007? Uno
schifoso scarafaggio
Due
ingegneri americani stanno sviluppando, per conto del
Pentagono, degli insetti-robot grandi e sottili come una
carta di credito capaci di camminare e volare. Scopo:
fare gli spioni attraverso mini-telecamere e sensori di
suono e calore. Per vedere dovè il nemico dietro
ad una collina o entrare in un edificio occupato dai
terroristi. Insomma non ci si potrà più fidare neanche
delle mosche
Viene in mente un film con Tom
Selleck, con il bombarolo pazzo che usa degli insetti
meccanici per uccidere. In realtà gli insetti-robot su
cui stanno lavorando due ingegneri meccanici della
Vanderbilt University, nel Tennessee (Usa) servono a
scopi militari ma (per ora?) non così violenti: la loro
missione infatti sarà di fare gli spioni metallici a sei
zampe.
Padri degli scarafaggi
elettronici, non più grandi di una carta di credito,
sono Ephraim Garcia e Michael Goldfarb, messi a contratto
per tre anni dalla Darpa (Defense Advance Research
Projects Agency) apposta per creare i
mini-mostriciattoli. Anche volanti (i cosiddetti
microflyers). Per i militari gli insetti-robot sarebbero
una vera manna. Ad esempio nellesplorazione di
campi minati, nel controllo di zone nascoste ai soldati
(come dietro ad una collina o dentro una foresta) per
sapere dove e quanti sono, e magari dirigere esattamente
il fuoco.
Ma i vermiciattoli di
acciaio potrebbero anche servire alla polizia, o in
operazioni antidroga o antiterrorismo. Per esempio nel
caso rapinatori o terroristi si barrichino dentro un
edificio con degli ostaggi: un paio di insettini-spia in
giro per le stanze potrebbero riprendere le immagini
dellinterno o tramite sensori registrare la
posizione delle persone. Garcia e Goldfarb sono convinti
di riuscire a creare il primo prototipo funzionante entro
questa estate.
Due le caratteristiche
tecniche dei mini-scarafaggi: un sistema
microelettromeccanico (o Mems) per sondare
lambiente e lapparato di locomozione. Per la
precisione per far muovere le simpatiche bestiole
meccaniche lidea è quella di usare la
"locomozione elasto-dinamica": una serie di
speciali sottili placche metalliche piezoelettriche
ricoperte di ceramica che attraversate dalla corrente si
piegano, per tornare alla forma originaria una volta
interrotta la corrente stessa. Lenergia necessaria
sarebbe fornita da una piccola batteria tipo quelle usate
negli orologi. A queste parti mobili verrebbero attaccate
le mini-zampe, nella sottilissima parte centrale invece
troverebbero posto la batteria e gli strumenti come
microcamere o sensori di calore e suono. Secondo i due
ingegneri, rispetto ai micromotori elettrici usati fino
ad oggi per questo genere di ricerche gli "attuatori
piezoelettrici" sono in grado di trasformare oltre
il 90 per cento dellenergia in movimento.
Quanto alle mosche-robot,
gli scienziati si sono rivolti agli studi di entomologia.
Così hanno scoperto che al movimento velocissimo delle
ali gli insetti uniscono una continua flessione
dellesoscheletro che potenzia lazione. Da qui
la creazione di uno scheletro metallico simile, capace
cioè di "vibrare" e aumentare così il
movimento degli attuatori piezoelettrici che fanno
battere le ali.
Non è difficile vedere i
vantaggi dei micro-insetti artificiali nelluso
militare o nella sicurezza: sono piccoli, leggerissimi e
poco costosi. Un soldato così potrebbe trasportarne
anche molti, e di tipo diverso a seconda delle
necessità: quelli che strisciano, che si arrampicano,
che volano, a infrarossi, con telecamera, ecc. E se a
usarli è il nemico, come difendersi? Con il buon vecchio
schiacciamosche. Magari elettrico.
a.m
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