Un
Rossi trionfante passa alla
Yamaha?!
Valencia ha segnato la fine del
campionato MotoGp 2003 con l’ultimo trionfo della stagione per
Valentino Rossi.
In realtà, come “araba fenice”, dalle ceneri di una competizione
appena conclusa si è già sviluppato l’embrione della prossima,
sulla cui spettacolarità potremmo scommettere fin d’ora.
Il mercato-piloti, brutto neologismo che sa tanto di scambio
bestiame seppur bestiame di razza pregiata, sarà in grado di
sconvolgere gli equilibri ormai consolidati tra le squadre,
soffiando un forte vento aleatorio sull’esito del campionato
2004: grandi interrogativi per gli appassionati e addetti del
settore.
Riuscirà Valentino Rossi nell’impresa di vincere anche con una
Yamaha? Riuscirà Honda a restare leader senza disporre del n°1
al mondo?
Sfrutterà Ducati questo divorzio
inserendosi al vertice?
Queste le domande principali le cui ramificazioni si estendono
in decine e decine di altri quesiti, ai quali rispondere con
mezzi nettamente inferiori a quelli della Sibilla Cumana, pare
francamente impossibile.
A Valencia si respirava un’aria
strana nei paddock, un’atmosfera fatta di sorrisi di
circostanza, di incontri semi-clandestini, di manager impegnati
a dire “tutto” al giornalista di fiducia, dove quel tutto indica
un “quasi niente” ma molto ben detto!
Taccuini e matite incameravano e
producevano nelle mani sapienti delle vecchie volpi della
stampa, tracciati degni delle telemetrie, schemi ed intrecci,
assi cartesiani comprensibili solo assegnando “Team” alla X e
“cognome pilota” alla Y.
Delle gare di quel fine settimana
interessava poco persino ai diretti protagonisti.
Eppure al Ricardo Tormo si è
assegnato un titolo, quello delle 250cc., dove il bravo Poggiali
sanmarinese esordiente nella categoria si è laureato campione
mondiale con una formidabile Aprilia e dove il bravo Rolfo ha
conquistato un secondo posto a suon di talento, con mezzi
palesemente inferiori.
L’anno prossimo il campione potrebbe
approdare in MotoGp mentre il torinese disporrà finalmente di
una Honda ufficiale e sarà tra i favoriti.
Poco si è discusso sulla 125cc.
Eppure si registrava l’ultima gara
della carriera per Emilio Alzamora (ex campione della categoria
nel 1999), Masao Azuma, e Lucio Cecchinello.
Senza nulla togliere ai primi due,
parole d’elogio e applausi meritano la carriera e l’uomo, quel
Lucio nato a Venezia 34 anni fa e che da dieci calcava le piste
di tutto il mondo.
Non ha mai avuto la soddisfazione di
vincere un mondiale come pilota, un mondiale che per altro
avrebbe meritato, ma sicuramente sarà in grado di conquistarlo
come manager, ruolo in cui è tra i migliori per riconoscimento
degli stessi colleghi e che lo vedrà impegnato nella classe 125
e 250.
E’ stato un ottimo combattente, sarà
un ottimo maestro per i suoi piloti.
Tornando ad “ingarellarci” come
direbbe il buon Guido Meda, con l’argomento MotoGp, abbiamo
finalmente registrato un passo in avanti ufficiale sulle
trattative Honda-Rossi, ovvero Honda ha comunicato che non ci
sono più trattative e che Valentino Rossi sarà libero, dal 31
dicembre, di accasarsi dove meglio crederà.
Tutti sappiamo e sapevamo da tempo
dove sarebbe approdato “Il Dottore”, ma le clausole sono
importanti, le penali anche di più e la facciata per la casa
giapponese è al vertice delle priorità per cui…….NON diremo che
dal 1° gennaio 2004 Rossi sarà compagno di squadra di Checa
facilmente con carena dedicata in parte a Gauloises, in parte ad
Agip, in parte ad altri sponsor personali; con un nuovo telaio,
con un nuovo sistema di iniezione curato dalla Magneti Marelli
(stessi tecnici della Ferrari di Schumi), con un nuovo motore
prodotto dai tecnici Toyota (gli stessi della Toyota F1), con
quel Rossano Brazzi a gestire la sua parte tecnica che lo
accompagnò ai tempi dell’Aprilia.
No, non lo diremo perché ancora non
è vero.
Potrebbe esserlo comunque prima
dell’inizio dell’anno, visto che Yamaha sembra aver prenotato la
pista di Sepang per test privati il giorno 28 novembre: un
accordo tutto nipponico, potrebbe anticipare l’arrivo di Alex
Barros in HRC con annullamento della penale da pagare alla
Yamaha, in cambio della libertà contrattuale immediata per
Rossi.
Contando che lo scambio Barros-Rossi,
in ogni caso, si farebbe tra due mesi e che Honda risparmierebbe
quasi tre milioni di dollari, i quali non sono bruscolini
neanche in yen, l’ipotesi di un’intesa è più che probabile.
Questo porterebbe il “pentacampeon”
in sella alla creatura di Iwata in tempi utili per un precoce
sviluppo del mezzo, opera che si presenta difficile e quanto
meno delicata.
Yamaha non vince il titolo da 10
anni e dopo i tentativi infruttuosi per strappare Michael Doohan
alla Honda ed il vano ingaggio di Max Biaggi, ha ora l’occasione
che aspettava.
Rossi altresì ha finalmente la
possibilità di seppellire qualsiasi riferimento a vittorie
ottenute più grazie ai mezzi tecnici che al suo talento,
onestamente una diatriba che non dovrebbe aver mai coinvolto
nessuno, “nessuno che abbia percorso almeno due metri in moto”
come dice l’ex-campione mondiale 500cc Marco Lucchinelli, ma che
ha caratterizzato invece anni di lotta psicologica e mediatica
con Biaggi.
La sfida è di quelle ardue, ma chi,
se non un 24enne cinque volte campione del mondo dovrebbe
accettarla?
Ducati intanto organizza il suo
secondo team, quello denominato “satellite”, nel quale spiccano
i nomi di due top-driver della Superbike: Neil Hodgson fresco
campione mondiale e Ruben Xaus (pron. Ciaus) catalano eclettico
che infiamma le folle con la sua grinta, a volte un tantino
esagerata, ma sempre molto spettacolare.
Avranno a disposizione le evoluzioni
della Desmosedici 2003, mentre per Capirossi e Bayliss arriverà
la Desmosedici 2004, con novità che sveleremo man mano durante
l’inverno.
Così come unica voce del coro
vedemmo la casa di Borgo Panigale tra le protagoniste già al
primo anno di MotoGp, così possiamo dire di pronosticarla alla
vittoria del campionato costruttori per il 2004, parere dello
scrivente ovviamente, sperando sia di buon auspicio ancora una
volta.
Aprilia: Shane Byrne, campione di
Gran Bretagna per la Superbike, prenderà il posto di Haga mentre
a tutt’oggi il probabile sostituto di Edwards appare Oliver
Jacque, nonostante i contatti avviati con l’indimenticato
Francesco Chili.
A Noale si stà progettando un nuovo
telaio e, abbandonata la strada del motore Cosworth, iniziano i
test del tre cilindri messo a punto dall’Ing. Witteveen, un
propulsore fatto in famiglia quindi.
Voci insistenti parlano anche di una
collaborazione della Ferrari Engineering di Piero Lardi Ferrari,
sotto forma di personale tecnico, per lo studio di un V5Ferrari
che desterebbe non poco scalpore.
Per Aprilia questo sarà l’anno della
verità.
Queste per ora le novità più
eclatanti, ma molti altri colpi di mercato sono attesi per le
squadre che quest’anno non hanno ottenuto i risultati sperati.
Kawasaki, Suzuki, Proton non possono
permettersi di rimanere nelle veste di comprimari molto a lungo
e faranno tutti gli sforzi necessari per risalire la china,
possibilmente prima del paventato ingresso di BMW e forse della
MV Agusta, due marchi da pelle d’oca al solo nominarli.
L’inverno avrà in grembo molte
risposte ed altre domande cui solo l’accensione del primo
semaforo potrà dare una risposta; sicuramente il mondiale 2004
si annuncia come il più combattuto degli ultimi dieci anni, un
grande spettacolo.
Sapremo resistere fino al 18 aprile?
Maurizio Ottomano
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