Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Sport ottobre 2003


Un Rossi trionfante passa alla Yamaha?!

Valencia ha segnato la fine del campionato MotoGp 2003 con l’ultimo trionfo della stagione per Valentino Rossi.
In realtà, come “araba fenice”, dalle ceneri di una competizione appena conclusa si è già sviluppato l’embrione della prossima, sulla cui spettacolarità potremmo scommettere fin d’ora.
Il mercato-piloti, brutto neologismo che sa tanto di scambio bestiame seppur bestiame di razza pregiata, sarà in grado di sconvolgere gli equilibri ormai consolidati tra le squadre, soffiando un forte vento aleatorio sull’esito del campionato 2004: grandi interrogativi per gli appassionati e addetti del settore.
Riuscirà Valentino Rossi nell’impresa di vincere anche con una Yamaha? Riuscirà Honda a restare leader senza disporre del n°1 al mondo?

Sfrutterà Ducati questo divorzio inserendosi al vertice?

Queste le domande principali le cui ramificazioni si estendono in decine e decine di altri quesiti, ai quali rispondere con mezzi nettamente inferiori a quelli della Sibilla Cumana, pare francamente impossibile.

A Valencia si respirava un’aria strana nei paddock, un’atmosfera fatta di sorrisi di circostanza, di incontri semi-clandestini, di manager impegnati a dire “tutto” al giornalista di fiducia, dove quel tutto indica un “quasi niente” ma molto ben detto!

Taccuini e matite incameravano e producevano nelle mani sapienti delle vecchie volpi della stampa, tracciati degni delle telemetrie, schemi ed intrecci, assi cartesiani comprensibili solo assegnando “Team” alla X e “cognome pilota” alla Y.

Delle gare di quel fine settimana interessava poco persino ai diretti protagonisti.

Eppure al Ricardo Tormo si è assegnato un titolo, quello delle 250cc., dove il bravo Poggiali sanmarinese esordiente nella categoria si è laureato campione mondiale con una formidabile Aprilia e dove il bravo Rolfo ha conquistato un secondo posto a suon di talento, con mezzi palesemente inferiori.

L’anno prossimo il campione potrebbe approdare in MotoGp mentre il torinese disporrà finalmente di una Honda ufficiale e sarà tra i favoriti.

Poco si è discusso sulla 125cc.

Eppure si registrava l’ultima gara della carriera per Emilio Alzamora (ex campione della categoria nel 1999), Masao Azuma, e Lucio Cecchinello.

Senza nulla togliere ai primi due, parole d’elogio e applausi meritano la carriera e l’uomo, quel Lucio nato a Venezia 34 anni fa e che da dieci calcava le piste di tutto il mondo.

Non ha mai avuto la soddisfazione di vincere un mondiale come pilota, un mondiale che per altro avrebbe meritato, ma sicuramente sarà in grado di conquistarlo come manager, ruolo in cui è tra i migliori per riconoscimento degli stessi colleghi e che lo vedrà impegnato nella classe 125 e 250.

E’ stato un ottimo combattente, sarà un ottimo maestro per i suoi piloti.

Tornando  ad “ingarellarci” come direbbe il buon Guido Meda, con l’argomento MotoGp, abbiamo finalmente registrato un passo in avanti ufficiale sulle trattative Honda-Rossi, ovvero Honda ha comunicato che non ci sono più trattative e che Valentino Rossi sarà libero, dal 31 dicembre, di accasarsi dove meglio crederà.

Tutti sappiamo e sapevamo da tempo dove sarebbe approdato “Il Dottore”, ma le clausole sono importanti, le penali anche di più e la facciata per la casa giapponese è al vertice delle priorità per cui…….NON diremo che dal 1° gennaio 2004 Rossi sarà compagno di squadra di Checa facilmente con carena dedicata in parte a Gauloises, in parte ad Agip, in parte ad altri sponsor personali; con un nuovo telaio, con un nuovo sistema di iniezione curato dalla Magneti Marelli (stessi tecnici della Ferrari di Schumi), con un nuovo motore prodotto dai tecnici Toyota (gli stessi della Toyota F1), con quel Rossano Brazzi a gestire la sua parte tecnica che lo accompagnò ai tempi dell’Aprilia.

No, non lo diremo perché ancora non è vero.

Potrebbe esserlo comunque prima dell’inizio dell’anno, visto che Yamaha sembra aver prenotato la pista di Sepang per test privati il giorno 28 novembre: un accordo tutto nipponico, potrebbe anticipare l’arrivo di Alex Barros in HRC con annullamento della penale da pagare alla Yamaha, in cambio della libertà contrattuale immediata per Rossi.

Contando che lo scambio Barros-Rossi, in ogni caso, si farebbe tra due mesi e che Honda risparmierebbe quasi tre milioni di dollari, i quali non sono bruscolini neanche in yen, l’ipotesi di un’intesa è più che probabile.

Questo porterebbe il “pentacampeon” in sella alla creatura di Iwata in tempi utili per un precoce sviluppo del mezzo, opera che si presenta difficile e quanto meno delicata.

Yamaha non vince il titolo da 10 anni e dopo i tentativi infruttuosi per strappare Michael Doohan alla Honda ed il vano ingaggio di Max Biaggi, ha ora l’occasione che aspettava.

Rossi altresì ha finalmente la possibilità di seppellire qualsiasi riferimento a vittorie ottenute più grazie ai mezzi tecnici che al suo talento, onestamente una diatriba che non dovrebbe aver mai coinvolto nessuno, “nessuno che abbia percorso almeno due metri in moto” come dice l’ex-campione mondiale 500cc Marco Lucchinelli, ma che ha caratterizzato invece anni di lotta psicologica e mediatica con Biaggi.

La sfida è di quelle ardue, ma chi, se non un 24enne cinque volte campione del mondo dovrebbe accettarla? 

Ducati intanto organizza il suo secondo team, quello denominato “satellite”, nel quale spiccano i nomi di due top-driver della Superbike: Neil Hodgson fresco campione mondiale e Ruben Xaus (pron. Ciaus) catalano eclettico che infiamma le folle con la sua grinta, a volte un tantino esagerata, ma sempre molto spettacolare.

Avranno a disposizione le evoluzioni della Desmosedici 2003, mentre per Capirossi e Bayliss arriverà la Desmosedici 2004, con novità che sveleremo man mano durante l’inverno.

Così come unica voce del coro vedemmo la casa di Borgo Panigale tra le protagoniste già al primo anno di MotoGp, così possiamo dire di pronosticarla alla vittoria del campionato costruttori per il 2004, parere dello scrivente ovviamente, sperando sia di buon auspicio ancora una volta. 

Aprilia: Shane Byrne, campione di Gran Bretagna per la Superbike, prenderà il posto di Haga mentre a tutt’oggi il probabile sostituto di Edwards appare Oliver Jacque, nonostante i contatti avviati con l’indimenticato Francesco Chili.

A Noale si stà progettando un nuovo telaio e, abbandonata la strada del motore Cosworth, iniziano i test del tre cilindri messo a punto dall’Ing. Witteveen, un propulsore fatto in famiglia quindi.

Voci insistenti parlano anche di una collaborazione della Ferrari Engineering di Piero Lardi Ferrari, sotto forma di personale tecnico, per lo studio di un V5Ferrari che desterebbe non poco scalpore.

Per Aprilia questo sarà l’anno della verità. 

Queste per ora le novità più eclatanti, ma molti altri colpi di mercato sono attesi per le squadre che quest’anno non hanno ottenuto i risultati sperati.

Kawasaki, Suzuki, Proton non possono permettersi di rimanere nelle veste di comprimari molto a lungo e faranno tutti gli sforzi necessari per risalire la china, possibilmente prima del paventato ingresso di BMW e forse della MV Agusta, due marchi da pelle d’oca al solo nominarli.

L’inverno avrà in grembo molte risposte ed altre domande cui solo l’accensione del primo semaforo potrà dare una risposta; sicuramente il mondiale 2004 si annuncia come il più combattuto degli ultimi dieci anni, un grande spettacolo.

Sapremo resistere fino al 18 aprile?

Maurizio Ottomano

invia questo articolo a un amico

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved