Gli
albanesi in Italia? Vengano pure, ma fategli pagare le
tasse
Beppe Grillo salta in
cattedra. La risata va a scuola e mette dietro la lavagna
le contraddizioni della vita, le situazioni paradosso, la
politica, gli albanesi, la pubblicità. Un'ora e mezza di
battute, applausi, domande. Con i ragazzi aggrappati alla
poltrona attenti ad ogni battuta. Non è accaduto alla
Sapienza o alla Bocconi di Milano, né alla Normale di
Pisa. Beppe Grillo per la sua lezione ha scelto l'aula
magna di uno degli istituti tecnici più importanti di
quel laborioso Nord est che fa tanto miracolo economico.
E anche qui, tra le aule del "Rossi" di
Vicenza, la scuola che ha sfornato personaggi come
Federico Faggin, l'inventore del microchip, Beppe Grillo
in tournée tiene un corso di economia applicata. Prima,
però il comico scalda l'aria con una mitragliata di
battute.
"Come funziona il
mondo dello spettacolo? Il culo della Parietti e tutte
quelle cose lì? I personaggi della televisione sono
tutti dei repressi che quando sono giù gli esplode la
mania per il teatro, forse perché ogni tanto si rendono
conto che, forse, dietro il video non c'è nessuno. Il
culo della Parietti non l'ho mai toccato, penso che sia
uguale a quello di tante altre".
Grillo si gratta la barba,
probabilmente pensa a tutte quelle volte che l'hanno
chiamato per un programma, rivede le diplomatiche
retromarce dei funzionari Rai e ammette: "con la
tivù ho qualche lieve problemino - dice il comico - ogni
volta che aprivo bocca spostavo fatturati, ogni volta
qualche sponsor della pubblicità s'infuriava".
I ragazzi gli chiedono
come se quel suo vestito trasgressivo non gli provoca
qualche grattacapo, qualche grana di troppo. Lui fa un
ululato sogghignante, come un folletto che spunta da
dietro la sedia e si sfrega le mani: "Che volete,
qualche piccolo processo ravviva le giornate. Il problema
vero sono i giornalisti, hanno persino espulso
dall'Ordine il povero Alberto Castagna. Forse uno dei
pochi ancora convinto di essere un vero giornalista. se
in una famiglia entra la tivù a 200 canali scoppia la
famiglia, se in un processo fai passare 200 cronisti
scoppia la giustizia. Non c'é misura, non c'é più
pudore. Anche nel sesso. Dovrebbero cancellare l'Ordine,
altro che....".
Poi se la prende con la
televisione, con la pubblicità obbligatoria come l'olio
di ricino: "il nuovo fascismo si chiama
marketing".
Passiamo alla politica, un
terreno dove Grillo non può essere accusato di cantare
le lodi al principe di turno, anzi. Ne ha per tutti.
Specie per il duo Prodi-Veltroni.
"Prodi è un
ometto... Veltroni? Mi dà un senso di ... labirintite,
mi manca l'equilibrio. Ma che cos'è? Un giovane vecchio
o un vecchio giovane? E poi, ma cosa dice? Quelle sue
proposte pazzesche... Come quella di finanziare la
cultura attraverso il vizio, col lotto e il gratta e
vinci proprio mentre persino i Casinò vietano il gioco
ai residenti. Loro no, loro rastrellano 14 mila miliardi
portati via ai poveri, una vera e propria industria sulla
miseria sui qui poveri cristi che giocano al lotto e al
totip. I disoccupati? Sono un business: basti pensare che
l'Europa ha stanziato 300 miliardi per progetti di nuova
occupazione; intanto solo il 5 per cento trova nuova
occupazione".
Beppe, Beppe. Gridano i
ragazzi. Averlo tutti i giorni un professore come Grillo.
Lui si tuffa di nuovo nel mare della comicità.
"E gli albanesi?
Quelli sono già un affare: per loro siamo costretti a
rimettere già in sesto un incrociatore. Per dirla tutta
non è mica colpa del comandante italiano se la nave si
è fermata sulla sabbia: lui, i suoi li aveva avvertiti,
guardate che non abbiamo le carte nautiche. E loro, ma
no, vai tranquillo... Gli albanesi... ma che vengano pure
in Italia.. un sistema per distruggerli? Che pagassero
l'Ici, l'Iciap, la tassa dei rifiuti, la tassa
salute".
Gli studenti fanno il tifo
per Grillo come se fosse allo stadio. Lui va
sull'insegnamento etico, affronta questioni morali, va
sul repertorio classico. I telefonini, ad esempio, ora
innocui, salvo per quelle radiazioni che forse emettono e
per le quali è consigliata una distanza di sicurezza.
"Sarà per quello che tutti gridano quando parlano
al telefonino - dice il comico - poi va a finire tra
qualche anno che alla gente cominceranno a spuntare
cactus sulle orecchie" e allora le ditte pronte con
la risposta: "è perché non ha rispettato la
distanza consigliata. Presto succede che dirotteranno un
aereo con un telefonino: fermi tutti o faccio
un'interurbana". Poi Grillo si fa più duro, prende
di petto la questione dell'eutanasia, dell'accanimento
terapeutico e si scaglia contro i medici : "ma come
si permettono a definire qual è il confine tra la vita e
la morte". Quindi la chiusa: " il pericolo è
dietro le cose più innocue, vedi mucche impazzite,
conigli isterici, pecore clonate. A proposito, ma come si
fa a clonare le pecore che sono già tutte uguali?
".
Già, come si fa a clonare
le pecore se sono già tutte dei cloni? Il comico lascia
il dubbio nel vento. E di Internet, che ne dice lui, il
Grillo parlante? "non sarei così sicuro
nell'affermare che Internet sia la coscienza collettiva
del prossimo millennio". Punto e stop. La lezione è
terminata.
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