
Appuntamenti
d’arte
ASCOLI
PICENO
Chiara
Toni
 Nella saletta "Rosa
Spina", spazio espressamente creato per
l’esposizione di opere incisorie, si trovano in
questi giorni alcuni interessanti lavori della produzione
degli ultimi quattro anni di CHIARA TONI,
un’artista ormai affermata in campo internazionale
in quest’arte così particolare e sofisticata, quale
è quella dell’incisione, e nella quale La Toni ha
raggiunto nuovi interessanti risultati anche sotto il
profilo tecnico.
Come dice il filosofo
dell’estetica Dino Formaggio, nella sua
presentazione alla mostra, riferendosi ai contenuti
dell’opera della Toni, (maturata in anni di
"entusiastico apprendimento e dominante esercizio
delle più complesse tecniche dell’incisione"),
si tratta di "un originale e straordinario mondo di
una figuralità accesa di figure pietrificate, di
agglomerati umani accatastati, di estraniamenti solitari,
di oscure maternità e di donne fossili, di teste in
nicchie e di personaggi imbalsamati nella forma che li
contiene, di miti agricoli e animali fantastici", a
volte espressi con un’amara ironia satirica,
"filtrata da una solida maturità critica". Ne
sono testimonianze la puntasecca su plexiglas
"NICCHIA" del 1996, oppure "DEPOSITO DI
MANAGER", del 1994 o "MOLTITUDINE",
costruito con la medesima tecnica della puntasecca su
plexiglas, nel 1996.
VICENZA
E’ questo un inizio
inverno piuttosto ricco di avvenimenti artistici nella
cittadina veneta :
FRONTE
NUOVO DELLE ARTI
Sotto l’ampia carena della Basilica
Palladiana è ospitata una interessante retrospettiva
abbastanza ricca di opere esemplari dei componenti del
gruppo italiano di tendenza FRONTE NUOVO DELLE ARTI.
Vi si può percorrere il ventennio che va dagli anni
Quaranta ( gli anni della Guerra e della Resistenza) agli
anni Sessanta (gli anni del boom economico), attraverso i
protagonisti del movimento veneziano, nato nel 1946,
detto, appunto, "Fronte Nuovo delle Arti", che
riuniva intellettuali come Giuseppe Marchiori,
collezionisti, giornalisti e artisti come Birolli,
Corpora Franchina , Guttuso Leoncillo, Morlotti,
Pizzinato, Santomaso, Turcato, Vedova, Viani. Vi si
proponeva la combinazione di un impegno politico in molti
casi esplicito (parecchi degli aderenti militavo nel
Partito Comunista o ne erano simpatizzanti) con uno stile
di ricerca molto avanzato.
BAROCCO
MEDITERRANEO: Peter Scremin
 Villa
Lattes, un interessante spazio espositivo costituito da
una vecchia residenza rurale appositamente restaurata a
cura dell’Amministrazione Comunale che, per il fatto
di essere un po’ decentrata rispetto al centro
storico della città, diviene molto fruibile da parte di
una più vasta utenza, accoglie una quarantina di opere
recenti di un artista veneto che però da anni vive e
lavora per parte dell’anno in Spagna. Si tratta di
Peter Scremin che ha raccolto una quarantina di sue opere
degli ultimi due anni sotto il titolo BAROCCO
MEDITERRANEO. Lo sciorinarsi delle sculture, delle tele materiche, delle terracotte,
lungo la galleria costituita dalle pareti della
"barchessa" della villa Lattes raccontano i
sogni, le vicende mitiche, i pensieri inconsci, le
consapevoli proteste di un artista versatile che, nel
campo della tecnica, accetta per buono qualsiasi mezzo,
purchè non si ponga come problema ma agisca solo come
meccanismo di rilevamento dell’immagine.
Il dinamismo di questa operazione è
sufficiente a mettere in moto il rapporto tra
l’artista e le sue tele, le sue resine, i suoi
sassi, i colori che provengono da cocci macinati e
polverizzati. Scremin li distribuisce, attacca, assembla
e completa, man mano che le forme richiamano un’idea
e, a sua volta, un pensiero una forma. Si tratta di una
sorta di connubio tra la scrittura automatica del
Surrealismo e la narrazione consapevole, spesso ironica e
provocatoria, di stampo (Neo)realista, il tutto condito
di riferimenti culturali anche molto antichi: barocchi e
mediterranei, appunto.
CLAUDIO
CAVANI
 Nello
spazio-galleria "Itinerari d’Arte Designer
Lovato", in Viale S. Lazzaro. sono esposte le
sculture e i dipinti di un giovane ed interessante
artista che, da più di dieci anni, ha al suo attivo
numerose personali ed significativi riconoscimenti
internazionali. Si tratta di CLAUDIO CAVANI che
crea volumi drammatici in leggerissimo rame dal colore
torvo e bassorilievi in metallo incassati in pannelli
polimaterici. Le figure rappresentate sono misteriosi
esseri, eteree ballerine, urlanti bocche, mani che hanno
lasciato l’impronta nello spazio staccate dai loro
corpi.
La sua ricerca
linguistica, di stampo impressionista-surrealista è
condotta però anche per il tramite del vetro, della
pietra, del bronzo e anche nella bidimensionalità delle
tavole dove i colori acrilici si compongono o esplodono
in coloratissimi drapping memori di Jackson
Pollock e dell’Action Painting.
Miglioranzi
e Guzzonato
Alla Galleria Due Ruote espongono due autori
molto diversi tra loro: GIORGIO MIGLIORANZI
presenta una brillante sequenza di opere grafiche che
sembrano scaturire dall’inconscio in "scrittura
automatica" se non fosse che, ad una più attenta
lettura, mostrano una calibrata razionalità attraverso
il percorso delle linee e dei colori. Slegati da ogni
desiderio di rappresentazione, essi sono indirizzati
verso un astrattismo lirico che viene raggiunto con pochi
ma calibratissimi segni, deformazioni fantastiche e
vagamente evocative di elementi naturali, immersi in
colori vivi ed elementari.
PINO GUZZONATO, a partire
dal 15 Novembre invece, parla con la morbidezza soffice
della carta e presenta un libro costruito a torchio con
carta di riciclo tetra pak, che contiene testi
d’Autore e testimonianze di Giorgio Celli, Alison
Knowles, Virgilio Scapin, Mario Rigoni Stern.
VERONA
Decumano
secondo
"Veronamerica"
con il titolo di DECUMANO SECONDO 1997 offre un
percorso artistico nel centro storico di Verona dal 14 al
28 novembre 1997. Si tratta di più di una trentina di
artiste che propongono le loro opere in gallerie e spazi
espositivi lungo un percorso che si snoda attraverso il
centro storico veronese. La manifestazione è al suo
quarto anniversario ed è diventata, ormai,
irrinunciabile. Un meeting molto particolare, movimentato
e festoso, sia perchè il centro di Verona, con i suoi
spazi monumentali, sembra la cornice perfetta per questo
tipo di esibizione, sia perchè dà voce al lavoro e alla
creatività di un gruppo ricco di forza e di significati
che esplora ogni possibilità ed ogni occasione per
esprimere la propria creatività. Gli spazi espositivi
urbani e le gallerie sono :
CHIOSTRO CONSERVATORIO via
Massalongo 2 t. 8002814
CIRCOLO DELLA ROSA via S.Felicita 13 t. 8010275
GIOIE ED ARTI corso S.Anastasia 35 t. 8005882
IL PATIO corso S.Anastasia 38/a t. 8031165
MUNARI ANTICHI via S.Maria in Chiavica 1/a t 8006564
TRINITA' DEI MONTI via Massalongo 5/c t. 590978
ART GALLERY LEONARDO via Ponte Pietra 25/a t. 8012562
ARTS NOUVEAUX corso S.Anastasia 38 t. 590240
CENTRO PROM. ARTISTICA via Massalongo 5 t. 8009568
NOVECENTO vicolo Cavalletto 4/a t. 8036236
PRISMA via Oberdan 4 t. 8005473
STUDIO TONI DE ROSSI via Ponte Pietra 5 t. 8034551
SAVIGNANO
SUL RUBICONE
Mario
Lasalandra
Domenica 9 novembre 1997,
a Savignano sul Rubicone è prevista l'inaugurazione
della mostra Fantasmi di Mario Lasalandra. Con il suo
apparecchio fotografico l'autore ricerca i fantasmi che
hanno popolato la sua infanzia e la sua adolescenza e
sembra voler incarnare visivamente i drammi e le angosce
della condizione umana attuale egli non fotografa la
realtà, o meglio quella realtà che normalmente cade
sotto il dominio dei nostri sensi e in mezzo alla quale
siamo abituati a vivere, operandovi le nostre relazioni
sensibili e mentali. Egli lega, nel discorso unitario di
uno schema iconografico, immagini che solo casualmente
trovano un riscontro nel reale, giungendo spesso a dare
un significato visivo a legami e segni propri
dell'attività puramente intellettuale.
AMSTERDAM
Artisti italiani e
olandesi
Inaugurata venerdì 17
ottobre 1997, alla Galleria Ambient Art e alla
Steendrukkerij di Amsterdam la mostra collettiva
"Incontro" promossa dall'Istituto Italiano di
Cultura per i Paesi Bassi in collaborazione con le due
gallerie olandesi. La mostra comprende 7 sculture in
ferro e 11 disegni di Giuseppe Spagnulo, 10 litografie di
Armando e 8 dipinti di Roberto Caradonna e resterà
esposta fino al 7 dicembre 1997.
"Incontro" nasce
dal confronto tra due culture estreme, l'italiana
(Spagnulo) e l'olandese (Armando) livellate dalla
presenza di Caradonna, artista italiano che vive in
Olanda dagli anni '70. Caratteristica comune dei tre è
l'espressione (ed esplosione) di una carica di forza che
non è soltanto insita nella materia, il ferro, il fuoco,
il nero, dalla quale essi sono pure soggiogati, ma che
rivela una volontà artistica provocatoria, ribelle,
agguerrita.
Per ulteriori
informazioni: Istituto Italiano di Cultura
Keizersgracht 564
1017 EM Amsterdam
fax: 00-31-20-638 35 96
E-mail: italcult{Sostituisci con chiocciola}dds.nl
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