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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Dicembre 2001 (a cura di Giovanna Grossato)
 

Il tema della Natività nell’arte italiana del Seicento

Pur essendo un secolo in cui nell’arte dominano (anzi, predominano) temi allegorici e mitologici e in cui i soggetti religiosi assumono sempre più spesso un carattere devozionale, particolarmente legato all’idea della mortificazione della carne e dell’espiazione, tuttavia non mancano anche nel XVII secolo dipinti che narrano, magari con un accentuazione di accorato intimismo, la nascita di Gesù Cristo e la sua prima infanzia assieme ai Genitori.

Ciò testimonia l’irrinunciabilità, da parte dell’iconografia cristiana, di rievocare uno dei momenti più affettivamente ed umanamente ricchi delle sacre Scritture. E ciò nonostante per la Chiesa sopravviva molto forte, anche anche nel Seicento, l’esigenza di sostenere attraverso le immagini l’ideologia della Controriforma. E nonostante la paura della peste, che falcidiava l’Europa con devastanti e frequenti epidemie, spingesse ad esorcizzarne gli effetti nella rievocazione fantastica della magnificenza del mito o, in senso diametralmente opposto, nell’esaltazione delle figure dei grandi santi, mistici e anacoreti.

ANDREA DONDUCCI che forse non molti conoscono, fu allievo a Bologna di Ludovico Carracci e da lui trasse quella intensa nota di devozione che si rivela nei suoi dipinti come in questa ADORAZIONE DEI PASTORI in cui i suggestivi effetti di luce conferiscono alla scena un alone fantastico.
GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI detto GUERCINO, anche lui allievo di Ludovico Carracci, ha in comune con il maestro una predilezione per il colorismo di tipo veneto e il suo naturalismo si esprime nell’accentuare i colori con una luce morbida, a macchia, che sottolinea dinamicamente le forme come in questa SACRA FAMIGLIA che si trova alla Galleria Palatina di Firenze.
Un altro pittore bolognese che ebbe una grande importanza nello sviluppo della successiva pittura bolognese del Settecento fu LORENZO PASINELLI. La sua pittura, come si vede in questa ADORAZIONE DEI PASTORI, un’opera della maturità dalla inusuale forma rotonda e dipinta su rame, è caratterizzata da un classicismo equilibrato che però viene vivificato da una freschezza cromatica e da un’ariosità del tutto nuove.
Naturalmente non è possibile parlare del XVII secolo senza menzionare CARAVAGGIO, lombardo di origine ma inventore di uno stile nuovo, desunto dall’osservazione attenta del vero. Questa sua NATIVITA’, dipinta per l’oratorio di S. Lorenzo a Palermo, dimostra tutta la sapienza e la potenza dell’uso della luce che dà corpo alle forme e esalta l’intimità delle scene. 5.asp
Di ORAZIO BORGIANNI, pittore romano che lavorò e viaggiò a lungo in Spagna, questa SACRA FAMIGLIA dimostra l’influenza caravaggesca e , nel contempo, un impianto spaziale di tipo toscano, oltre a spunti luministici caratteristici della pittura veneziana.
Un chiaroscuro morbido e pastoso, derivato dalla sua formazione emiliana conferisce all’ ADORAZIONE DEI MAGI di GIULIO CESARE PROCACCINI un carattere prezioso e languido. Bolognese di nascita, emiliano di formazione, Procaccini maturò il suo stile in Lombardia, assecondando la moda lombarda secentesca dell’intonazione patetica.
Questa NATIVITA’ del pittore veneziano GIANBATTISTA PIAZZETTA è un episodio che si potrebbe già considerare isolato nel panorama della pittura del Settecento, epoca in cui questo tema è praticamente scomparso, sostituito da una vasta gamma di dipinti di genere, mitologici, paesistici, allegorici ecc. I personaggi hanno un piglio popolaresco e sono delineati con forza realistica e già ricca di quel timbro chiaro e luminoso che, probabilmente Piazzetta apprende dal suo giovane allievo G.B.Tiepolo.
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