"Divara"
al Teatro Massimo Bellini di Catania
Terzo titolo della
stagione in corso al Teatro Massimo Bellini di Catania è
stato " DIVARA " del compositore piemontese
Azio Corghi.
" DIVARA " è un
lavoro di difficile collocazione in quanto,proprio per il
genere particolare e la suggestiva realizzazione, non è
catalogabile come un'opera ma lo si può definire come
" spettacolo " nel senso più ampio della
parola.
Il lavoro composto da
Corghi su libretto dello scrittore portoghese Josè
Saramago narra le lunghe lotte di potere avvenute dal
1514 al 1545 nella città di Muenster tra
Cattolici,Luterani a Anabattisti.
Il testo mette in risalto
la figura di Jan Van Leiden,marito di Gertrud von Utrecht
detta Divara,che dopo la morte del profeta anabattista
Jan Matthis in seguito ad una sortita per liberare la
città assediata di Muenster,si proclama capo degli
anabattisti e detta leggi quali la comunione dei beni e
la poligamia.
I Cattolici,guidati dal
vescovo Waldeck,occupano la città ed uccidono tutti gli
eretici .
Personaggio singolare è
lo zoppo,una sorta di profeta maledetto che canta ed
agisce in chiave cabarettistica.
Corghi ha scritto una
musica molto efficace e di grande emotività,in parte
registrata e diffusa con altoparlanti da diversi punti
del teatro.
I cori agiscono direttamente in
sala ponendosi in varie posizioni ed a volte
attraversando in tutte le direzioni la platea.
Sia per effetto della
spazializzazione della musica sia per l'effetto della
realizzazione registica, il pubblico è altamente
coinvolto nell'azione.
Difficile dare un giudizio
singolo all'ottima compagnia formata da cantanti - attori
e da attori veri e propri.
Sono da ricordare in
particolare Ilaria Galgani nel ruolo di Divara, Franco
Mirabella in quello di Jan Van Leiden,Emanuele Puglia in
quello di Jan Matthys, Sergio Tedesco in quello dello
zoppo e Michael Ryssov in quella del Vescovo.
L'interessante e complessa
regia era di Dietrich Hilsdorf che ha curato anche le
scene mentre i costumi erano di Renate Schmitzer.
Will Humburg ha saldamente
diretto l'orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania
mentre il coro era istruito dal maestro Nicola Luisotti.
Il pubblico ha accolto con
entusiasmo questo particolare spettacolo e numerose sono
state le chiamate alla fine della rappresentazione.
Luciano Maggi
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