Index Cultura - Febbraio 1998

Africa off line

Anche se l’anno scorso il numero degli utenti Internet nel Continente Nero ha fatto un grande balzo in avanti, il vero problema è che l'accesso alle informazioni telematiche (e non solo) è patrimonio esclusivo di pochi ricchi. Così il solco culturale che già divide gli africani dal resto del mondo si allargherà sempre più. Lasciando sempre più spazio a totalitarismi e oligarchie

L’Africa ha visto nell’ultimo anno una crescita costante del numero degli abbonati alla Rete delle reti che - oggi - tocca la cifra, in tutto il mondo di 80 milioni. Purtroppo nel continente nero, l’accesso alle informazioni sembra restare comunque un patrimonio esclusivo delle classi più abbienti. Si apre, dunque, un solco culturale profondo che l’esperto marocchino di comunicazioni di massa, Abdelkrim Boussetta non esita a definire come "un grave rischio per la democratizzazione dell’informazione".

Nei paesi africani, infatti, altissimo è il tasso di analfabetismo che costringe le masse all’ignoranza e alla sottomissione agli slogan dei regimi totalitari di alcuni paesi in cui - è bene non dimenticarlo - c’è un atteggiamento di ostilità nei confronti delle tecnologie anche per colpa dell’integralismo di matrice religiosa. Intervistato dal settimanale marocchino L’economiste, il sociologo egiziano Al Sayed Fassine indica un vero e proprio "rischio Internet" per il continente africano: "Le società dell’Africa del Nord rischiano di trovarsi ulteriormente divise da nuove classi elitarie che conoscono l’uso di Internet". Una divisione grave per la quale nessuno dei governi democratici africani e tantomeno quelli di matrice totalitaria sembra avere preso delle contromisure.

Ancora Boussetta definisce il pericolo gravissimo: "È in gioco la vicinanza dell’Africa al resto del mondo. I paesi africani - senza le infrastrutture indispensabili - soffriranno a causa della penuria di informazioni e si allontaneranno dal resto del mondo". Questo per la dimostrazione che i media in generale e Internet in particolare costituiscono il campo di battaglia decisivo per la democrazia e lo sviluppo del prossimo millennio.

m.s.