Index ATTUALITA' - Giugno 1997

Gli albanesi in Italia? Vengano pure, ma fategli pagare le tasse

Beppe Grillo salta in cattedra. La risata va a scuola e mette dietro la lavagna le contraddizioni della vita, le situazioni paradosso, la politica, gli albanesi, la pubblicità. Un'ora e mezza di battute, applausi, domande. Con i ragazzi aggrappati alla poltrona attenti ad ogni battuta. Non è accaduto alla Sapienza o alla Bocconi di Milano, né alla Normale di Pisa. Beppe Grillo per la sua lezione ha scelto l'aula magna di uno degli istituti tecnici più importanti di quel laborioso Nord est che fa tanto miracolo economico. E anche qui, tra le aule del "Rossi" di Vicenza, la scuola che ha sfornato personaggi come Federico Faggin, l'inventore del microchip, Beppe Grillo in tournée tiene un corso di economia applicata. Prima, però il comico scalda l'aria con una mitragliata di battute.

"Come funziona il mondo dello spettacolo? Il culo della Parietti e tutte quelle cose lì? I personaggi della televisione sono tutti dei repressi che quando sono giù gli esplode la mania per il teatro, forse perché ogni tanto si rendono conto che, forse, dietro il video non c'è nessuno. Il culo della Parietti non l'ho mai toccato, penso che sia uguale a quello di tante altre".

Grillo si gratta la barba, probabilmente pensa a tutte quelle volte che l'hanno chiamato per un programma, rivede le diplomatiche retromarce dei funzionari Rai e ammette: "con la tivù ho qualche lieve problemino - dice il comico - ogni volta che aprivo bocca spostavo fatturati, ogni volta qualche sponsor della pubblicità s'infuriava".

I ragazzi gli chiedono come se quel suo vestito trasgressivo non gli provoca qualche grattacapo, qualche grana di troppo. Lui fa un ululato sogghignante, come un folletto che spunta da dietro la sedia e si sfrega le mani: "Che volete, qualche piccolo processo ravviva le giornate. Il problema vero sono i giornalisti, hanno persino espulso dall'Ordine il povero Alberto Castagna. Forse uno dei pochi ancora convinto di essere un vero giornalista. se in una famiglia entra la tivù a 200 canali scoppia la famiglia, se in un processo fai passare 200 cronisti scoppia la giustizia. Non c'é misura, non c'é più pudore. Anche nel sesso. Dovrebbero cancellare l'Ordine, altro che....".

Poi se la prende con la televisione, con la pubblicità obbligatoria come l'olio di ricino: "il nuovo fascismo si chiama marketing".

Passiamo alla politica, un terreno dove Grillo non può essere accusato di cantare le lodi al principe di turno, anzi. Ne ha per tutti. Specie per il duo Prodi-Veltroni.

"Prodi è un ometto... Veltroni? Mi dà un senso di ... labirintite, mi manca l'equilibrio. Ma che cos'è? Un giovane vecchio o un vecchio giovane? E poi, ma cosa dice? Quelle sue proposte pazzesche... Come quella di finanziare la cultura attraverso il vizio, col lotto e il gratta e vinci proprio mentre persino i Casinò vietano il gioco ai residenti. Loro no, loro rastrellano 14 mila miliardi portati via ai poveri, una vera e propria industria sulla miseria sui qui poveri cristi che giocano al lotto e al totip. I disoccupati? Sono un business: basti pensare che l'Europa ha stanziato 300 miliardi per progetti di nuova occupazione; intanto solo il 5 per cento trova nuova occupazione".

Beppe, Beppe. Gridano i ragazzi. Averlo tutti i giorni un professore come Grillo. Lui si tuffa di nuovo nel mare della comicità.

"E gli albanesi? Quelli sono già un affare: per loro siamo costretti a rimettere già in sesto un incrociatore. Per dirla tutta non è mica colpa del comandante italiano se la nave si è fermata sulla sabbia: lui, i suoi li aveva avvertiti, guardate che non abbiamo le carte nautiche. E loro, ma no, vai tranquillo... Gli albanesi... ma che vengano pure in Italia.. un sistema per distruggerli? Che pagassero l'Ici, l'Iciap, la tassa dei rifiuti, la tassa salute".

Gli studenti fanno il tifo per Grillo come se fosse allo stadio. Lui va sull'insegnamento etico, affronta questioni morali, va sul repertorio classico. I telefonini, ad esempio, ora innocui, salvo per quelle radiazioni che forse emettono e per le quali è consigliata una distanza di sicurezza. "Sarà per quello che tutti gridano quando parlano al telefonino - dice il comico - poi va a finire tra qualche anno che alla gente cominceranno a spuntare cactus sulle orecchie" e allora le ditte pronte con la risposta: "è perché non ha rispettato la distanza consigliata. Presto succede che dirotteranno un aereo con un telefonino: fermi tutti o faccio un'interurbana". Poi Grillo si fa più duro, prende di petto la questione dell'eutanasia, dell'accanimento terapeutico e si scaglia contro i medici : "ma come si permettono a definire qual è il confine tra la vita e la morte". Quindi la chiusa: " il pericolo è dietro le cose più innocue, vedi mucche impazzite, conigli isterici, pecore clonate. A proposito, ma come si fa a clonare le pecore che sono già tutte uguali? ".

Già, come si fa a clonare le pecore se sono già tutte dei cloni? Il comico lascia il dubbio nel vento. E di Internet, che ne dice lui, il Grillo parlante? "non sarei così sicuro nell'affermare che Internet sia la coscienza collettiva del prossimo millennio". Punto e stop. La lezione è terminata.