Ma
di chi è Rossi Life ?
Negli scorsi due mesi più
volte il nome di Rossi Life è apparso sul Giornale di
Vicenza come esempio di mancanza di libertà e di
censura, perciò è giusto che, almeno una volta,
qualcuno cerchi di spiegare quello che accade, e non si
ignori in continuazione una situazione che prima o poi
era destinata a scoppiare.
Rossi Life è un
giornalino scolastico e svolge il suo compito in un
ambiente particolare, completamente diverso rispetto a
quello di un normale quotidiano e per questo presenta dei
limiti strutturali: da un lato infatti, esso deve
informare e dibattere i problemi della scuola,
dallaltro è un giornale finanziato dalla scuola,
che opera in regime di monopolio.
Il caso che è stato
riportato dal quotidiano della nostra provincia è un
valido esempio al riguardo: ci troviamo nella seconda
metà di Febbraio, quando Gianluigi mi mostra in
anteprima un articolo che sarebbe dovuto essere inserito
nel numero di Marzo di Rossi Life. Come potete
immaginare, nellarticolo erano presenti dure
critiche, ma, a mio parere, il linguaggio era
accettabile; per il resto, larticolo di Arena era
ok, se si esclude un riferimento personale che, da amico,
gli ho chiesto di rivedere perché a mio parere non aveva
proprio senso.
Quel che è successo da
questo momento in poi è difficile da spiegare, anche
perché il più delle volte sono stato tenuto
alloscuro di tutto: Gianluigi, deciso ad andare
fino in fondo, inizia a mostrare il proprio articolo ad
alcuni professori e, dopo aver affrontato molte
discussioni per difendere la sua posizione, si vede
obbligato a scrivere un altro articolo, quello che poi è
stato pubblicato, non senza ricevere altre critiche da
più parti.
Prima di continuare, devo
rompere una promessa che avevo fatto con me stesso dopo
tutte le vicende di Ottobre, in quanto mi ero impegnato a
mantenere, da quel momento, un atteggiamento che fosse il
più possibile oggettivo e imparziale, come ogni buon
giornalista dovrebbe fare; purtroppo di fronte a certi
eventi non si può più parlare di giornalismo, e quindi
non ha più senso la neutralità.
Ritornando al discorso
precedente, questa vicenda mi ha deluso profondamente, e
tutto questo è causato sia dal sistema che ruota attorno
alla redazione, così pure dal comportamento di
Gianluigi.
Rossi Life è sempre stato
definito "un giornale degli studenti" in quanto
viene scritto e preparato esclusivamente da ragazzi come
voi che, per passione e per propria volontà, decidono di
sacrificare un po del loro tempo libero per
dedicarlo alla composizione di queste pagine che adesso
state leggendo.
Questa definizione poteva
essere valida allinizio quando, nellormai
lontano 85, iniziava la lunga storia di questa
redazione ma, in questi anni, molte cose sono cambiate e,
per varie cause, attorno a questa realtà si è creata
una situazione vergognosa. Normalmente tutto fila liscio
come lolio ma, non appena viene scritto un articolo
che discorda con i canoni consueti, questo viene
"intercettato" e subito iniziano le pressioni
psicologiche sullautore che, se vuole vivere in
pace per il resto dellanno scolastico, è costretto
a rivedere le sue posizioni e a sminuire tutte le sue
critiche.
Io mi ero accorto già da
molto tempo di questo clima, anche se mi ero illuso che
un ambiente finalmente chiaro, trasparente e sincero come
quello che noi ragazzi siamo riusciti a creare
questanno, sarebbe riuscito, col passare del tempo,
a sconfiggere questo mondo oscuro che circondava Rossi
Life: evidentemente io per primo ho sbagliato tutto, in
quanto non ero riuscito a capire come questo mondo non
era affatto scomparso, ma si era solamente camuffato
meglio ed iniziava a coinvolgere anche il sottoscritto.
Tutto ciò è molto grave,
perché viene pilotato e strumentalizzato un gruppo di
ragazzi che non ha colpe ed è stato ingiustamente
accusato di essere il portavoce di una realtà limitata:
se la scuola non ci permette di avere a disposizione
così tanto tempo libero per poter assistere
personalmente a tutte le fasi di preparazione di Rossi
Life, è inevitabile una richiesta daiuto verso
alcune persone, che invece sfruttano la loro posizione
per pilotare le nostre fatiche.
Daltro canto la
libertà non può essere la bandiera che permette a
chiunque di fare tutto senza che nessuno possa
controllare: infatti, se da un lato è molto grave questo
ordine costituito che controlla gli articoli
allinterno di Rossi Life, non si deve sorvolare a
proposito dellintransigenza di tutti coloro che si
appellano alla libertà e pretendono in questo modo di
utilizzare il giornalino per scopi sbagliati.
Se in questo caso Arena ha
avuto tutte le sue buone ragioni per utilizzare le
maniere forti, questo non può ripetersi sempre ed è
giusto che chi scrive abbia lumiltà di pubblicare
solo fatti veri, di ascoltare le critiche e di
confrontare le proprie idee con quelle degli altri,
discutendo i problemi faccia a faccia con gli
interessati, senza pregiudizi e senza dover coinvolgere
ogni volta il Giornale di Vicenza: solo questa è vera
libertà.
Morale della favola, la
domanda resta sempre la stessa: Di chi è Rossi Life? A
questo punto non so più che cosa rispondere, in quanto
io stesso avevo deciso di rinunciare a scrivere questo
editoriale dopo tutte le voci che si erano sparse a
proposito del giornalino distituto.
Devo ringraziare alcuni
amici che mi hanno dato la forza di ritornare sui miei
passi, sottolineando quanto ancora di positivo tra le
pagine di questo giornalino: si tratta di quella ventina
di ragazzi che, con passione, si danno da fare e spendono
il proprio tempo libero per preparare un numero ogni
mese, e io non li posso deludere.
Ricordatevi che questo
argomento non riguarda solo il sottoscritto, ma deve
essere prima di tutto una lezione di vita, per vedere
fino a che punto siano solidi, in voi, gli ideali di
giustizia e di lealtà perché, se vogliamo crescere
insieme, dobbiamo essere pronti a riconoscere le nostre
colpe ed accettare un serio confronto con gli altri.
Per concludere, il
giornalino non è una cosa mia, ma è una cosa di tutti,
e questa importante eredità la lascio a voi che, dal
prossimo anno, dovrete sostenere e difendere un nuovo
corso, quello di Rossi Life giornale degli studenti.
A presto!
Aldo
Dalla Via, 5^CT
|