Emilio
Casarotto - Sculture in creta
La precocissima attività artistica di
Emilio Casarotto, si è sviluppata, a partire dagli anni
Settanta, maturando criteri, metodi, contenuti e forme
nellunico vero modo con il quale, alla fine, tutti
gli artisti di ogni tempo si sono misurati:
limparare facendo.
A stretto contatto con lartigianato,
che nellambito della coroplastica vanta in Veneto
una tradizione profonda e antica, egli ha elaborato
parallelamente, da dieci anni a questa parte, anche
unattività, per così dire, più privata e
personale in cui lartigiano cede il passo
allartista e lascia libera stura alle sue
"necessità" espressive, allesplorazione
delluniverso interiore e al lungo e faticoso lavoro
di portare alla superficie e trasporre nella concretezza
idee e sensazioni.
Il passaggio dal mondo inconscio a
quello reale si traduce attraverso la creta, materia
divina per eccellenza e, nello stesso tempo, sostanza
primordiale ed informe: unico materiale usato da
Casarotto per dare forma ai molteplici aspetti della
figura umana. Uomini e donne (di questo pianeta o di
altri) sono, infatti, protagonisti assoluti del suo fare
artistico.
Di fronte ad ognuna di
queste figure si ha la precisa sensazione che il punto di
partenza sia sempre una persona vera, del passato o del
presente, ma che essa venga inghiottita dalla mente dello
scultore e restituita al consorzio umano trasformata:
sfinata, semplificata, a volte stilizzata
allestremo, fino a divenire qualcosa di
completamente diverso, che compete, pur essendo di creta,
ad una dimensione spirituale ed astratta.
Sono teste di uomini
arroganti o di divinità appartenenti a mitologie remote
nel tempo e nello spazio; volti delicati di donne
sognanti, con lo sguardo perso nel dolce paesaggio
collinoso che circonda lo studio-eremo dellartista;
esseri ermafroditi dallespressione accattivante.
Ma sono anche torsi
inquietanti e sovradimensionati di aliene stranite e dai
tratti negroidi oppure sottili ed eterei, come di fate
discese da misteriosi giardini incantati.Tutti questi
"esseri" svelano e rivelano il mondo interiore
dellartista: assolutamente indifferente alla
ricerca di appartenenza ad una scuola o a una corrente e
che sembra, piuttosto, avere come unico obiettivo,
lindividuazione di un medium per esprimere nella
materia, sia essa, creta o gesso, la sua pressante
esigenza di esistere.
Conquistato uno spazio di
vita reale, i personaggi di Casarotto si appropriano poco
a poco della realtà circostante infondendo, mescolando e
stemperando in essa lenigma arcano, indecifrabile
ed enigmatico della loro origine.
Giovanna Grossato
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