MILANO. Fondazione Mazzotta –
Da Renoir a
De Staël.
Roberto Longhi e il moderno
– dal 13
gennaio Tel 02-878380; fax 02-8693046 –
e-mail ufficio
stampa{Sostituisci con chiocciola}mazzotta.it
Il
progetto espositivo, ideato da Claudio
Spadoni e promosso dal Museo d’Arte della
Città, con la collaborazione della
Fondazione di Studi di Storia dell’Arte
Roberto Longhi di Firenze, la Fondazione
Mazzotta di Milano e l’Accademia Clementina
di Bologna, intende ripercorrere un secolo
d’arte - dagli Impressionisti francesi fino
ad alcuni protagonisti del secondo
dopoguerra - seguendo gli interessi, le
indicazioni offerte negli scritti e, per
così dire, l’occhio del grande studioso e
storico dell’arte Roberto Longhi (1890 –
1970). La mostra presenta circa 200 opere,
provenienti da importanti collezioni e musei
italiani e stranieri. Si potranno ammirare
capolavori di Boccioni, Carrà, Cézanne, de
Chirico, Guttuso, Matisse, Morandi,
Kandinsky, Klee, Picasso, Renoir, Shahn, per
citare solo pochissimi nomi dei circa
cinquanta artisti presenti.
Sarà questa l’occasione per
inaugurare anche gli spazi espositivi
ristrutturati della Loggetta Lombardesca,
col recupero del piano nobile del
rinascimentale chiostro del Monastero di
Santa Maria in Porto fra le mura.
PARMA. Galleria
Nazionale di Palazzo della Pilotta –
Parmigianino e il Manierismo europeo – 8
febbraio / 15 maggio
Una grande mostra che si configura come la
prima monografia dedicata a Francesco
Mazzola, detto il Parmigianino in occasione
del quinto centenario della sua nascita. La
rassegna concluderà i lavori di un
importante convegno internazionale di studi
sull’artista e vedrà esposti i maggiori
capolavori di Parmigianino, prestiti
eccezionali ottenuti dai principali musei
del mondo che includono anche un’ampia
selezione di disegni e alcune altre opere
che consentono di ricostruire la sua
formazione: dal legame con Correggio, al
viaggio a Roma, dove ebbe modo di conoscere
l’opera di Michelangelo e Raffaello, ai suoi
rapporti con la prima maniera toscana. Il
percorso espositivo permetterà di
comprendere anche quale peso ebbe la
presenza dell’artista non solo in territorio
parmense e italiano, ma anche nell’ambito di
tutto il Manierismo europeo. Per l’occasione
verrà allestito un apposito ponteggio per
dare la possibilità ai visitatori di
ammirare gli affreschi del Parmigianino
recentemente restaurati nella chiesa di
Santa Maria della Steccata.
TRENTO. MART Palazzo delle Albere – Leo
Putz. La pittura a Monaco nel tempo dei
Principi – 14 febbraio / 26 maggio
A quasi vent’anni
dal primo felice incontro con l’opera di Leo
Putz, presentato a Palazzo delle Albere nel
1983 con una serie di magnifici dipinti del
periodo secessionista in una mostra dal
titolo Dall’Impressionismo allo
Jugendstil, il Mart rinnova il proprio
appassionato e convinto impegno a sostegno
della valorizzazione del suo lavoro
ospitando una grande rassegna dedicata agli
anni più straordinariamente produttivi della
sua arte, quelli compresi fra l’ultimo
decennio del XIX secolo e i primi anni Dieci
del 1900.
Autore certo più
noto alle cronache d’arte internazionali,
tedesche e austriache in particolare, che a
quelle del grande pubblico italiano, il
meranese Leo Putz lega il proprio nome e la
propria ricerca pittorica alla storia della
migliore tradizione artistica fin de
siècle.
La mostra
documenta l’attività del pittore, grazie ad
una quarantina di preziosi dipinti
provenienti dalla collezione del dottor
Siegfried Unterberger di Merano cui si
aggiungono altri quattro quadri di proprietà
delle Pinacoteche di Stato della Baviera e
due del Museo delle Arti Figurative di
Lipsia.
VERONA. GAMeC Palazzo Forti – Vladimiro
Tulli. Lirismi alchemici - 22 febbraio /
25 maggio tel 045-8001903 / 045 596371 / fax
045 8003524 -
www.palazzoforti.it
pforti.info{Sostituisci con chiocciola}palazzoforti.com
Wladimiro
Tulli, artista marchigiano di straordinaria
inventiva che, ricorrendo alle tecniche e ai
materiali più disparati, ha saputo creare un
suo universo, con un linguaggio originale,
fervido di spunti e di fermenti culturali.
Le oltre sessanta opere in mostra ben
documentano l'intera attività dell'artista
dagli esordi, con le opere dedicate all'aeropittura
futurista, fino ai lavori più recenti
contrassegnati da quel lirismo magico di
colore, di segno e di forme che è cifra
costante di tutta la sua ricerca. Wladimiro
Tulli, 80 anni il settembre scorso, è
presente nel panorama artistico
internazionale dal 1938. La sua vicenda
artistica lo vede protagonista indiscusso
dalle prime esperienze del Secondo Futurismo
sino all'attuale ricerca dedicata
all'astrazione lirica e materica. La mostra,
curata da Giorgio Cortenova e Patrizia
Nuzzo, sarà accompagnata da un catalogo che
include contributi critici di Gabriella
Belli, Rossana Bossaglia, Giorgio Cortenova,
e delle testimonianze di Giampiero Mughini e
del poeta francese Julien Blain.
MILANO. Castello Sforzesco – L’Italia di
Bell’Italia – 31 gennaio / 23 febbraio -
tel. 02-43313354; e-mail:
bellitalia{Sostituisci con chiocciola}edgm.it
Bell’Italia
festeggia il traguardo dei duecento numeri
tra le mura del Castello Sforzesco di Milano
con una rassegna delle fotografie utilizzate
come copertine della rivista a partire dal
1986, anno di pubblicazione del primo
numero. In questi anni l’obiettivo di grandi
fotografi come Mimmo Jodice, Ferdinando
Scianna, Andrea Pistolesi, Michele Tabozzi,
Elio Ciol, Pepi Merisio, Sandro Vannini e
Nerio Doz, si è prestato a ritrarre
paesaggi, monumenti e tradizioni della
Penisola. La mostra, curata da Susanna
Scafuri e Milena Mentasti, consente al
visitatore non solo di ammirare immagini che
grazie alla Rivista sono ormai da
annoverarsi nella storia della fotografia
turistica italiana ma anche di entrare
"dietro le quinte" del prodotto editoriale.
A ciascuna delle 70 immagini riprodotte in
grande formato tratte dagli originali
fotografici viene, infatti, affiancata la
copertina di Bell'Italia che da
quella immagine è stata tratta. E’ così
possibile capire come la redazione grafica
della Rivista sia intervenuta sulle immagini
originali per trarne, scegliendo spesso dei
particolari, le famose copertine del
mensile.
BRESCIA. Museo
di Santa Giulia – Brixia. Brescia Romana.
Le Domus dell’Ortaglia. L’Afrodite ritrovata
– 1 marzo / 29 giugno tel 800.762.811 –
web:
www.domusortaglia.it
L’apertura
al pubblico delle “Domus dell’Ortaglia”, il
ricco nucleo di abitazioni di epoca romana
scoperte nel sottosuolo di quello che per
secoli è stato l’orto (“ortaglia”) del
monastero di Santa Giulia, costituisce un
evento interessantissimo e un’occasione per
visitare i raffinati mosaici e gli affreschi
parietali che testimoniano la grande
importanza di Brixia, città tra le più
importanti dell’impero romano. Per
l’occasione la celebre “Vittoria”,
capolavoro del Museo, “perderà le ali”,
tornando ad essere la raffigurazione di
Afrodite concepita dall’artista che la
realizzò intorno alla metà del III secolo
a.C.. Questo bronzo sarà messo a confronto
con il prezioso marmo dell’Afrodite di Capua,
eccezionalmente concesso dalla
Soprintendenza Archeologica di Napoli, per
consentire un confronto tra due delle più
note Veneri dell’antichità. Tra l’altro, a
proposito della Venere bresciana, va detto
che studi recenti hanno rivelato come la
scultura sia di quattro secoli più antica di
quanto si credesse e non sia una copia
romana ma un originale greco destinato ad un
santuario nell’isola di Rodi. Arrivato a
Roma come bottino di guerra, venne donato a
Brixia e trasformato, con l’aggiunta
delle ali, in una raffigurazione della
Vittoria. Ora, per la prima volta, quelle
ali saranno tolte e la Vittoria tornerà ad
essere l’immagine venerata nell’isola di
Rodi.
MILANO. Galleria Blu, via Senato, 18 –
Out of Blu. Picasso, Nicholson e oltre –
10 dic / 23 febbraio 2003 – tel 02-76022404
– web :www.galleriablu.com
Balla,
Burri, Biassoni, Braque, Bonalumi, Chadwick,
Coda Zabetta, Corno, Delvaux, Dubuffet,
Ernst, Feininger, V. Ferrari, Fontana,
Francis, Giacometti, Jawlensky, Kandinsky,
Klee, Kupka, Marini, S.Martini, Mirò,
Moholy-Nagy, Moore, Nicholson, Nido, Nolde,
Novelli, Picasso, A.Pomodoro, Reggio,
Santomaso, Schultze, Schwitters, Sutherland,
Vedova, Wols. In ordine alfabetico i nomi
presenti in mostra che allineano i grandi
maestri del Novecento ad un ampio panorama
di protagonisti della contemporaneità,
giovani artisti che hanno consolidato una
propria poetica e, grazie a Daniele
Palazzoli che cura grande attenzione le
scelte della Galleria Blu, sfidano il
compatto e consolidato mondo dei maestri
storici, confrontandosi con esso e trovando
le vie della propria crescita e del futuro.
BERGAMO. Galleria d’Arte Moderna e
Contemporanea – Arte Astratta Argentina.
Argentina, Uruguay, Italia Da Fontana a
Maldonado – 19 dicembre 2002 / 23 marzo
– tel 024-33403; 024-8008462
Curata da
Marcelo Pacheco (docente all’Università di
Buenos Aires e curatore della sezione
contemporanea del Museo Costantini di quella
città), l’esposizione presenta più di 180
opere: 160 tra dipinti e disegni e 23
sculture che costituiscono un esauriente
percorso dell’arte argentina a partire dal
primo decennio del secolo XX. Uno spazio
particolare è assegnato all’opera di Lucio
Fontana e del suo ruolo di spicco sia in
Argentina, dove fu docente all’Accademia di
Altamira, che in Italia. Le sue teorie
dell’arte elaborate nel Manifesto Blanco
del 1946 sui concetti di forma, colore,
suono e movimento nel tempo e nello spazio,
verranno ripresi ed approfonditi nella sua
attività artistica in Italia e costituiranno
un punto di riferimento fondamentale anche
per l’arte del nostro paese a partire dalla
fine degli anni Quaranta. La rassegna,
completa ed inedita per l’Italia raccoglie,
infatti, per la prima volta le opere di
protagonisti che, a partire dagli anni Dieci
e soprattutto tra il 1944 e il 1954,
costruirono la storia dell’arte non
figurativa in Argentina. Si tratta di
artisti aperti alle avanguardie europee come
Emilio Pettoruti, Juan del Prete e Joaquìn
Torres Garcìa che lavoravano sull’arte
concreta a fianco di Piet Mondrian e Theo
Van Doesburg. Attorno ad essi si costituisce
nel 1944 la rivista “Arturo” cui partecipano
anche il poeta cileno Vicente Huidobro e
Tomàs Maldonado che ne disegna la copertina.
PASIANO (PN).
Villa Saccomani e Biblioteca Civica -
Divenire Donna. Opere di Dora Bassi,
M.Teresa Gerbino, Adele Piazza, Lenci
Sartorelli e Libri d’Artista di Lia
Malfermoni – 9 / 28 marzo
La mostra, che
include la presentazione del volume di
Ermenegildo Guidolin “Divenire Donna” e ne
prende il titolo, illustra l’opera di
quattro artiste affermate nei diversi ambiti
artistici: il delicato astrattismo della
pittrice e scultrice Dora Bassi, la
ritrattistica di Maria Teresa Gerbino,
l’astrattismo gestuale di Adele Piazza, la
grafia incisoria di Lenci Sartorelli.
Una sezione
speciale allestita nella Biblioteca Civica è
dedicata alla pittrice Lia Malfermoni che
con i suoi “Libri d’Artista”, oltre che con
un gruppo di circa una ventina di opere,
racconta storie di donne, drammatiche,
impegnate, poetiche delicate e coinvolgenti
CREMONA. Museo
Civico Ala Ponzone - 3° Edizione
della Biennale Internazionale dell’Incisione
“L’arte e il Torchio” – 16 marzo / 27
aprile
Giunta alla sua
terza edizione la Biennale
internazionale dell’incisione “L’arte e il
torchio”, ideata e curata dall’incisore
Vladimiro Elvieri, vede esposte le opere di
122 artisti che vi sono giunti su invito da
53 nazioni di cinque continenti.
La Biennale,
oltre alla sezione principale ospitata al
Museo Ala Ponzone, la “Terza rassegna
internazionale dell’incisione di piccolo
formato”, si articola in due altre
esposizioni dedicate rispettivamente agli
“Incisori Polacchi Contemporanei”, 50 opere
dei più importanti autori che attualmente
operano in Polonia e a “La Divina Commedia
nell’ex libris” che comprende 112 opere di
importanti artisti italiani e stranieri
attivi nel Novecento provenienti dalle
collezioni dell’Associazione Italiana Ex
Libris, selezionate dal suo presidente Mauro
Mainardi.
MILANO. Pinacoteca
di Brera – Brera mai vista.
La pittura di genere
in Lombardia nel XVIII secolo: Francesco
Londonio – nella sala XXXIV
fino al 6 aprile
Sempre a Brera,
a cura della Soprintendenza per il
Patrimonio storico artistico e
demoetnoantropologico di Milano, Brera
mai vista costituisce una nuova serie di
attività per la Pinacoteca di Brera con
l’intento di far conoscere a rotazione, con
cadenza trimestrale, il suo “patrimonio
sommerso” attualmente in deposito, o mettere
in evidenza i risultati di un restauro o,
ancora, esporre le sue acquisizioni recenti.
Si tratta di mostre mirate con poche opere
(dal singolo dipinto fino a un massimo di
sei) che si avvalgono di una struttura
espositiva – dei semplici pannelli
attrezzati e autoportanti – progettata allo
scopo di spostare di volta in volta le opere
esposte nella sala corrispondente per scuola
e cronologia; un’occasione per il pubblico,
quindi, per rivedere anche la collezione
permanente con occhi diversi alla luce dei
nuovi stimoli proposti.
PADOVA. Museo Diocesano – Dall’Adige alle
Alpi. Tesori ritrovati della Chiesa di
Padova - 15 marzo / 1 giugno
Le sale del
quattrocentesco palazzo Vescovile ospitano
una rassegna di opere ritrovate dopo furti o
riportate alla loro originaria veste con
interventi di restauro. Appartengono ad un
territorio vasto, quello della diocesi di
Padova che è una delle più estese d’Italia,
estendendosi dall’Adige alle Alpi, dalla
laguna veneta all’Altopiano dei Sette
Comuni. Tra i documenti più preziosi un
polittico con la Madonna e Santi
proveniente dal duomo di Piove di Sacco di
un anonimo trecentesco, un crocifisso ligneo
del 1454 opera di Nicolò Baroncelli per la
chiesa parrocchiale di Vigonza, un
Lamento sul corpo di Cristo di Andrea da
Murano (1470-80) del duomo di Cittadella, la
scultura lignea di S.Bernardino dalla
chiesa degli Eremitani di Padova. Presenti
in mostra anche Madonna in trono e Santi
di B. Montagna (inizio XVI sec), la
Natività della parrocchiale di Valstagna
di Francesco e Jacopo Bassano (post 1525),
dipinti di Alessandro Maganza, Giulio
Cirello, Antonio Zanchi e Giambattista
Tiepolo.
BRESCIA. Palazzo
Martinengo – Impressionismo italiano
– prorogata fino al 16 marzo tel. 030
297551;
www.bresciamostre.it;
e-mail
informazioni{Sostituisci con chiocciola}bresciamostre.it
Questa nuova
rassegna sull’Impressionismo italiano che ha
come obiettivo di dimostrare l’autonomia
della pittura italiana rispetto a quella
francese in un periodo che va dal 1860 al
1895, ha avuto un successo tale da indurre i
curatori a spostare al 16 marzo la data di
chiusura. La suddivisione della ricca
produzione è stata compiuta in ambito
geografico regionalistico, al centro del
quale c’è, il movimento toscano dei
Macchiaioli. C’è poi una larga attenzione
alle scuole napoletana, veneziana,
piemontese e ligure. Naturalmente grande
rilievo viene dato anche alla situazione
lombarda, soprattutto agli esiti degli
“scapigliati”. Si tratta di una quarantina
di artisti, che vengono esemplificati con 4
o 5 opere ciascuno, scelte tra quelle meno
note e scontate ma altrettanto significative
e importanti.
PARMA. Palazzo
Bossi Bocchi – Il Divino Infante, La
Collezione HikyMayr – 14 marzo / 4
maggio -
tel. 0521 532111 - fax 0521 289761;
Email:
museo{Sostituisci con chiocciola}fondazionecrp.it
Interessante sequenza di
immagini di Maria Bambina, sorta di versione
femminile di Divino Infante, oggetti
liturgici spesso preziosissimi per
sontuosità degli
abiti, per qualità di realizzazione.
Commissionate da conventi e monasteri
femminili, da famiglie nobiliari che
intendevano fornire alle loro figlie una
modello di vita, le Marie Bambine sono state
realizzate da abilissimi artigiani se non
direttamente all’interno delle mura
claustrali. La collezione Hiky Mayr –
considerata la più importante al mondo – è
stata “scoperta” alcuni anni fa da Franco
Maria Ricci che le ha dedicato un prezioso
volume e che si è reso promotore
prima della
mostra milanese al Museo Diocesano ed ora di
questa rinnovata edizione parmense.
FERRARA. Palazzo
dei Diamanti – Shakespeare nell’arte
– 16 febbraio / 15 giugno
tel
0532-209988 e-mail:
diamanti{Sostituisci con chiocciola}comune.fe.it
-
www.comune.fe.it
William
Shakespeare è una delle incarnazioni
universalmente riconosciute della nozione di
genio artistico. Da quattro secoli or sono,
quando cioè scomparve nel 1616, continua a
esercitare un’influenza universale che si è
estesa anche ad altre arti, in campo
teatrale, musicale, storico-artistico e
cinematografico.
Iniziative
organizzate da alcune tra le più importanti
istituzioni culturali ferraresi, pubbliche e
private, hanno fatto convergere le loro
energie su questo tema, dando vita, per la
prima volta in Italia, a un’esplorazione
approfondita del rapporto tra Shakespeare e
le arti.
SOVIZZO
(VI). Spazio Arte – Praga e dintorni.
Arti e mestieri del ‘900 europeo – 2
marzo/ 13 aprile
Con un concerto
introduttivo del violinista Stefano
Antonello, si apre nello Spazio Arte di
Sovizzo una interessante rassegna che si
propone di far conoscere al pubblico
occidentale l’opera di alcuni dei più
significativi artisti attivi nella
Repubblica Cecoslovacca dalla sua fondazione
dopo la caduta dell’impero asburgico (1918)
agli anni del realismo socialista
(1948-1960). Come afferma il curatore,
Gianfranco Fiaccadori, la scelta di dipinti
e sculture mette in rilievo la vocazione
nazionale e insieme cosmopolita di singoli
protagonisti, alcuni dei quali si sono
educati o stabiliti pio in altre parti
d’Europa traendone orientamenti decisivi.
ROVERETO. MART. I piano, Galleria B -
Isamu Noguchi. Sculptural design – 15
marzo / 4 maggio
Isamu Noguchi
(1904-1988) è stato uno dei più importanti
scultori del secondo dopoguerra, ma la sua
attività creativa non si è limitata alla
produzione scultorea. A New York ha
accompagnato l’attività scultorea con quella
di scenografo, lavorando in particolare per
la compagnia di danza di Martha Graham. Nel
corso degli anni quaranta e cinquanta si è
poi dedicato alla produzione di oggetti di
design, dove confluivano le doppie influenze
del Modernismo americano e delle tradizioni
orientali. La mostra sottolinea la
poliedricità di Noguchi e le relazioni che
egli seppe trovare tra i differenti campi
dell’arte e del design, muovendosi
consapevolmente tra le varie discipline.
ZELL IN WIESENTAL (Germania). Galerie am
Bruhl - Francesco Tabusso e Kurt Mair
- 16 marzo / 27 aprile - tel. 0122/623040,
e-mail:
artedelponte{Sostituisci con chiocciola}libero.it
Sono una
ottantina (circa quaranta per ognuno) le
opere dei due artisti esposte nella mostra
curata da Marilina Di Cataldo. Tabusso e
Mair vivono entrambi in Piemonte e, grazie
al del Centro Artistico Del Ponte di Susa,
si sono conosciuti e hanno voluto esporre
insieme in Germania un reciproco omaggio ai
rispettivi Paesi d’origine. Kurt Mair
risiede ormai da qualche anno in Italia e le
impressioni che raccoglie nei suoi dipinti
sono legate alla grande cultura italiana
rinascimentale e barocca. Le suggestioni di
Francesco Tabusso, invece, risiedono nei
viaggi, nei racconti, nelle storie, che
fanno parte del suo prezioso bagaglio di
esperienze.
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