
Recuperato un
quadro del pittore dei Re Magi
Recuperata
la "Madonna del Poggio" dipinta da Benozzo
Gozzoli, un collaboratore di Beato Angelico, che
raggiunse la sua maturità artistica col grande affresco
del "Corteo dei Magi" nella cappella di Palazzo
Medici Riccardi a Firenze.
I carabinieri del Nucleo
per la tutela del Patrimonio Artistico in collaborazione
con Scotland Yard, hanno portato a buon fine
l’operazione di recupero della bella "Madonna
del Poggio" dipinta da Benozzo Gozzoli per la chiesa
dei S.S. Giovanni ed Ermolao di Calci (Pisa) e di lì
rubata, nel 1995.
Il recupero, avvenuto a
Londra, città in cui era stata segnalata la presenza
dell’opera, sembra giungere come un duplice dono.
Oltre che all’approssimarsi del Natale, infatti,
quest’anno cade anche il quinto centenario della
morte del pittore che, nato a Firenze nel 1420 circa e
morto a Pistoia nell’ottobre del 1498, fu tra i
principali interpreti della cultura figurativa fiorentina
del Quattrocento.
Collaboratore di Beato
Angelico, aveva lavorato con lui sia negli affreschi di
S.Marco a Firenze, sia nel 1477 alla Cappella Nicolina in
Vaticano e nel Duomo di Orvieto, affermando i caratteri
più decisivi della propria formazione. La pienezza della
sua cifra stilistica si esprime nel successivo ciclo con
"Storie di S.Francesco", nell’omonima
chiesa, a Montefalco (Perugia), tra il 1450 e il 1452,
attualmente sede del Museo Civico e dove,
nell’autunno del ’98 si terrà una mostra
sull’artista.
Ma è soprattutto nella decorazione della
cappella di Palazzo Medici Riccardi, avvenuta tra il 1459
e il 1460, che viene universalmente individuato il
culmine della maturità artistica di Benozzo, nel grande
affresco che si snoda sulle pareti della piccola aula e
che, descrivendo il sontuoso "Corteo dei Magi",
rappresenta l’apoteosi dei Medici. Da Lorenzo
il Magnifico, qui raffigurato giovanetto ma in posizione
preminente, ad altri componenti della famiglia,
l’attenzione del pittore si sofferma sui singoli
caratteri esaltandone le caratteristiche ed
idealizzandole, con una infinita quantità di dettagli e
notazioni preziose.
La cavalcata dei Magi riprende nella parete
di fondo della cappella con la presenza del patriarca
Giuseppe, individuabile nel più anziano dei Magi,
allusiva dell’evento politico che, nel 1439, aveva
dato prestigio alle capacità politiche di Cosimo il
Vecchio (1389-1464): il Concilio che aveva posto fine
allo Scisma d’Oriente e che aveva visto radunati a
Firenze papa Eugenio IV, l’imperatore di
Costantinopoli e lo stesso Patriarca, rappresentati
nell’affresco assieme all’immenso seguito di
prelati e dignitari abbigliati nei variopinti costumi dei
loro rispettivi paesi.
In onore di Benozzo
Gozzoli è già iniziata, in novembre, una serie di
celebrazioni, convegni, restauri, incontri di studio,
spettacoli e altre manifestazioni che culmineranno,
l’8 gennaio, proprio a Palazzo Medici Riccardi, con
un convegno internazionale, coordinato da Enrico
Castelnuovo, ed al quale parteciperanno nomi illustri
della critica e della storia dell’arte.
G.G.
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