tagliatela a pezzetti"
Un ex compagno di cella di Stevanin, l'agricoltore
veronese accusato di aver assassinato alcune giovani donne, ha
raccontato che l'uomo voleva assoldare un sicario per violentare
e poi squartare una giornalista che scriveva di lui. Forse è
un'invenzione, ma sentirsi nelle mire di un serial killer non
dev'essere allegro. Così lo abbiamo chiesto alla protagonista
(involontaria) di una trama che sembra uscita da un film. La vita è un film o i film sono come la vita? Domanda da Marzullo, ma per lei la confusione è giustificata. Lei è Alessandra Vaccari, 30 anni, capelli rosso fiamma e parola facile, giornalista del quotidiano "L'Arena" di Verona. Finita in una storia stile "Silenzio degli Innocenti", con tanto di serial killer, sesso, cadaveri fatti a pezzi, sicari, maniaci e altra roba alla pulp fiction. Alessandra Vaccari infatti ha seguito fin dall'inizio la vicenda dell'agricoltore di Terrazzo Veronese, Gianfranco Stevanin, accusato di aver ucciso due donne dopo rapporti sessuali ma che ha confessato che forse, di ragazze morte, ce ne sarebbero altre. Seguito così tanto che Giuliano Baratella, un ex compagno di cella di Stevanin, ha raccontato al magistrato che l'agricoltore veronese lo aveva incaricato di far fuori la giovane giornalista. Non prima di "violentarla, tagliarle il seno e altre cose che preferisco non ripetere - ha detto - e poi spargere i pezzi in giro per Legnago". Premessa: Baratella a suo tempo, su imbeccata di Stevanin, si era autoaccusato (ma non creduto dal magistrato) di alcuni degli omicidi di Terrazzo. Poi, così spiega, Stevanin gli chiese anche di trovare un sicario per uccidere quella cronista di Verona di cui teneva le foto appese in cella e che scriveva troppo (e male) di lui. Sicario che aveva un nome: Francesco Malcangi, 41 anni, residente nel Comasco, pregiudicato per storie di droga e anche lui ex compagno di carcere di Baratella. Prezzo dell'affare: 25 milioni e una Volvo 480 usata. Tutto però sarebbe saltato perché lo stesso Baratella, saputo che a Malcangi era già arrivato un vaglia da 1 milione e mezzo come anticipo per il "contratto", temeva che la colpa dell'omicidio sarebbe andata a lui. Così aveva "fermato" il killer e confessato il piano di Stevanin. Epilogo (forse): a smentire il racconto di Baratella, non proprio una figura cristallina, sono l'avvocato di Stevanin e lo stesso Malcangi. Per il primo "Baratella è già stato condannato per autocalunnia, potrebbe essersi inventato anche questo. E poi da tempo lui e il mio assistito non si vedono". Malcangi, sposato con figli, non sembra avere l'aria del killer e cade addirittura dalle nuvole: "Io sicario? Quello si è inventato tutto. L'unica cosa vera è che siamo stati in cella assieme a Varese". In più di vaglia non se n'è trovata traccia. Comunque per Alessandra Vaccari non deve essere allegro sentirsi sotto tiro. Soprattutto vista la personalità e le abitudini di Stevanin. Che per la cronaca pur avendo confessato che quelle donne sono morte mentre erano con lui (tre-quattro, forse più ma oramai si è perso il conto), si è trattato di puri incidenti. Insomma lui non ha ucciso nessuno, le ha solo tagliate a pezzi e sparse per i campi. Cosa si prova allora a finire nelle mire di un uomo accusato di essere un serial killer? Lo abbiamo chiesto direttamente alla giornalista veronese. Che (ragazza preveggente...) da oltre un anno va al tiro a segno e porta sempre con sé in borsa un misterioso ma efficace "strumento di autodifesa". Ecco nell'intervista che segue come si sente Alessandra Vaccari. Caduta dalla vita in un film. O l'inverso.
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La prima domanda è quasi ovvia: hai paura?
Dicono che con Stevanin c'era un secondo uomo, un complice...
Ma è vero che sei armata?
Come hai saputo di essere la possibile vittima di un killer?
Ma tu credi a tutta questa storia del sicario?
Hai sentito le dichiarazioni del presunto killer? Dice che lui non sa niente, insomma sembra una persona normale...
Come mai all'inizio del caso Stevanin eri innocentista?
Se è vero che Stevanin non ha agito da solo, chi è l'altro uomo? Un maniaco come lui, oppure un parente?
Tu hai seguito la storia fin dall'inizio: cosa ti ha colpito di più di questa vicenda, al di là degli aspetti macabri e della violenza?
Non ti senti un po' come il personaggio di un film?
Dì la verità: ma riesci a dormire la notte?
Continuerai a seguire il caso?
E se dietro agli orrori di Terrazzo ci fosse una storia come quella del pedofilo belga?
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