VALENTINO ROSSI
SETTE VOLTE MAGICO
Ci risiamo….
Siamo ancora a 4 gare dalla fine e Valentino Rossi ha vinto il mondiale, il settimo
mondiale della sua carriera.
Roba da non crederci, chè sembrava una favola pensandoci, magari al Bar
di Pedro a Tavullia, nell’epoca in cui il “nostro” si stava
riguardando la cassetta della gara delle 125 di Brno, sgranocchiando patatine
con gli amici.
Giovane
il Valentino spaparanzato sulla sedia, 10 centimetri più basso
e 15 kg più magro: era la gara del suo primo mondiale; era il 2
settembre 1997, un martedì; erano circa le 17.00; il record al videogame
del bar non era suo, ma lo sarebbe diventato circa un quarto d’ora
dopo la fine della cassetta; faceva caldo e si poteva permettere di girare
per il paese senza problemi di fans, anche perché chi stà scrivendo
era l’unico “forestiero” in paese e si stava saziando
di patatine in quel bar, anche lui….
E adesso, invece, siamo a 7.
Bel numero il 7.
Mi ricorda Barry Sheene, ma anche Frankie Chili.
Ai tempi degli antichi Babilonesi rappresentava il Cielo, inteso come tutto
il Creato, e la sua perfezione, con i suoi 7 pianeti visibili, ed i sette giorni
con i quali si divideva il mese lunare, la “settimana” appunto,
ed ancora oggi il sette rimane numero Sacro, l’emblema del Cosmo Divino.
Adesso che ci penso, il primo soprannome di Valentino, comparso sulla tabella
dei tempi al muretto, era proprio “Cosmico”: un pre-destinato?
Sette.
L’unione tra il simbolo maschile dello spirito, il tre, e quello femminile
della materia, il quattro; sette nomi per il cielo e sette per la terra nell’Antico
Testamento; sette sigilli, sette trombe, sette Angeli nell’Apocalisse,
sette luci nel Menorah, il candelabro ebraico; sette colonne nel Corano, sette
gli Illuminati sacri all’Induismo.
Oppure, e ancora, i colori dell’arcobaleno, le note musicali, i chakra,
i veli di Salomè o le piaghe d’Egitto, le leghe degli stivali
o i nani di Biancaneve….
I nani.
I nani non sono mica da sottovalutare eh?!
E’ gente che comunque lavora parecchio e che ha fatto della favola un
best seller da far impallidire tutti i legal thriller di John Grisham!
Mai una percentuale sulle vendite, una soddisfazione, per i nani: solo tanta
miniera, ed una “star” troppo grande per loro, che, sul più bello,
li lascia lì da soli.
“Ukawa”, “Biaggi”, “Barros”, “Gibernau”, “Capirossi”, “Tamada” e “Hayden”.
Gli unici sette che l’hanno battuto qualche volta da quando corre in
MotoGp e che hanno contribuito a fare grande la storia: come “nani” niente
male.
La matrigna, al solito, fa invece una brutta fine e “l’honda” della
sconfitta, cala su di lei inesorabilmente.
Sette.
Come i tecnici che Valentino portò con se in Yamaha dalla Honda.
Potrei andare avanti per un pezzo: due volte sette i GP vinti fin’ora…sette
la somma dei numeri che compongono 16, il suo giorno di nascita o le valvole,
della Desmosedici…ma che c'entra adesso..non preoccupatevi, ce la metto
così...
IL PRESENTE
E’ già campione del mondo il Valentino che affronterà queste
ultime gare, perciò ancora più temibile di quello ancora in lotta
per il campionato: immaginate come potrà guidare uno come lui, senza
nessun assillo di risultato, uno che normalmente si diverte anche sotto pressione!
Ho come il presentimento che “mundialini” di sorta, stavolta, non
ve ne saranno.
Poi gli appuntamenti con la festa al suo paese e l’abbraccio con gli
appassionati, il Moto&Miti a Pesaro, il Motorshow etc..etc..
Quindi un po’ di riposo, le feste ed il lavoro sulla nuova M1 2006: finito
un mondiale se ne fa un altro.
Honda proverà di tutto per vincere nel 2006.
In ogni caso per il 2007, sicuramente in magazzino non mancheranno i numeri
dal 2 in poi.
Sai com’è, la precisione è importante e loro ci hanno sempre
tenuto molto…
IL FUTURO
Su questo, si stanno scatenando tutte le “sibille romane”..pardon..”cumane” del
MotoGP: va, resta…no, resta andandosene, no, va restandosene.
Guiderà questo, guiderà quello.
Andrà nel regno blu, color viagra, dei manager altolocati a quattroruote,
oppure andrà nel regno a quattroruote bianco, color sterrato, dei piloti
più “piloti” del mondo?
Io per me, e speriamo che c’azzecco o che me la cavo, per me andrà a
guidare una bella rossa emiliana, a sedici valvole, 800cc., che quando lo diranno
la gente scenderà in strada con le bandiere italiane come al mondiale
dell’82, quando Dino Zoff alzò la Coppa.
Lo immagino con tutti i brividi del mondo quel momento: Valentino in Ducati.
Non posso pensare che succederebbe a Bologna: tanta gente che adesso fa il “quellochemioscurailmarchio” o “io
tifo Ducati, Rossi non ce lo voglio..”, la vorrei vedere guardare la
rossa con il 46 giallo, quando magari ti taglia il traguardo davanti a tutti
con il Dottore che fa il segno del “pompone” (il motore eh!?) !!
Vedi "mò ben" se ti “oscura il marchio”!!!
Ecco, per me andrà così, spero che vada così, deve andare
così.
Se pensano di tirarlo per la giacchetta con improbabili campagne mediatiche,
se pensano che vada gestito un passaggio così epocale come gestiscono
le loro corse, se pensano che Valentino sia uno che ha torme di avvocati alle
spalle che vagliano e decidono la collocazione più remunerativa, beh,
non hanno capito proprio niente.
Un po’ di birra, un bel piatto di lasagne, gli amici fidati ed una domanda:”Che
ne dite se vado..là?”.
Così decide l’atleta più famoso del pianeta: semplicemente,
completamente fuori da ogni cliché edulcorato del campione-dollaro,
quello dall’atteggiamento distaccato e supponente
Magari decide in compagnia, come fanno i bimbi all’asilo, quando si mettono
d’accordo su che gioco fare.
Poi però, si divertono da matti, mentre i “grandi”, con
le loro “cose da grandi” in realtà si fanno due “maroni” così!
Non so se mi spiego.
LO SPOT
Comparirà sui nostri schermi a breve, e se Christian de Sica e la Lima
vi sono sembrati un tormentone, verrete ora bombardati da un Valentino versione
Vigile Urbano burba, spina, quello giovane insomma che, chiamato dal Vigile
più anziano (de Sica) ad inseguire in moto una tribù di ragazzi
da multare, risponderà seraficamente togliendosi il casco.” Ecchessò Valentino
Rossi io?”.
Il resto dello nuovo spot TIM non ve lo svelo: buona visione e buon viaggio
per chi sarà a Tavullia il prossimo 8 ottobre.
Il 7 volte Campione del Mondo vi aspetta.
Maurizio Ottomano
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