Brass, vietato ai maggiori di 18 anni
Questa
volta il regista del soft-core allitaliana lancia
la sua "Monella", storie erotiche di una
ragazzina negli anni 50. Un film su
unadolescente destinato, dice il cineasta
veneziano, agli adolescenti nonostante la censura. Già
venduto, tra laltro, ad almeno 40 nazioni
Tinto Brass torna al cinema con un
nuovo film dal titolo Monella, interpretato dalla
diciannovenne napoletana Anna Ammirati. La storia per la
sceneggiatura - secondo il regista veneziano - sarebbe
nata dalle chiacchiere che Brass ha fatto con la sua
nipote sedicenne Lulù. Questultima gli avrebbe
comunicato "la voglia e la gioia di vivere degli
adolescenti". Ambientato a Cà del Mosto al
centro di quel "triangolo della gnocca" che il
regista dice essere presente tra Parma-Mantova-Modena, il
film racconta le avventure e le marachelle erotiche di
unadolescente nellItalia della fine degli
anni Cinquanta. Il film è stato già venduto in quaranta
nazioni di tutto il mondo, un segno che il Made in
Italy di Tinto Brass tira ancora... è proprio il
caso di dirlo.
Brass, un altro film vietato ai
minori di diciotto anni...
Ai censori basta sentire
il mio nome per arrivare a questo tipo di divieto. In
realtà sarebbe bastato vietarlo ai minori di sedici
anni. Mi dispiace perché la storia è dedicata ai
ragazzi visto che si parla di temi come masturbazione,
verginità e gelosia.
Lei - in questo film -
ha doppiato Patrick Mower che sembra assomigliarle anche
fisicamente. Insomma, si sarebbe creato un alter-ego...
Avevo offerto la parte a
Gigi Proietti, ma era occupato.
Monella segna
il ritorno al suo fianco anche di Serena Grandi...
Sì è vero. È dai tempi
di Miranda ovvero dodici anni che non lavoravo con
Serena. È sempre bello vedere le sue grazie
"opulente" sullo schermo.
Cosa pensa della
protagonista del suo film ?
Ho tradito le aspettative
di tutti coloro i quali si aspettavano da me
unaltra pin-up assai prorompente. Anna è
dotata di un viso mercuriale, oserei dire, da
"ragazza della porta accanto". Lavorare con lei
è stata una continua gioia dei sensi perché rappresenta
davvero "la gioia di vivere" della gioventù.
Le sono grato perché tramite il suo corpo ho condotto lo
spettatore alla volta di un viaggio - spero non banale -
allinterno dellanima di una donna. Nel
momento in cui un uomo crede di avere conosciuto una
donna si perde completamente. Lanimo femminile si
perde in un pozzo senza fondo.
Oltre alle confidenze
di sua nipote, a chi si è ispirato per questo
film ?
A Clara Bow, detta anche
"la ragazza del jazz". Unattrice
dallesistenza a dir poco movimentata che i francesi
chiamavano gamine ovvero Monella.
La protagonista del
film si chiama Lola e cè un patrigno un
poambiguo. I riferimenti a Lolita non
sono casuali...
Ho letto Nabokov e ho
visto il film di Kubrick, insomma la storia è molto
differente. Entrambe le figure fanno appello a una
sorgente comune di ispirazione.
A proposito di Lolita
di Adrian Lyne, cosa pensa dei picchettaggi di
fronte ai cinema in Germania ?
Non ho visto il film di
Lyne, ma credo che tutto possa essere ricondotto alla
mancanza di giocosità che i tedeschi hanno nei confronti
del sesso. In Germania, gli abitanti sono privi della
gioiosità latina e anglosassone con cui si vive la
sessualità. Non centra niente il fatto che il film
potrebbe ispirare alla pedofilia, sarebbe stato così nei
confronti di qualsiasi altra pellicola con un vago sfondo
sessuale.
Eppure anche in
Inghilterra il nuovo film di Stanley Kubrick Open
eyes wide shut è nel mirino della censura
senza nemmeno essere uscito, perché accade questo ?
Io penso che spesso queste
cose possono essere ricondotte solo a iniziative
promozionali da parte delle case di produzione. Esiste
ovviamente una certa sessuofobia da parte delle autorità
culturali e religiose, mentre la gente normale vorrebbe
essere lasciata in pace per vivere tranquillamente la sua
vita sessuale. Ad ogni modo credo che il film di Kubrick
uscirà e sarà - senzaltro - un capolavoro.
Pare comunque che
Kubrick abbia avuto grandi problemi a girare questo
film...
Ma certo perché il sesso
al cinema non si può ridurre a una toccata di cosce e a
una tetta nuda. Per girare delle scene sensuali io metto
la stessa perizia con cui Visconti girava il Gattopardo.
Non è una cosa per niente facile, anzi...Ci vuole
una grande perizia espressiva e formale.
Tornando a Monella
quale potrebbe essere uno slogan
promozionale del film ?
A chi piace la gnocca, di
destra o di sinistra, questo è il film per voi...
m. s.
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