gennaio 1997

Il motore di ricerca più consultato ha appena 12 mesi di attività, ma è un successo mondiale

ALTAVISTA, 24 MILIONI
DI LETTORI AL GIORNO

Nato da un'idea di Paul Flaherty, finanziato dalla Digital, in sole tre settimane si è imposto. Grazie ad uno "scooter"

Altavista, il più famoso motore di ricerca di Internet, compie un anno di vita e già festeggia il successo. Una affermazione che in termini di numeri significa oltre 24 milioni di contatti al giorno. Attraverso il suo "sito" Internet , ogni 24 ore, passa qualcosa come la metà della popolazione italiana. Ma che cos’è Altavista? Una specie di enorme dizionario, un detective con il fiuto di Sherlock Holmes, una sorta di anagrafe della Rete, con una memoria d’elefante, dove tutti fanno a gara per tre righe di citazione. Come funziona Altavista? Semplice. Siete appassionati di calcio e volete sapere quanti gol ha segnato Pelè nella sua carriera? Andate in Altavista.com, digitate Pelè e sullo schermo c’è tutto su O’Rey, la sua storia nel Santos dove ha segnato 1091 reti e le altre 98 reti con la nazionale brasiliana. Vi interessano notizie riservate sull’andamento di come andrà l’economia legata al mercato mondiale degli occhiali da sole, dell’oro o del caffè? Altavista risolve dubbi, vi aiuta e vi indirizza nella ricerca. Gratis. Altavista se lo può permettere. Non solo perché dietro il motore di ricerca c’è la potente Digital che fin dall’estate del 1995 ha investito molte delle sue energie per sviluppare l’hardaware capace di gestire il più veloce motore di ricerca in Web. Così veloce che è soprannominato "scooter" e "spider" per la capacità di viaggiare in più di 30 milioni di pagine e di fornire, in una manciata di secondi, tutte le informazioni possibili su ogni voce. Lo stile di Altavista è semplice, diretto, immediato. Le opzioni di ricerca permettono di inserire più parole, restringendo o allargando, le "indagini" su ciò che, in quel momento, ci interessa. Un trionfo fin dalle prime tre settimane di vita: il sito Altavista (per la cronaca nato dall’idea di Paul Flaherty) registrò subito oltre due milioni di accessi al giorno. Una formula facile che, come la Settimana enigmistica conta parecchi tentativi di imitazione. I motori di ricerca si sono moltiplicati come funghi ed accanto ad Altavista vi sono i vari Magellano, Infoseek, Yahoo, Excite, Lycos. Ognuno ha cercato di costruirsi una grafica più accattivante, magari specializzandosi nella ricerca in nicchie specifiche, approfittando anche di alleanze e accordi commerciali. Ce ne sono anche di italiani come Arianna e Virgilio, ma per ora non c’è paragone con gli "scooter" a stelle e strisce.

Gli americani dai motori di ricerca riescono anche a spremere dollari. Come? Inserendo, insieme alle pagine di ricerca, anche i "banner" pubblicitari. Sembra i costi di una inserzione in Altavista avessero raggiunto i 25mila dollari, il prezzo per essere visti da 24 milioni di persone. Ma i magnati della Digital stanno pensando a rivoluzionare il mercato delle inserzioni pubblicitarie sul loro motore di ricerca e hanno in progetto banner più economici, da 50-60 dollari agganciati ai singoli temi di ricerca e ai contatti. In altri termini potrebbe apparire la pubblicità di un fertilizzante ogni volta che si fa una ricerca in agricoltura, il banner di Evita quando si cerca qualcosa in cinema, o quando si va in motori o piloti potrebbe apparire come sponsor un rivenditore di auto usate. Altavista, insomma, vuol continuare ad essere tra i primi cento posti caldi della Rete.