vincitori. Un incontro tra il noir e il cinema on the road in grado di lasciare deflagrare i peggiori sentimenti dell’umanità. Una pellicola che segna l’esordio alla regia di Christopher McQuarrie, già sceneggiatore premio Oscar per I soliti sospetti e che – in qualche maniera – sembra ereditare l’umanità addolorata dei romanzi di John Ridley e la visionaria mancanza di virtù dell’Oliver Stone di U turn, film tratto – peraltro – proprio da uno dei libri scritti dall’autore di All’inferno fumano tutti. Una commistione di presente e di eterno passato con una strana coppia di sbandati (due straordinari Benicio Del Toro e Ryan Philippe) che fiutano il colpo grosso quando rapiscono una donna che ha dato in affitto l’utero ad una facoltosa famiglia di faccendieri. Una fotografia cupa rende ancora più angosciante questa storia ambientata lungo il confine con il Messico, in cui i limiti oltrepassati non sono certo solo quelli della frontiera tra i due stati.

L’amore probabilmente {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Giuseppe Bertolucci con Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, Rosalinda Celentano

Girato per due terzi su supporto digitale, L’amore probabilmente è una girandola visiva ed emotiva portata alle sue massime conseguenze grazie – soprattutto – alla bravura straordinaria della sua protagonista Sonia Bergamasco che gioca con il pubblico dominando la scena sempre anche quando finge di subirla. Tra verità e finzione, tra teatro e cinema, tra canzonette popolari e arie colte, L’amore probabilmente è un film estremamente raffinato in cui il cinema d’autore compie un passo avanti verso il ventunesimo secolo. Come in un labirinto di parole ed emozioni, la poetica dell’autore di Berlinguer ti voglio bene ci guida in un viaggio ricco di sorprese in una storia fatta di tre momenti inganno, verità e illusione che fanno parte dell’educazione di un’attrice.

Il trionfo dell’amore {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Clare Peploe con Mira Sorvino, Ben Kingsley, Fiona Shaw

Prodotto da Bernardo Bertolucci quest’adattamento del testo settecentesco del celebre commediografo francese Marivaux sembra non riuscire a raggiungere in maniera adeguata l’animo dello spettatore. La trasposizione della scena dal teatro al cinema è riuscita grazie a rapidi movimenti di macchina e a interessanti soluzioni stilistiche. Purtroppo, però, Mira Sorvino pur sforzandosi molto non è in grado di gestire i tre ruoli diversi che questa commedia di amori, di travestimenti androgini e di inganni vorrebbe raccontare. Chissà se in lingua originale la recitazione si sarebbe potuta ammirare un po’ di più e il film sarebbe risultato meno piatto.

Scary Movie 2

Di Keenan Ivory Wayans con Carmen Electra, Marlon Wayans

Scary Movie, il suo predecessore, ha avuto il merito di riutilizzare il genere horror per una grande satira, affrontando i temi topici di pellicole come Scream, So quello che hai fatto e Urban Legend sotto una prospettiva ironica e deflagrante. Adesso il suo seguito – deludente e volgare – punta al soprannaturale: L’esorcista, Hannibal, Le verità nascoste, L’uomo senza ombra e The haunting vengono presi in giro uno dopo l’altro in maniera più o meno riuscita. Nonostante James Woods e Tim Curry una stantia sequela di gags che fanno sembrare il film lunghissimo e insopportabile. Sembra che si voglia indicare quello che fa ridere e si cerca di insistere su fatti e situazioni già viste anche in altre  parodie. Eppoi nel primo sono state fatte fuori Carmen Electra e Shannon Elizabeth…la loro bellezza ci manca…

The Hole

Di Nick Hamm con Thora Birch, Embeth Davidz

Nato sulla scorta del successo di tanti thriller giovanilistici da Scream al recente Final Destination, The hole è un film che assomiglia molto nella sua struttura a Schegge di paura con Richard Gere ed Edward Norton. Eppure risulta convincente grazie ad una regia intrigante in cui la fusione degli elementi sexy e pruriginosi cattura l’attenzione dello spettatore sin dalle prime scene. E’ così che la bravata di quattro ragazzi chiusi in un bunker per trascorrere il week end lontano dagli altri compagni di college, diventa il paradigma di una trama all’Alfred Hitchcock dove vengono fuori i peggiori istinti degli esseri umani. Interessante nonostante non ci sia quasi niente di nuovo e sia tutto abbastanza prevedibile.

Tutta la conoscenza del mondo

Di Eros Puglielli con Giovanna Mezzogiorno, Marco Bonini, Giorgio Albertazzi

Divertente apologo tra ironia e filosofia con il marchio dello stile di Eros Puglielli giovane filmaker romano che ci aveva molto divertito con il suo film d’esordio Dorme. Un uomo di luce (un alieno, un angelo?) sconvolge la vita di diverse persone che decidono di cambiare la propria esistenza per cercare la verità. Una Giovanna Mezzogiorno sempre più brava e matura.

Eden

Di Amos Gitai con Samantha Morton, Thomas Jane, Arthur Miller

Amos Gitai è uno dei più grandi bluff della storia del cinema. In tutte le sue presunte opere ha cercato di supplire con una retorica opportunista (un po’ contro gli arabi e contro gli ebrei) ad un’evidente incapacità stilistica da cineasta del terzomondo. Eden è una lunghissima, patetica, ignobile sequela di scemenze che dovrebbero risultare dall’adattamento del romanzo di Arthur Miller che ha anche un ruolo cameo in questo film. Da evitare con cura e da ignorare.

Heartbreakers

Di David Mirkin con Sigourney Weaver, Jennifer Love Hewitt, Gene Hackman, Ray Liotta

Madre e figlia sono impegnate a truffare ricchi uomini da sposare, truffare e da cui divorziare. Una storia divertente con qualche battuta piccantina (ma sempre nell’ambito del politicamente corretto) che, però, proprio come i wonderbra delle due protagoniste, ha bisogno di essere puntellata dalla bravura dei suoi attori per essere tenuta davvero su…

Il trionfo dell’amore

Di Clare Peploe con Mira Sorvino, Ignazio Oliva, Ben Kingsley

Una commedia di Marivaux portata sullo schermo da Bernardo Bertolucci in qualità di produttore di sua moglie Clare. Un’aspettativa vanificata da una Mira Sorvino fuori ruolo, in un film noioso in cui il testo non è adattato al nostro tempo e in cui l’azione stenta, schiacciando un’attrice incapace di reggere il peso di ruoli che richiederebbero una vera formazione teatrale e non un’imitazione dell’arte.

Session 9

Di Brad Anderson con Peter Mullan, David Caruso, Stephen Gavedon

Inquietante e innervosente, Session 9 è un thriller inquietante nato sulla falsariga di Shining in cui vengono coniugate le stesse atmosfere claustrofobiche e agghiaccianti. La storia del gruppo di operai impegnati a togliere l’amianto da un manicomio enorme chiuso anni prima, con gli strani fenomeni che si verificano, è un’indagine sulle tante sfaccettature del male. Interessante anche se non troppo originale.

Moulin Rouge {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Baz Luhrmann con Nicole Kidman, Ewan McGregor, John Leguizamo

Il regista di Romeo + Giulietta e del meno conosciuto Ballroom torna con una pellicola dal forte impianto musicale che si rivela per essere una contaminazione di generi, kitsch e al tempo stesso estremamente sensuale. Un musical la cui colonna sonora si confonde con la sceneggiatura ed in cui Nicole Kidman e Ewan McGregor si propongono come due interpreti dalle elevate qualità artistiche sia sotto il profilo interpretativo che vocale. Il film che racconta una storia d’amore e morte nella Parigi della Belle Epoque vede protagonisti alcuni Bohemiens che raggirano un nobile, allo scopo di obbligarlo a finanziare il loro spettacolo celebrativo della loro filosofia artistica. Per farlo usano la star del Mouline Rouge, la cortigiana Satine che – invece – di offrire in cambio le sue grazie al Duca mecenate, si innamora perdutamente dell’autore dello spettacolo. L’ennesimo confronto tra lo squattrinato artista e il ricco crudele, in cui celebrare la joie de vivre giovanile attraverso un musical in cui le parole delle canzoni sono quelli di grandi classici della musica pop come Your song di Elton John e Lady Marmalade. Un film interessante e difficile da seguire per la sua regia visionaria e velocissima (i movimenti della macchina da presa potrebbero in alcuni momenti risultare fastidiosi) in cui musica e cinema si fondono in un’unica avanzatissima amalgama visiva ed emotiva. Da notare – soprattutto – la straordinaria qualità dell’ambientazione, la sontuosa bellezza di Nicole Kidman e la regia avvolgente e coinvolgente. Tra farsa e kitsch, tra musica e parole viene data nuova linfa vitale allo spirito del melodramma che è stata la cifra del successo di opere come La traviata e soprattutto La bohéme.

Blow {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Ted Demme con Johnny Depp – Penelope Cruz – Franka Potente – Ray Liotta – Rachel Griffiths – Jordi Mollà

La biografia del narcotrafficante George Jung sullo sfondo dell’America a cavallo tra gli anni Sessanta e gli Ottanta è non solo uno spaccato del mondo della droga con i suoi guru come Pablo Escobar, ma anche la celebrazione del “talento” del suo protagonista: un uomo come tanti che ebbe la discutibile intuizione di introdurre la cocaina sul mercato nordamericano, prendendo direttamente accordi con i signori della droga colombiani. Interpretato da un – come al solito – straordinario Johnny Depp, Blow è un film eccessivamente agiografico, dove – nonostante l’ironia con cui viene raccontata la storia – la figura di Jung risulta bidimensionale tutta presa dal proprio lavoro portato avanti con maligna genialità e l’amore per la famiglia. Gli effetti della droga, il mondo dei drogati e del vizio, restano sullo sfondo e – alla fine – si pretenderebbe dallo spettatore una forma di pietismo nei confronti del “povero Jung” francamente senza senso.

The unsaid {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Andy Garcia – Teri Polo – Vincent Kartheiser -  Linda Cardellini  Sceneggiatura Miguel Tejada-Flores, Scott Williams Regia Tom McLaughlin Anno di produzione USA 2001 Distribuzione Eagle Pictures Durata 103’

Nonostante le sue piccole e grandi ingenuità The unsaid è un film interessante e intelligente, pieno di meriti. A partire dal fatto che lo sviluppo della sua trama è abbastanza imprevedibile e lo spettatore non è mai svantaggiato rispetto la regia. Il pubblico scopre ciò che accade insieme ai protagonisti ed è per questo che la trama basata appunto sul “non detto” che dà il titolo al film, risulta credibile e molto attuale.

Certo, il monoespressivo Andy Garcia, forse, non è la scelta migliore per il personaggio dello psicologo che si sente in qualche maniera responsabile per la morte del figlio. Eppure nella sua fragile e sconclusionata reazione il personaggio di Andy Garcia consente allo spettatore di immedesimarsi di fronte all’orrore derivato dal confronto con le molestie sessuali a dei minori. Un film inquietante e disperato dove il punto di vista della psicologia frana sotto il peso di reazioni molto umane. Qualche volta nobili e degne di attenzione, altre stupide e prive di ogni senso.

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