Oxbow
Serenade
in Red (CFY Records)
Serrata, devastante ed ipnotica è
la musica che passa per le mani degli Oxbow giunti alla
soglia del quinto album senza registrare alcun
appiattimento sulle posizioni conquistate. Le radici
musicali di questo gruppo sono contorte ed intricate e si
possono far risalire da un lato ad i Birthday Party,
dall'altro Zorn. In altri termini: blues malato, distorto
e free jazz condito con esplosioni di foga ritmica.
Ingredienti scomposti e deformati attraverso opprimenti
chitarre post-metalliche, fiati esasperati ed un suono
torvo ed iperrealistico che produce una musica
convincente ed organica, condita e complicata con un
taglio intellettuale .
La scomposizione del
linguaggio musicale che attuano con lucida follia
(fornivano addirittura tra le note del precedente album
le esatte scordature delle chitarre) sotto la categoria
dell'attacco frontale improvviso si affida ad una voce
sconvolta da fare invidia a quella di David Yow dei Jesus
lizard che tra urla e contorcimenti non sembra quasi aver
bisogno di un testo di supporto.
E' musica cruda, come la
New York dello scrittore Elleroy, la grande mela marcia.
Giuseppe Episcopo
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