E le
"stelle" stanno a cantare
La colonna
sonora delle prossime festività è già pronta. I canti
di Natale (novene, cori di questua, stelle), ricco
patrimonio della tradizione popolare, sono il tema di un
interessante volume pubblicato da Tassotti editore e
arrivato in questi giorni in libreria: "La bonasera
signori e done
Canti e tradizioni natalizie in
provincia di Vicenza".
Gli autori, Modesto Brian
e Domenico Zamboni, presentano il risultato di una vasta
ricerca sul campo, durante la quale hanno contattato, in
ogni parte del territorio vicentino, gruppi e singoli
testimoni, nellintento di ricuperare la memoria di
canti che sono stati per secoli una spontanea
manifestazione della devozione popolare e una forma di
celebrazione del mistero della notte di Natale. Molti dei
canti recuperati dagli autori sono ormai scomparsi,
alcuni sono reperibili in raccolte di eruditi
ottocenteschi, come il vicentino Alverà o il lonighese
Pasqualigo, ma soprattutto nellimportante raccolta
di canti popolari veneti che pubblicarono due eruditi
austriaci, Wolf e Widter, nel 1864.
I canti di
"novena" raccolti nel volume sono tra i più
suggestivi. Essi si presentano spesso nella struttura del
canto amebeo (un gruppo risponde a un altro gruppo
lontano), che era tipico delle antiche civiltà
pastorali. Seguono poi le "stelle" vere e
proprie, che tutti conoscono e che sono un caratteristico
canto di questua. I questuanti che le cantavano, girando
per i paesi nei giorni delle festività natalizie, erano
indubbiamente sospinti dalla miseria a racimolare del
cibo, ma le "stelle" si inscrivono anche nel
rito ancestrale del dono, attraverso il quale si creano
vincoli di riconoscenza e di identità. Speciale
attenzione viene poi dedicata ai "canti di
famiglia", che venivano eseguiti in coro tra le mura
domestiche. Sono filastrocche, ninne nanne, racconti di
una umile epica cristiana: una tradizione della devozione
familiare oggi pressoché estinta. Chiude la raccolta un
piccolo florilegio di canti di chiesa, appartenenti ad un
raro repertorio locale.
I curatori del volume
vantano un folto curriculum di studi nel campo delle
tradizioni musicali popolari. Modesto Brian è
violinista, diplomato in didattica della musica. Domenico
Zamboni si è diplomato in flauto. La loro ricerca sul
campo è durata circa 15 anni e si segnala per un
costante rigore metodologico nella trascrizione dei
canti, nella individuazione delle fonti, nella
determinazione delle aree di diffusione dei canti.
Centinaia le persone intervistate e invitate a esporre i
loro ricordi. Le testimonianze raccolte hanno spesso la
freschezza del dialetto. Le località citate sono 178,
circa un centinaio sono rappresentate da uno o più
canti. E 192 sono i testi (canti, musiche strumentali,
preghiere, brani recitati) che il volume contiene, spesso
accompagnati da nitide trascrizioni musicali. Il volume
è completato da una serie di documenti fotografici.
Modesto Brian e
Domenico Zamboni, La bonasera signori e
done
Canti e tradizioni natalizie in provincia di
Vicenza, Tassotti Editore, Bassano del G.., Pag. 254 LIRE
45.000,
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