Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Novembre/Dicembre 2001

 
Atlantide o Babele? Intervista a Roberto Morville

Intervista a Roberto Morville Creative Director di Buena Vista International (Italia) che in esclusiva per Nautilus racconta il doppiaggio di alcuni dei capolavori di casa Disney come l’ultimo film "Atlantis" e il prossimo "Monsters & Co.".

Roberto Morville è uno dei responsabili "silenziosi" dei nostri migliori momenti al cinema. Autore della trasposizione dei film Disney dall’inglese all’italiano, ha curato l’adattamento dei dialoghi e seguito il doppiaggio di pellicole di successo come Il sesto senso, Il talento di Mr.Ripley, Pearl Harbor e Le follie dell’imperatore. Ed è sempre Morville ad avere affrontato il difficile doppiaggio di Apocalypse Now Redux di Francis Ford Coppola: "Un lavoro estenuante" – dice "Per cui non sono esistiti né sabati, né domeniche". Adesso, le sue ultime fatiche sono Atlantis il nuovo cartone animato Disney di Natale e la commedia romantica della Miramax Serendipity con John Cusack e Kate Beckinsale.

Come avete lavorato su Altantis?

E’ stato molto complesso, perché ci divertiva l’idea di potere utilizzare voci e accenti diversi per rappresentare le varie nazioni del mondo che sono presenti nel film. Il problema è che nelle produzioni americane dove ci sono gli stranieri la cosa più importante è fare funzionare tutto dando un po’ di colore ai toni e alle inflessioni dei vari caratteri. Inserire delle leggere esitazioni – ad esempio – con il personaggio che cerca la parola giusta, a mio avviso rende più credibile tutto quello che accade.

Atlantis è uno dei pochi film d’animazione dove ci sono i sottotitoli. Perché?

Noi cerchiamo di rispettare le indicazioni che riceviamo dalla casa madre americana. In questo caso si tratta essenzialmente di una scelta registica. Tendenzialmente si evitano nei film per bambini per non penalizzare quelli che tra loro ancora non sanno leggere, ma qui non c’era nessun’altra strada. Del resto quelle sono comunque scene che parlano da sole, perché si tratta di sequenze in cui viene distrutta la città.

Resta comunque un fatto inusuale…

Sì, certo. Questo è il motivo per cui anche in paesi dove non esiste il doppiaggio dei film stranieri, ma ci sono solo i sottotitoli i cartoni animati sono gli unici ad essere doppiati. Non solo le parole, ma anche le canzoni.

A proposito: di Atlantis non è stato pubblicato il Cd con la colonna sonora in italiano…

E’ capitato, perché abbiamo trovato un nuovo partner discografico per la pubblicazione delle nostre colonne sonore e anche perché abbiamo avuto qualche ritardo nel chiudere il contratto con i Gazosa che cantano il tema principale. Speriamo che questo disco possa essere presto reso disponibile al pubblico oltre quello con la versione originale cantata da MYA.

Come è caduta la scelta sui Gazosa?

Sono dei fedelissimi Disney, battezzati dal Disney Channel quando ancora si chiamavano Eta Beta. Ci piaceva l’idea di avere un gruppo di giovani dall’immagine pulita. Inoltre la cantante Jessica ha una voce fenomenale per una bambina di quattro anni e le due canzoni le consentivano di esprimersi al meglio.

Le scelte che lei ha condotto negli ultimi anni prediligono gli attori, piuttosto che i nomi noti. Perché?

Ritengo che la politica di chiamare dei cosiddetti "talents" per doppiare i nostri cartoni animati sia assolutamente giusta. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto in questo senso e anche in passato – ad esempio – con Nightmare before Christmas dove c’era Renato Zero abbiamo cercato di rendere al meglio lo spirito dei film che dovevano rendere in italiano. Purtroppo, spesso, si cerca di "fare rumore" scegliendo dei nomi molto noti per promuovere i film. Sono scelte, ad esempio, che la nostra concorrenza ha spesso portato avanti. Questo, a mio avviso, però tende a penalizzare il film. Non è detto che un volto famoso sia più utile al film di un attore meno noto, ma di certo migliore per quella parte.

Qual è la cosa che la ispira di più nel suo lavoro?

L’idea di dovere rispettare il più possibile la versione originale. Ad esempio credo sarebbe divertentissimo chiedere ad Aldo, Giovanni e Giacomo di lavorare in un nostro film dove ci sono tre personaggi da doppiare. Il problema è che – alla fine – quella pellicola non sarebbe più vicina alla versione originale, ma sarebbe un altro film di Aldo, Giovanni e Giacomo.

E gli americani cosa fanno?

Loro chiamano dei talents come Billy Crystal o John Goodman che pure essendo degli attori e dei nomi noti, sono essenzialmente giusti per quelle parti per cui vengono scelti.

In che ambito preferisce scegliere i suoi collaboratori?

Nel teatro, perché lo scadimento della televisione non consente di lavorare bene. La celebrità televisiva spesso non corrisponde ad una vera e propria qualità artistica. A noi non interessa che la voce venga identificata con una faccia, ma serve a rendere credibile e interessante un personaggio.

Da Biancaneve a Cenerentola, da Gli aristogatti a Lilli e il vagabondo qual è la voce che le è rimasta più nel cuore?

E’ impossibile rispondere. Voci come quelle di Pino Locchi, di Rinaldi, di Carletto Romano, della Lattanzi sono straordinarie e io le vorrei tutte per i miei film. Renzo Montagnani e Romeo…che devo dire? Quello è un esempio straordinario: il suo garbo e la sua misura hanno segnato una strada. Se Romeo fosse stato un gatto normale noi non ce lo ricorderemmo. Noi non vogliamo tradurre, ma come ha fatto Montagnani desideriamo trasporre una realtà che per chi ha fatto una scelta in originale ha una sua connotazione, e che per chi come noi vive da un’altra parte nel mondo, ne ha una completamente diversa.

m.s.

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved