Ricette per "navigatori" :
Tagliatelle agli
asparagi con salsa d'uovo
Cari
navigatori/navigatrici affamati, patiti della buona
cucina, emuli del celebre gastronomo Brillat-Savarin,
seduttori sempre a caccia di stategie efficaci, edonisti
dediti ai piaceri solitari (forse meno promettenti ma, di
sicuro risultato), ecco una ricettina facile facile,
nonchè versatile, adatta a molteplici scopi (stupire gli
amici, compensare carenze affettive, strappare consensi
familiari, conquistare l'anima gemella, o almeno una
piacevole compagnia .....)
Siamo in stagione, gli
ingredienti facilmente reperibili, la manualità
pressochè nulla ( come si conviene ai cervelloni di
Internet), inoltre le dotte informazioni culturali
possono sempre dare nutrimento alla conversazione se
dovesse languire.
Ma ricordate che questa
non è solo una ricetta , è un frammento di cultura
materiale, un piccolo puzzle di esperienze culinarie
frutto di sapienti rielaborazioni, trasmesse di
generazione in generazione, fino al sottoscritto .
Insomma un microtrattato di cucina.
Tagliatelle
agli asparagi con salsa d'uovo
Gli ingredienti
Tagliatelle.
strisce di pasta larghe circa 1 cm e spesse 2 mm, fatte
come il normale impasto all'uovo. Nell'Italia centrale e
meridionale vengono chiamate fettuccine. Certi autori
sostengono che, a parità di larghezza, la fettuccina è
più spessa, altri invece che è più larga. E le lasagne
? Il nome si trova già alla fine del '200 in una
quartina del poeta Jacopone da Todi :" Chi guarda a
maggioranza spesse volte si inganna. Granel di pepe vince
per virtù la lasagna". Non si è certi che tale
lasagna corrispondesse a quelle odierne, tuttavia, per
questo tipo di pasta, più precisa e rigida è la
tradizione delle forme, dato che la lasagna è sempre un
rettangolo di pasta sottile, larga dai 2 ai 5 cm e lunga
da 10 a 15 cm (quelle più strette, 2cm per 12 cmm, sono
dette pappardelle).
Asparagi. ne
esistono molte varietà che si distinguono in base al
colore dei turioni (nome scientifico dei germogli di
radici rizomatose).La mia bisnonna sosteneva che il
migliore è il bianco d' Bassano (ma vanno bene anche il
Bianco d'Olanda, il grosso di Erfurte e il Bianco di
Cesena). Se proprio non potete fare a meno della vostra
America (U.S.A.), chiedete il verde "Mary
Washington". Comunque farete un figurone.
Uova: devono essere
freschissime. La prova più precisa va fatta in una
ciotola con una soluzione di 120 grammi di sale in 1
litro d'acqua :se l'uovo va a fondo, ha meno di tre
giorni.Inoltre deve essere di categoria A, sul
contenitore deve comparire la data di confezionamento,
espressa con giorno, mese, anno.
2)Le dosi per
quattro persone: mezzo chilo di asparagi, mezza cipolla
bianca novella, 1 uovo intero e un tuorlo, parmigiano
reggiano, olio, sale, pepe noce moscata.
3) L'esecuzione
A qualunque varietà
appartengano gli asparagi vanno privati dell'estremo del
gambo; con un pelapatate si raschiano fino alla punta,
togliendo la parte più coriacea. Si lavano in acqua
corrente senza lasciarli a bagno. Si tolgono le punte,
che si tagliano a metà nel senso della lunghezza e si
mettono da parte. Il resto del gambo, crudo, deve essere
grossolanamente triturato. In una pentola di adeguate
dimensioni ( il recipiente deve essere di alluminio
pesante, di rame o di materiale antiaderenre), si prepara
un soffritto ( ovviamente a bassa temperatura con un
trito di cipolla bianca novella in poco olio extra
vergine di oliva ( per impedire che la cipolla si
attacchi sul fondo del recipiente, inumidire ogni tanto
con un solo cucchiaio, e non di più, di acqua molto
calda). Attenzione: se troppo cotta la cipolla è
indigesta, se scurisce di caramella e risulta tendente al
dolce.
A questo punto si
aggiungono gli asparagi (gambitriturati e punte) e si
cuociono per 15 minuti ca. ( ci si regola assaggiando:
possono piacre morbidi o leggermente
"croccanti").Si sala, si pepa, si aggiungono
due abbondanti spruzzate di vino bianco ( lo stesso che
servirete in tavola: es: un Soave di Gambellara)e, quando
questo sarà evaporato (si alza la fiamma per mezzo
minuto) si incorporano 50 gr di burro (un ottimo
"legante", guai usare panna riscaldata!). Si
copre la pentola e si lascia riposare.
Intanto si fanno cuocere
le tagliatelle in abbondante ( 1 litro di acqua, 10-15 gr
di sale 100 gr di pasta)acqua bollente. Per rendere più
scivolosa la pasta all'uovo: mettere due cucchiai di olio
nell'acqua. Tempo di cottura: da 5 a 8 minuti; è
importante, però, assaggiarle, dato che le differenze di
composizione e di lavorazione rendono utopistica
l'individuazione di un ottimale tempo di cottura.
Mentre la pasta cuoce, si
prepara la salsa, già nel recipiente di servizio. Si
sbattono le uova con un po' di sale , pepe, una generosa
grattata di noce moscata, abbondante parmigiano reggiano,
sino ad ottenere un composto cremoso (come quello per gli
spaghetti alla carbonara).
Si versano le tagliatelle,
ovviamente scolate (comunque,conservate sempre un po'
dell'acqua di cottura, qualche cucchiaio potrebbe
risultare utile dopo aver condito la
pasta, per ammorbidire ),
nel recipiente contenente la salsa all'uovo e circa un
terzo degli asparagi e si mescola il tutto con
delicatezza e accuratamente.
4) La presentazione
Si dispongono le
tagliatelle già condite sul piatto individuale,
"pettinandole" così da creare una specie di
nido (più che un nido, un vulcano......). Al centro si
versano due/tre cucchiai degli asparagi tenuti da parte e
si rifinisce con un pizzico di prezzemolo fresco
tagliuzzato ( tritarlo con la mezzaluna al momento di
utilizzarlo. Solo così mantiene vivo il colore verde).
Piergiorgio Casara
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