Nordest, prove tecniche di ambasciata
E
il primo esempio in Italia. A volerlo è stato il
presidente della Giunta regionale Galan che ha nominato
un "dirigente dellufficio di rappresentanza
della Regione Veneto presso la Comunità europea".
Destinazione: Bruxelles. Scopo: fare da tramite per tre
anni a tempo pieno tra le politiche comunitarie e le
realtà economiche e culturali venete. Insomma una lobby
regionale in Europa. Ecco chi è e cosa dovrà inventarsi
il neonato "ambasciatore del Veneto" in Belgio
Unambasciatore? Ma no, quello
lo può nominare solo uno Stato. Magari un lobbista in
versione regionale? Per carità, sembra un po
riduttivo, e poi qui cè unincarico pubblico.
I primi passi ufficiali della bossiana Repubblica di
Padania, già nata senza che se ne sia accorto nessuno?
No, sembra una barzelletta. Allora cosa andrà a fare per
tre anni a Bruxelles il misterioso e neonato
"dirigente dellufficio di rappresentanza della
Regione Veneto presso la Comunità europea", primo
esempio in Italia di questo genere e fortemente voluto
dal presidente della Giunta regionale Giancarlo Galan?
Gianni Martini, 42 anni, avvocato civilista padovano,
sposato con due figli, sorride e sospira. Perché è lui
il misterioso e neonato "ambasciatore del
Veneto" e deve spiegare cosè questa strana
avventura che lo aspetta; perché deve fare le valige in
tutta fretta e trovarsi casa in Belgio; e perché deve
cominciare a stringere, partendo praticamente da zero, la
fitta rete di rapporti e contatti politico-economici che
ogni buon "diplomatico", anche se in versione
locale, deve avere.
Il Veneto è la
prima Regione italiana ad inaugurare una lobby ufficiale
in versione europea. Perché se non è una lobby
cosè questo Ufficio di rappresentanza del Veneto?
Un grande progetto per far
si che il Veneto sia presente vicino alla Commissione
della Comunità europea - spiega Martini - Saremo in due,
io e un collaboratore, a rappresentare la Regione.
Unavventura, ad ogni modo. Ma in senso positivo:
dobbiamo recuperare i moltissimi anni persi, altre zone
dEuropa sono là da anni, come la Baviera. Insomma
abbiamo alle spalle ritardi cronici.
Va bene, ma
cosa andate a fare esattamente a Bruxelles?
Mica è tanto chiaro...
Beh, intanto essere
presenti. Poi organizzare: lo scopo è quello di
raccogliere e curare una serie di contatti e informazioni
che potranno essere utili alle nostre realtà economiche
e culturali. Comunque non solo affari e rapporti
aziendali, ma come si diceva anche materie culturali.
Facciamo
qualche esempio?
Intanto ci sono da
migliorare i fondi strutturali. Come lagricoltura,
la pesca, le zone industrializzate con poca
competitività. Ci sono dei progetti che possono
interessare anche le regioni. Ma anche altre operazioni:
i rapporti con lEst europeo, che per noi ha grande
importanza; quelli, soprattutto economici, tra il Nordest
e le nazioni emergenti. Poi gli aspetti sociali e
culturali.
Avvocato
Martini, ancora non è chiarissimo
che lavoro andrà a fare...
Diciamo che dobbiamo
creare prima di tutto un ufficio, poi stabilire tutta una
serie di contatti e rapporti professionali con chi lavora
nelle commissioni della Comunità europea, rapporti molto
attenti. Prima qualsiasi iniziativa, discussione o
decisione passiva dal corpo diplomatico di Roma...
Insomma dovrà
offrire qualche cena a segretari, consiglieri, deputati
della Comunità europea e via dicendo?
Ma no, niente cene. Ho
già qualche contatto. Saranno relazioni quotidiane e
professionali, in fondo è questo il grande obbiettivo e
probabilmente il segreto per riuscire. Bisogna tenere
presente che già grandi aziende e perfino ospedali di
altri paesi europei sono presenti a Bruxelles. Perché
seguono da vicino le politiche sociali e sanitarie.
E un po quello che vuole fare la regione
Veneto con questa sua rappresentanza
Insomma una
lobby, anche se non ufficialmente. Una curiosità:
perché Galan ha scelto lei?
Mah, ero già conosciuto
da alcune persone in ambito regionale e mi hanno chiesto
la disponibilità a tentare lavventura. E poi come
avvocato civilista ho fatto la tesi su problemi di
diritto comunitario, mi sono sempre interessato a questa
materia. Il contratto? Tre anni a tempo pieno, dovrò
abbandonare ogni altra attività. Quanto mi danno? Beh,
lasciamo stare. Intanto dovrò cambiare cellulare e
prendermi un Gsm: quello che ho adesso non funziona fuori
dallItalia...
Alessandro Mognon
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