DONNE
NELLARTE (16)
Natalja
Goncarova e il Cubofuturismo
Limpressione
suscitata in Russia dai movimenti davanguardia nati
in Europa allinizio del secolo, soprattutto il
Cubismo e il Futurismo, fu veramente grande e molti
artisti di quella generazione si allinearono ben presto
con le loro avanzate ricerche su quelle analoghe compiute
da colleghi occidentali.
Del Cubismo, ad esempio,
vi era da parte loro una conoscenza molto precisa, come
testimonia, la precoce adesione artistica di Larionov e
della sua compagna Natalja Gocarova alle mostre dei
gruppi davanguardia di forte rottura, nel 1911, nel
loro Paese.
Ma insoddisfatta del solo
Cubismo, - "... il Cubismo è una buona cosa, ma non è poi così nuovo ; le streghe di
pietra degli Sciti, le bambole di legno dipinte vendute
nelle fiere, sono anchesse opere cubiste"
avrà da affermare più tardi - la Goncarova lavorò
qualche tempo con Malevic, pioniere dellAstrattismo
e creatore del Suprematismo, esercitando sulle tecniche,
sui colori, sulle tematiche e perfino sui titoli del
pittore un notevole influsso.
Nel 1912 la Goncarova
espose a Monaco, alla seconda mostra del Blaue Reiter,
movimento da cui presto si ritirò per aderire alle
ricerche di Larionov il quale, tra il 1912 e il 1913,
elaborava la sua teoria sul Raggismo.
A tale ricerca espressiva
non era per niente estranea linfluenza della
poetica Futurista, importata a Mosca, nel 1913, anche
dalle entusiasmanti visite del poeta italiano futurista
Marinetti.
A questo periodo appartengono opere quali Foresta
verde e gialla, o Il ciclista esposte a
Parigi, nel 1914, in una mostra presentata dal poeta
Apollinaire che così descriveva la pittrice "....
padrona di unestetica in cui le grandi verità
dellarte scientifica di oggi, così appaganti per
lo spirito, si accoppiano alle seducenti sottigliezze
dellarte orientale".
Ladesione della
pittrice al Raggismo fu, infatti, parallela a quella per
la tradizione orientale del suo Paese che essa espresse
teoricamente nel catalogo della sua prima personale a
Mosca e che concretizzò nella sua collaborazione
allallestimento dei balletti quali Le Coq dOr
di Rimskij Korsakov, di cui era regista ed interprete
Diaghilev, il quale ebbe a dire di lei :
"Quella donna trascina Mosca e tutto S.Pietroburgo
dietro di sé".
Lasciata Mosca nel 1915,
per stabilirsi a Parigi, incontrò più tardi, a Roma,
Balla e Depero, approfondendo, anche nel costante
contatto col teatro, quelle elaborazioni e quelle
ricerche che si sintetizzano nel Cubofuturismo russo, il
quale costituisce un grande laboratorio in cui si
maturarono e presero coscienza di sé i più grandi
talenti dellarte russa rivoluzionaria.
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