Tremori da caffè e agitazioni
da anfetamine addio. Ora c’è il modafinil: secondo i
ricercatori mantiene svegli anche per giorni interi senza
effetti collaterali. Lo stanno testando i militari Usa per non
far dormire soldati e piloti. Perché si resta lucidi e in
forma anche senza riposo. Una rivoluzione ma anche un grande
rischio. Soprattutto in un mondo che già corre più veloce di
quanto potrebbe
A
volte succede che una ricerca medica che nasce per uno scopo
molto mirato o anche limitato diventi un affare mondiale. Nel
senso commerciale del termine. Studiano un antiipertensivo e
scoprono che fa crescere i capelli (minoxidil); vogliono
combattere l’ingrossamento della prostata e ora la finesteride
è il numero 1 nella lotta contro (di nuovo) la calvizie;
cercano di migliorare la circolazione arteriosa e si ritrovano
fra le mani la cura per l’impotenza (viagra); Pensar male è
peccato, ma sembra che le grandi case farmaceutiche "fingano"
di occuparsi anche di gravi o rare patologie per inseguire in
realtà il gran colpo. Quello che si vende a mezzo mondo.
E’ un po’ quello che sta succedendo con il
modafinil (conosciuto in commercio con altri nomi, uno dei più
diffusi almeno negli Usa è Provigil). Doveva servire per
curare la narcolessia, una rara forma di disturbo
caratterizzata da sonno improvviso e incontrollabile, anche di
giorno. Tutto bene, fino a qui. Solo che il modafinil funziona
così bene nel tener sveglie le persone senza provocare effetti
collaterali, da essersi trasformato di colpo in un tesoro. Per
chi è normale.
Non ci vuol molto a capire cosa significa:
la possibilità di restare svegli per anche per 2-3 giorni di
fila mantenendosi lucidi e in forze. E poi dormire senza
alterazioni nella durata e qualità del sonno profondo, quello
che rimette in sesto fisico e cervello. Una bomba, se
paragonata a quello che si poteva fare fino ad oggi: riempirsi
di caffeina (soluzione povera) o meglio ancora impasticciarsi
con le anfetamine e il metilfenidato. Svegli si sta svegli, ma
non senza problemi: perdita di lucidità, agitazione, ansia,
tachicardia, dipendenza e a lungo andare alterazioni
psicologiche. Insomma non si dorme, ma non si è efficienti. E
poi si paga.
Invece il modafinil è come uno zuccherino,
dicono i ricercatori: piena efficienza, mente pronta, nessuna
agitazione. I militari, che manco a dirlo già la sperimentano
da tempo, sono riusciti a tener svegli soldati anche 4 giorni
di fila senza problemi. Una rivoluzione. Utile? Per qualche
categoria di persone si. I militari, appunto. Come i piloti di
caccia e bombardieri che possono compiere missioni a lungo
raggio e devono restare in forma perfetta per, magari, 24 ore.
Ma anche vigili del fuoco, soccorritori della protezione
civile durante un’emergenza e milioni di lavoratori notturni
che soffrono per l’alterato ritmo sonno-veglia.
Il
grande salto in avanti i ricercatori l’hanno fatto qualche
anno fa, con la scoperta di un neurotrasmettitore chiamato
orexina. E che i malati di narcolessia producono poca orexina.
In qualche modo (perché gli scienziati ammettono di non aver
ancora capito come funzioni esattamente) il modafinil
ripristina l’orexina mancante. E, visto l’effetto continuo
anche sulle persone normali come hanno provato i test clinici,
probabilmente mantiene la concentrazione della molecola
costante. Comunque funziona.
Certo i medici che lo stanno studiando
mettono le mani avanti: "E’ vero che il farmaco sembra
efficace e sicuro, ma questo non significa che le persone
normali lo possano usare tranquillamente - dice Thomas
Scammell, esperto del sonno del Beth Israel Deaconess Medical
Center di Boston, negli Usa – Il pericolo viene dagli effetti
che può portare la mancanza delle normali ore di sonno.
Sappiamo che dormire poco porta a squilibri nel sistema
endocrino e in quello immunitario".
Ma è come le sigarette, l’alcool, i peccati
di gola e il più ridicolo dei consigli del tuo medico ("Cerchi
di evitare gli stress…"): fanno male ma non ci rinuncia (o non
può farlo) nessuno. Il modafinil rischia di diventare la
pillola del 2000: visti i ritmi forsennati di oggi, cosa
potevano inventare di meglio? Tutti svegli, quando serve e
(come per l’uso dei telefonini) soprattutto quando non serve.
Perché dormire prima di un esame se si può studiare 48 ore di
fila? Perché andare a letto e perdere l’andamento degli indici
della borsa giapponese? Perché non fare un viaggio senza soste
da 1500 km al giorno?
Brutte prospettive. In particolare per un
mondo che vive a una velocità innaturale. E che, almeno
nell’Occidente, ha già sacrificato le ore di sonno nel nome
della "modernità". Non dormire, fra i giovani ma non solo,
oggi è "cool": di moda. Così la vera divisione del mondo,
forse, non sarà quella fra poveri e ricchi, fra fast food e
slow food, fra mondo laico e mondo islamico come ci raccontano
sempre: sarà fra chi dorme e chi no.
Alessandro Mognon