Punto per
punto, ecco la bozza del manifesto del nuovo partito
presentata il 15/2/97 a Mestre presso la sede del
Municipio. Erano presenti Cacciari, Lago, Rigo,
Tosetto...
Ecco
come dar voce allimprenditoria, alla politica e
alla cultura del Nord est
Manifesto delle libere Regioni del
Nordest in un'Italia Federale
Le Genti
del Nordest
hanno
sempre vissuto intensarnente i valori del lavoro,
raggiungendo il benessere grazie alla capacità di
intraprendere, cioè di costruirsi l'occupazione, e di
collaborare, cioè di realizzare con gli altri un
progetto, della giustizia, in senso etico oltre che
legale, come equità tra dare e ricevere risorse e come
dovere di efficienza nel "pubblico servizio";
della solidarietà nella accezione non solo umana e
privata ma anche economica e pubblica, di sviluppo
condiviso e di impegno civile.
Le Genti
dei Nordest
intendono
continuare su questi valori, reagendo al malessere che
deriva dall'inadeguatezza delle risposte pubbliche alle
esigenze di mantenere operativo il sistema economico, e
rifiutando nel contempo sia forme di protesta tanto
plateali quanto sterili, sia ipotesi di soluzioni
politico-istituzionali del tutto estranee alla loro
storia, ai loro sentimenti e agli interessi di chi opera
in un mercato ormai globale.
La
"Questione del Nordest",
in tale
contesto, appare tutt'altro che una difesa egoista di
vantaggi locali: al contrario, è consapevolezza di ruolo
sociale e desiderio di ammodernamento per lo sviluppo
collettivo. Ormai la flessibilità della piccola
dimensione produttiva non basta di fronte alle debolezze
extra aziendali (infrastrutture, formazione, diffusione
della ricerca, credito) e alla mancanza di
rappresentatività politica che ha finora impedito al
Nordest di esprimere un progetto strategico di
consolidamento e di sviluppo.
Il Movimento
del Nordest
si propone
di interpretare e dare forza operativa alle esigenze di
efficienza, di certezza di legalità e di novità così
vivamente presenti nella popolazione di tale area.
Per
perseguire questi obiettivi è prioritaria la riforma
dello Stato in senso fortemente federale, per valorizzare
le autononùe locali alle quali vanno assegnate
competenze e risorse secondo il principio della
sussidiarietà, quindi della responsabilità e
funzionalità. Un federalismo che punti sulle
"specificità e diversità" per accrescere la
partecipazione dei cittadini, allontanando istanze di
separazione che condannerebbero il Nordest ad un
progressivo isolamento culturale e impoverimento
econonúco, mortificando il suo ruolo di crocevia non
solo tra Est e Ovest ma anche tra Mezzogiorno e
Settentrione.
Oltre al
federalismo il progetto strategico del Nordest
perseguirà alcuni fondamentali obiettivi:
a) La
piena realizzazione dell'Europa delle Regioni, non
dell'Europa degli Stati, ovvero un'unità Europea
economica e politica basata sul ruolo fondamentale
della autonomie.
b) La
riforma del fisco, più semplice, più leggero, più
federale in modo da garantire alle autonomie locali
le risorse per responsabilizzarle nella fornitura dei
servizi ai cittadini e per la solidarietà.
e) La
riforma dell'amministrazione pubblica per garantire
risposte adeguate ad un sistema produttivo chiamato a
reagire prontamente alle mutevoli condizioni di
mercato. Particolare urgenza va riservata a riformare
gli aspetti del "pubblico" che
interagiscono con l'economia: dalla giustizia civile
e degli affari alle procedure fallimentari, dalle
autorizzazioni agli appalti. Chiarezza nelle
responsabilità e attribuzione dei meriti per i
dipendenti pubblici serviranno sia per rendere
efficace il lavoro pubblico sia per consentite il
controllo da parte dei cittadini.
d) Il
riconoscimento della centralità della Dimensione
Piccola Impresa, sostenendo la diffusa vocazione
imprenditoriale del Nordest, liberandola da procedure
inutili e da ostacoli normativi sia in materia di
lavoro che in materia fiscale, promuovendo la ricerca
e l'innovazione, fornendole reti di conoscenze e
penetrazione nei mercati internazionali, migliorando
la qualità del lavoro con l'innesco di processi di
formazione continua in azienda che passino per una
radicale revisione dell'attuale sistema di formazione
professionale.
e) La
modernizzazione dei Servizi sociali in materia di
sanità e di previdenze puntando su un intreccio
sempre più forte tra pubblico e privato, tra
professionismo e volontariato.
f) La
realizzazione di un "patto del lavoro"
basato sul riconoscimento del contributo paritario
dell'impresa e dei lavoratori dipendenti allo
sviluppo economico e alla pace sociale, ricercando
terreni di concertazione in ogni fase della vita
sociale e produttiva.
il
Movimento dei Nordest
intende
proporsi come soggetto politico in grado di garantire
alle Genti dei Nordest quest'area autonomia, stabilità,
partecipazione, legalità, in un contesto di Stato
federale nel quale possano liberamente manifestarsi la
democrazia e la solidarietà.
Municipio
di Mestre, 15 febbraio 1997
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