New Wet
Kojak
Nasty
International (Touch and Go)
E' consuetudine consolidata per i
componenti dei gruppi della scena dell'indie rock
sviluppare progetti musicali paralleli a volte totalmente
diversi e meno irrigiditi negli schemi, spesso più
liberi e creativi dei gruppi principali di provenienza.
Così e stato per McCloud e Temple dei Girls vs Boys che
con i New Wet Kojak.
Questa seconda uscita si
presenta nell'inlay card con una differenza all'apparenza
solo grafica, in realtà sostanziale: la presenza di una
foto maschile e non più femminile. Non si tratta solo di
una differenza percepibile dalla vista ma anche (e sembra
doverci interessare di più) dall'udito. Il suono si è
indurito, è molto più compatto, pesante ed anche meno
pronto ed adatto a modificarsi e a sorprendere per i suoi
cambiamenti. Le coordinate jazz in cui sembravano
muoversi cambiando le regole dall'interno, come avevano
fatto, quasi nello stesso momento, in modo sorprendente i
Soul Coughing con il primo disco Ruby Vroom, sono un
residuo che si consuma rapidamente nello spazio dei primi
due brani Cool Heart e Stereo Explosive.
L'aver sviluppato una
propria cifra sonora più matura porta su un piano
secondario i riferimenti al jazz e comporta la
possibilità di entrare ed uscire a proprio piacere dai
binari e dai ritmi che il genere imporrebbe. Il materiale
sonico è distorto, maltrattato o carezzato dalle
sapienti mani di Temple, Bennington e Turner e, poi,
affidato al caratteristico modo di cantare/stirare le
parole di McCloud questa volta non affiancato dalla
misteriosa Queen Dynasty.
E' forse la pars costruens
del discorso artistico ad avere ilsopravvento in questo
lavoro in cui il jazz (torniamo sempre qui) dapprima è
revocato in dubbio e subito dopo praticato in modo
anomalo, tra liquide atmosfere, improvvisi crescendo,
sovrapposizioni di immagini soffuse e crudezza attraverso
una cura raffinata dei suoni.
g.e.
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