Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema aprile-maggio 2003

 Attrice per sempre

 

Ha un cognome importante ma si è costruita la carriera da sola. Perché, racconta Valentina Cervi, la prima volta che è salita su un palcoscenico ha capito che non ne sarebbe più scesa. Forse per questo c’è il suo nome in ben due film appena usciti: L’anima gemella e Passato Prossimo

 

Dopo qualche mese di assenza dovuto al lavoro all’estero Valentina Cervi è protagonista di ben due film di punta di questa stagione del cinema italiano: L’anima gemella di Sergio Rubini in cui interpreta una donna innamorata e pronta a fare di tutto per il suo amore, e una partecipazione in Passato Prossimo pellicola corale diretta da Maria Sole Tognazzi. E Nautilus l’ha intervistata.

 

Come si è trovata a lavorare in un gruppo di attori coetanei come in Passato Prossimo, lei che è un’attrice abituata a pellicole individualiste o perlomeno in cui lei è la protagonista principale?

 

All’inizio non è stato semplice. Non ho fratelli e quando lavori in gruppo devi metterti in ascolto del lavoro altrui. Rispetto alla mia carriera è un’esperienza che è arrivata “dopo”. Forse qualche anno fa non sarei stata in grado di affrontare un set del genere così come ho fatto oggi. Avevo fatto un’esperienza simile in Hotel di Mike Figgis, un’altra pellicola corale, ma si trattava di qualcosa di molto differente.

 

Crede che lavorando insieme a lei su un set ci sia il rischio di vedersi rubata la scena?

No, non credo proprio. Il regista controlla l’azione e un attore non può andare oltre canoni prestabiliti se non in certi casi molto rari.

 

Che cosa la ha spinta a fare l’attrice ?

 

Un mio amico mi spinse a seguire un corso di recitazione di tre mesi il pomeriggio, perché la mattina andavo a scuola. Quando sono salita sul palcoscenico con una scena tratta da Garcia Lorca non sarei più voluta scendere. Mi annoio molto facilmente riguardo le cose che faccio, mentre per quanto riguarda l’essere un’attrice quello che mi stimola di più è il seguire un percorso che non ha fine e che è una sfida continua. Anche nei momenti in cui uno non lavora può sempre studiare un personaggio e cercare di incamerare esperienza per il prossimo ruolo che ti verrà offerto. Ho trovato la mia strada di cui - credo - non mi stancherò mai.

 

Che cosa ha significato per lei portare il cognome Cervi ?

 

Il vero inizio del mio lavoro ha coinciso con interpretare Ritratto di Signora. Jane Campion non sapeva assolutamente chi fosse mio nonno. Credo che sia stato importante a livello cromosomico  perché i miei genitori lavorano nell’ambiente del cinema e così mi sono avvicinata a questo lavoro in maniera naturale. A livello di opportunità e possibilità non ha avuto nessuna influenza.

 

È per questo - dunque - che è stato così importante per lei interpretare un film come Ritratto di Signora ?

 

Ho cominciato a lavorare veramente nel momento in cui sono stata me stessa, accettandomi per quella che ero, senza proiettare sui miei personaggi false immagini di me, causate dalla mia insicurezza. In quel momento ho scoperto - grazie alla sincerità - le infinite possibilità che ha l’essere umano. Con Jane Campion, poiché sapevo che mi avrebbe “visto dentro” dato che conoscevo tutti i suoi film, mi sono presentata al provino cercando di dare l’immagine di una ragazza che non aveva consapevolezza della propria femminilità. Sono andata al provino completamente aperta e disposta a dare tutta me stessa. Così mi è stata “regalata” questa parte che era l’ultima rimasta, visto che Jane non trovava un’attrice adatta a esprimere alcuni aspetti infantili contemporaneamente a una maturità interiore che le faccia accettare il suo destino senza rabbia.

 

m.s.

invia questo articolo a un amico
 

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved