gennaio 1997

Piangono i morti dei disastri aerei consolandosi in Rete

C'è chi ha perso la fidanzata, chi il marito e chi un figlio. Poi, oppressi dal dolore e dai ricordi, parenti e amici delle vittime del Boeing 747 esploso il giugno scorso su New York hanno scoperto che si soffre meno scambiandosi messaggi su un sito Web. Una specie di terapia di gruppo a cui partecipano anche migliaia di persone comuni che scrivono e-mail di aiuto e conforto.

Perchè la Rete, dice uno psicologo, è oggi per l'uomo quello che una volta era la famiglia e la comunità

Meglio delle parole di un amico, dell'affetto dei parenti, di una balla di whisky e di uno psicoterapeuta. A scoprire gli effetti consolatori di Internet sono le persone che hanno perso un loro caro nell'esplosione del Boeing 747 della Twa sui cieli di New York, il 17 giugno scorso. E che hanno ritrovato voce, sfogo, lacrime ma anche pace in un sito web chiamato "Twa Flight 800 Memorial Message Board" (http://www.nystate.com/index.html). Assieme a migliaia di altri anonimi visitatori che lasciano messaggi di solidarietà, consolazione, amicizia e dolore.

E' una storia insolita, quella del sito Internet "consolatorio". Insolita e delicata. Come racconta Anthony Worster, 31 anni, che nel volo della morte ha perso la fidanzata. Da quel giorno Worster perde il sonno, la notte cammina per chilometri, disperato. Così una notte, mentre passa le ore "bianche" navigando sulla Rete, trova il sito del Memorial Message Board, legge i messaggi degli altri parenti delle vittime e della gente comune. E si sente meno solo: "Mi ha dato grande sollievo - racconta - Finalmente ho capito che per quanto male vadano le cose, tutto si può aggiustare". Insomma quelle pagine web piene di emozioni e sentimenti di chi ha perso un figlio, una moglie, un marito o un amico in un incidente aereo sono come una grande seduta psicologica via-modem.

Pensare che il sito Twa 800 è stato creato da un ventiquattrenne di Long Island che non aveva nulla a che vedere con gli aerei precipitati. Voleva solo creare un gruppo di discussione. Invece le famiglie delle vittime hanno cominciato a parlarsi e parlare sulla sua pagina on-line. E c'è anche un altro sito dove si incontrano i parenti: "The Families of Flight 800".

Matt Ziemkiewicz (la sorella era hostess sul volo Twa 800) non ha dubbi: "Certe volte in piena notte sei ancora sveglio, e un salto su Internet può essere veramente terapeutico...". Che tipo di messaggi si leggono? Di tutto: pensieri, ricordi, consigli. Jeff Bohlin ha perso la figlia Michelle di 15 anni. Una sera che nevicava e si sentiva triste ha inviato un messaggio via e-mail al Memorial Message Board: "Dopo la nevicata ho sentito le voci dei bambini giocare vicino al cimitero. Così sono andato davanti alla lapide di mia figlia, ed ero felice di sentire le risate dei bambini nella neve...". Secondo la psicologa Theresa Rando "Internet ha oggi la stessa funzione che le famiglie e la comunità avevano fin dai tempi antichi".

Così c'è l'anonimo che, due giorni prima di Natale, scrive al Memorial Message tutto il suo dolore: "E' Natale, e tu dovresti essere con tutta la famiglia a ridere e scherzare, il cuore della festa. Invece quella volta ho insistito io perchè tu cambiassi i tuoi programmi e ti ho fatto prendere quel volo. E ti ho mandato a morire. Perdonami, ti amo tanto". E c'è la risposta di Worster: "So quanto ti senti male perchè ci sono passato anch'io. Lascia perdere e ricomincerai a vivere...".

Alessandro Mognon