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redarrowleft.GIF (53 byte) Musica Marzo 2003

 
Napoli Side Story

Preso da un film del 1987 di Nanni Loy, Scugnizzi è diventato ora un musical. Che sull’onda del successo che sta guadagnando questo tipo di spettacolo (leggi Notre Dame de Paris) e con una super premiata colonna musicale, attraverserà tutta l’Italia. Per la raccontare, in musica, la storia e il destino diverso di due giovani delinquenti

 

Può capitare che dei musicals di successo diventino dei film come nel caso di Chicago, ma anche di My fair lady, Jesus Christ Superstar e Cabaret. Può, però, anche capitare che dei film di successo diventino anche dei musicals. Questo il caso di Scugnizzi originariamente un film diretto da Nanni Loy che oggi è diventato un piccolo caso nell’ambito di questo genere dal successo crescente in Italia grazie agli allestimenti di Notre Dame de Paris, Grease. La febbre del sabato sera e Rocky Horror Picture Show. Era il 1987 quando Nanni Loy ha chiesto a Claudio Mattone, una delle pietre angolari dello spettacolo italiano, di scrivere la colonna sonora del film musicale Scugnizzi ambientato nel carcere minorile di Nitida.

 

La colonna sonora, fortunatissima, ha vinto numerosi premi per le musiche da film di quell' anno tra cui un Nastro d'Argento, David di Donatello, Globo d' Oro, Ciak d' Oro, così a sedici anni di distanza, ecco che il sogno di trasformare un film e una colonna sonora di successo in un musical si è avverato in una Napoli molto cambiata nel corso degli anni, che – grazie ad una lunga primavera di riscatto – sta riuscendo a lasciarsi alle spalle anche artisticamente un passato difficile e pressoché da dimenticare. Lo stesso Mattone rileva che “Anche se scritta in napoletano, la storia non è soltanto napoletana ma appartiene ai ragazzi meno fortunati di qualunque città del mondo. Su questa linea, priva di compiacimenti e di concessioni al folclore, la scena bellissima, la regia, le coreografie, i costumi e tutto il resto”. 

 

Scritto insieme ad un altro mostro sacro dello humour e della cultura come Enrico Vaime, Scugnizzi parte con un flashback (primi anni '80) nel carcere minorile di Nisida, dove alcuni ragazzi stanno provando la canzone finale di uno spettacolo intitolato "Scugnizzi". In quel gruppetto Saverio e Raffaele detto 'o russo dimostrano di essere i veri leader della scena: il primo appassionato di musica e più sensibile, l' altro più cinico. I due, avendo scontato la pena, stanno per uscire e, una volta fuori dal carcere, prenderanno strade diverse. Si ritrovano dopo vent'anni. Saverio si è fatto prete e si dedica al volontariato e all'insegnamento della musica ai ragazzi del quartiere. Raffaele è diventato un malavitoso e su quei ragazzi non vuole perdere il controllo per servirsene come piccola manovalanza per i suoi traffici.

 

Una storia a metà tra il sociale e l’intrattenimento, che ha visto tributato un grande successo con file al botteghino al Teatro Augusteo di Napoli (come non se ne vedevano da anni) e, addirittura, biglietti falsificati per assistere al musical "C'era una volta…scugnizzi". fino a domenica 16 febbraio. Il musical che è in cartellone dal 14 dicembre scorso è interpretato da una compagnia è composta da giovani "scugnizzi" (scelti tra oltre milleduecento provini) e guidata dagli attori Sal Da Vinci, Massimiliano Gallo, Peppe Barile e Piero Pepe. Un fenomeno non solo teatrale, ma ormai di costume (con le t-shirt di "Scugnizzi" che vanno a ruba e con il pubblico in sala di tutte le età) e che molto presto girerà l'Italia (dal 7 marzo al TeatroTeam di Bari e, dal 13 maggio, al Sistina di Roma).

 

Prodotto da Claudio e Tullio Mattone, il musical è stato scritto da Claudio Mattone (autore anche delle canzoni dello spettacolo) con Enrico Vaime e le coreografie sono di Gino Landi.

m.s.

Per maggiori informazioni:  http://www.napoliteatro.it/

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