Film & Spot
Ediventato
intensissimo negli ultimi anni il fenomeno di film che
vedono inserite vere e proprie pubblicità tra scene e
battute: lultimo James Bond è il caso più
eclatante
Quando negli anni sessanta si
incominciò a parlare di pubblicità subliminale, ci fu
una levata di scudi contro questo tipo di reclame
ingannevole che sembrava essere diventato il pericolo
numero uno per la democrazia di ogni stato, tanto che
vari scrittori di fantascienza e non, ipotizzarono nei
loro libri società regolate da messaggi di pericolosi
uomini politici, criptati allinterno di spot
pubblicitari.
Negli anni novanta,
sebbene questo pericolo sia ancora presente, la
cinematografia hollywoodiana ha preferito stipulare
direttamente dei contratti in cui gli attori dei film
dovessero mettere bene in mostra la marca
delloggetto che stavano usando.
Pochi anni fa, infatti, per girare
"Nobodys fool" (La vita a modo
mio), Paul Newman firmò un contratto miliardario che lo
obbligava a bere per tutto il film soltanto una marca di
birra. Il recente "Mighty Aphrodite"(La
dea dellamore) di e con Woody Allen, vede il
regista più intelligente del cinema americano chiedere
unacqua minerale (italiana) di cui illustra la
benefica azione, e bere una birra con in mano la
bottiglia che espone assai bene la sua marca. Per non
parlare dellultimo "Tutti dicono I love
you" dove i giovani protagonisti amoreggiano
dinanzi una vetrina di una famosa casa di abbigliamento
francese. Questi sono solo alcuni casi più o meno
famosi, ma sicuramente quello più eclatante è quello
dei due recenti film del super agente segreto James Bond
007: "Goldeneye" e "Il domani
non muore mai" (in uscita negli USA il prossimo
Natale), nel quale il povero (si fa per dire)
protagonista Pierce Brosnam è stato ridotto al rango di
"uomo sandwich di lusso".
Evero, la storia dei
bond-film ci racconta che negli anni sessanta, grazie ad un contratto miliardario, la pistola Beretta
usata da Sean Connery venne sostituita in pompa magna
dalla Walter PPK, e anche che moltissime sono state le
pubblicità nei film venuti dopo. Ma nulla è
paragonabile a queste due nuove pellicole, in cui i
vestiti, le scarpe, lorologio, la motocicletta,
lautoradio ed ancora molti altri particolari sono
esposti talmente bene da far risultare leffetto
ridicolo.
Una casa automobilistica
tedesca di tre lettere (giochiamo agli anagrammi
pubblicitari)
fa uscire un nuovo modello
di automobile in coincidenza con luscita dei film
di 007 e così luscita della pellicola e
dellauto fanno un battage pubblicitario
reciproco.
Voci bene informate dicono
che in Il domani non muore mai Brosnam pronunci il
nome del suo sarto italiano e, sebbene qualche purista
gridi già allo scandalo invocando lintervento
della regina Elisabetta, non ci stupiamo più di tanto. Il
mondo perduto di Steven Spielberg ha visto
sponsorizzati perfino gli scarponcini dei protagonisti.
Certo è sempre meglio di un dentista che indichi le sue
otturazioni sui dentoni dei dinosauri, eppure come
rimpiangiamo (in nome di quelletica e di quella
moralità dal gusto così piacevolmente retrò) i
tempi dei compensi "da fame" (è proprio il
caso di dirlo) come quello di Erminio Macario che da
protagonista del film record di incassi della stagione
46-47: "Come persi la guerra", ebbe
come compenso un milione ed un panettone.
Marco Spagnoli
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