Che
bello, sono psicopatica
Allegra
e spiritosa nella vita, la ventisettenne Parker Posey si
è rivelata nel difficile ruolo della "dark
lady" pazza e incestuosa del film "La Casa del
si". E dice che ad ispirarla più che le grandi
attrici noire del passato è stata sua nonna
Ventisette anni, simpatica,
affascinante e allegra, Parker Posey è al punto di
svolta della sua carriera. Dopo alcune produzione
indipendenti è il ruolo della giovane dark lady psicopatica,
protagonista de La casa del sì di Mark Waters ad
averla lanciata verso Hollywood. Oggi, infatti, la Posey
è in predicato con Whitney Houston per
linterpretazione di un ruolo prestigioso in una
grande produzione hollywoodiana. Lattrice nata
nello stato del Mississipi è stata, infatti, molto brava
nel ruolo della psicopatica incestuosa, metà femme
fatale, metà mantide religiosa, in una pellicola
dove tutti gli altri attori sembrano un po troppo
ingessati anche, ma non solo per colpa di una regia
incapace di osare o di prendere in maniera più
consistente le fila della storia che è, invece, di gran
lunga laspetto più interessante di questa commedia
vagamente noir.
Miss Posey, cosa pensa
di Jackie O. ?
È solo una ragazza che
perde il proprio padre e che si costruisce addosso un
personaggio strano. Non volevo imitare la vera Jacqueline
Kennedy che - per me - è e rimane soltanto
unicona. Sono stata colpita dallimmaginazione
di questo personaggio, di come ha reagito ai fatti della
sua vita. Qualcuno che lha conosciuta ha detto che
il suo modo di comportarsi è stata la sua unica via di
scampo da una vita troppo difficile e complessa.
Cè stata qualche
dark lady dello schermo che
lha ispirata ?
Ho visto molti film anni
Quaranta e Cinquanta nella mia vita che hanno potuto
ispirarmi. Forse Roseline Russell... ma di certo la
persona che mi ha ispirato di più è stata mia nonna che
con quei suoi modi melodrammatici fa morire dal ridere me
e mia madre.
Che cosa la ha spinta
ad accettare questa parte difficile ?
Adoravo la sceneggiatura
che mi sembrava molto divertente. È stato faticoso, ma
anche affascinante. Abbiamo girato il film in ventitré
giorni ed io ero così calata nella parte che quando
telefonavo alla mia analista le dicevo : "Sai
ho fatto lamore con mio fratello, poi lo ho
ucciso..." e lei mi diceva : "Paker,
guarda che lo hai fatto solo nel film...". Anchio
ho un fratello, ma non ho mai avuto intenzione di
ucciderlo né tantomeno di farci lamore.
Suo fratello ha visto
il film ?
Sì e gli è piaciuto
molto. Poi mi ha chiamato e mi ha citato Aristotele
riguardo al fatto che per un attore un personaggio è
efficace solo se gli fa paura o pena.
Cosa ha provato per il
suo personaggio ?
È difficile dirlo, ci sto
ancora pensando. Non è facile formulare un giudizio.
Qual è
limportanza del mito dei Kennedy negli Stati Uniti
di oggi ?
La mia generazione è
molto nostalgica. A quindici anni mi vestivo stile anni
Sessanta, poi ho cambiato diversi modi di agghindarmi
tutti ispirati a epoche diverse.
La mia generazione è
stata chiamata "X" oppure "quella degli slackers",
"coloro che lasciano andare le cose", che
preferiscono suonare la chitarra in un pub anziché
guadagnare bene, incapaci di sacrificare la propria
creatività al denaro. Chissà cosa sarebbe oggi Kennedy?
Forse sarebbe stato coinvolto in qualche scandalo.
Morendo come è morto è entrato nella leggenda come
Marylin Monroe, John Lennon e Elvis Presley. Noi abbiamo
visto tutto e digerito tutto. Oggi tutta questepoca
è un mito. Forse perché è arrivata la fine del
millennio sentiamo più forte il bisogno di voltarci
indietro.
Che cosa significa il
titolo La casa del sì?
Forse è ispirato a
"titoli forti" come American Gothic oppure
Un tram che si chiama desiderio. Comunque me lo
domando anchio...
m.s.
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