MotoGp: da gennaio si fa sul
serio
La stagione 2003 del Motomondiale è alle porte ed i motori
sono ormai prossimi ad accendere emozioni nell’animo degli
appassionati. La classe regina, la MotoGP, quest’anno si
annuncia come uno dei maggiori motivi di interesse che l’ambito
motoristico possa offrire, visto il calo cronico di pubblico
della Formula1 e vista anche la popolarità del campione del
mondo in carica, Valentino Rossi
Dalla metà di gennaio in poi i primi
test importanti, hanno iniziato a fornire indicazioni e responsi
su quali saranno le effettive potenzialità tecniche dei mezzi
meccanici in lizza, test iniziati già poche ore dopo lo
sventolio dell’ultima bandiera a scacchi del 2002, ma utili solo
per qualche scatto fotografico da copertina, date le novità nei
team seguite al mercato-piloti.
Certo abbiamo già assistito ad
importanti performance della Ducati durante prove a porte
chiuse, con risultati cronometrici tenuti celati ai media, ma di
cui è trapelata comunque la valenza, molto vicina ai vertici
della categoria e si sa, con i piloti che si ritrova, Loris
Capirossi tri-campione grazie ai successi in 125 (2 volte) ed in
250, indomito combattente, e Troy Bayliss, praticamente il
“Rossi della Superbike”, la casa di Borgo Panigale esalta già
l’entusiasmo dei suoi numerosissimi tifosi.
E’ anche vero che le prime uscite
novembrine di Alex Barros, il brasiliano che ha fatto sudare il
campione del mondo nelle ultime quattro gare dell’anno scorso,
sono state quantomeno suggestive perché i tempi segnati dal
pilota in sella alla ex-moto di Max Biaggi ne hanno dimostrato
un potenziale non del tutto conforme alle dichiarazioni del
romano, portando la Yamaha Mission One sugli stessi parametri
della dominatrice Honda Rc211V.
Quelli che invece scaturiranno dalle
prove tecniche del mese di gennaio, saranno dati importanti sui
quali lavorare velocemente in attesa dello start di aprile e da
confrontare anche, cronometro alla mano, con quelli degli
avversari, visto che più volte le piste saranno occupate da
tutte le principali squadre e dai loro piloti aspiranti al
titolo.
Sulla scia della chiara opportunità
di confronto meccanico si inseriscono le sfide degli uomini,
molti dei quali alle prese con novità con le quali dovranno
misurarsi ed alle quali adattarsi alla svelta per poter
raggiungere una coesione vincente tra il loro talento, la moto
ed il lavoro dei tecnici.
Così, per un Barros che abbandona
Honda per Yamaha, ecco crescere l’interrogativo attorno ad un
Biaggi che lascia Yamaha dopo quattro anni per approdare
nuovamente in Honda dopo la parentesi del 1998.
A Sepang (Malesia) sta così andando
in scena il primo confronto ravvicinato tra i due rivali di
sempre e loro rispettive squadre: l’Honda Racing di Valentino
Rossi e l’Honda Pons di Max Biaggi.
Il “corsaro” si è detto fiducioso
per la stagione 2003, sicuro di far bene in sella alla tanto
agognata moto (del tutto simile a quella del collega Rossi, ma
in versione “clienti”), convinto che se la sua classifica di
metà campionato lo dovesse vedere in lotta per il titolo, la
Honda gli potrà dare una mano, fornendo al suo team gli stessi
materiali evoluti dei mezzi cosiddetti “ufficiali”.
In Honda è arrivato anche Sete
Gibernau, lo spagnolo maestro di Supermotard con provenienza
Suzuki: la squadra, completata dal “coccolo” della casa
giapponese Daijiro Kato, si è quindi aggiudicata l’ambito
sponsor Telefonica, portato in dote appunto da Gibernau e che
certo godrà di più di un occhio di riguardo dai vertici della
squadra corse nipponica.
Nel valzer dei cambiamenti si
inseriscono gli arrivi in Aprilia di due “pezzi da novanta”
della categoria Superbike, nella speranza che portino la moto
prodotta a Noale, finalmente ai livelli che le competono: Colin
Edwards campione del mondo in carica ed il funambolico Noriyuki
Haga.
Sognare sfide epiche con Ducati,
quindi tra produzioni italiane, non sembra del tutto
illegittimo.
Chiudono le novità di quest’anno un
nuovo ingresso motoristico nel mondiale, quello della Kawasaki,
e due centauri giudicati per ora “seconde linee”, ma possibili
outsider di lusso nella lotta per le prime posizioni: il
campione mondiale 2002 della classe 250, Marco Melandri, che ha
sostituito Biaggi in Yamaha e Nicky Hayden, fresco compagno di
team di Rossi e vincitore del campionato SBK negli Usa.
Il campionato mondiale 2003 classe
MotoGp sulla carta appare quindi tra i più combattuti ed incerti
di sempre, difficile per chi si appresta ad affrontarlo,
entusiasmante per chi vorrà seguirne le tappe, in ogni caso,
ancora espressione di una disciplina ad alto rischio ma
affascinante ed il cui risultato non si può facilmente
pronosticare.
Il “via libera” nella pit-lane è già
acceso.
Maurizio Ottomano
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