Quel
giornalista sembra un divo
Ex
presentatore di talk show di successo sulle tv Usa, era
abituato ad intervistare le star del cinema. Finchè Greg
Kinnear non è passato lui stesso a recitare. Prima con
Harrison Ford nel remake di Sabrina e ora con Jack
Nicholson in Qualcosa è cambiato. E non intende più
smettere avendo, tra l'altro ricevuto la nomination
all'Oscar come miglior attore non protagonista
Dopo solo due film, il remake di
Sabrina con Harrison Ford e Julia Ormond e Qualcosa
è cambiato con un Jack Nicholson ancora una volta
candidato allOscar, già lo chiamano il "nuovo
Cary Grant". Bello, simpatico e a tratti
affascinante, Greg Kinnear si era imposto
allattenzione del pubblico statunitense come
brillante conduttore dello spettacolo televisivo Talk
Soup in onda sulla E ! Entertainment
television per poi avere uno show tutto suo sul
Network NBC e intitolato Later with Greg Kinnear. Laureato
in giornalismo televisivo e radiofonico alla University
of Arizona, Kinnear ha deciso di lasciare la sua carriera
giornalistica per dedicarsi anima e corpo al cinema. Il
suo prossimo film lo vedrà al fianco di Tom Hanks e Meg
Ryan.
Mr. Kinnear, perché ha
lasciato la televisione ?
Alcuni anni fa Sidney
Pollack mi chiese se avessi voluto recitare in Sabrina
e accettai subito, senza pensare che mi sarebbe
piaciuto così tanto lavorare nella realizzazione di un
film da non essere più capace di tornare a fare quello
che facevo prima.
Lei si sente "il
nuovo Cary Grant" ?
Non so proprio cosa
dirle...non so nemmeno cosa direbbe Cary Grant.
Lei - come giornalista
- ha incontrato decine di star, ma lavorare fianco a
fianco con Jack Nicholson deve essere tutta unaltra
cosa...
Jack deve ripetere come
dei rituali quando recita ed è impressionante vederlo
entrare in un ruolo. Cè voluto un pochettino per
stabilire una certa sintonia con lui. È una leggenda e
lo sa, quindi fa di tutto per metterti a tuo agio con
lui.
Poi, sa, lui è un
giocatore di golf molto accanito e io sono, invece, un
pessimo giocatore, quindi siamo andati molto
daccordo.
Certo, allinizio ero
molto intimidito. Ho intervistato migliaia di attori, ma
ci sono attori, ci sono celebrità e poi cè Jack.
In Qualcosa
è cambiato lei è un pittore gay molto
sensibile. Che cosa le fa tenerezza nella vita ?
I momenti damore che
vivo con la mia fidanzata e lei in persona sono le cose
più tenere cui riesca a pensare.
Il suo ruolo è molto
complesso...
È vero, è stata una
grande sfida per me questa parte e sono contento che sia
andato tutto bene, altrimenti la mia carriera sarebbe
finita qui, rimanendone segnata per sempre. Ho avuto
lopportunità di lavorare con James Brooks e Jack
Nicholson che sono due vere e proprie leggende del
cinema.
Come era
latmosfera sul set ?
Ottima, perché sia Jack
Nicholson che Helen Hunt che il cane erano tutti degli
ottimi attori. Regnava una pace molto rilassata e molto
divertente.
Cosa pensa di Helen
Hunt ?
È stata una vera
rivelazione per me e non credo che unaltra attrice
avrebbe saputo fare meglio. Questo dimostra che il
regista James Brooks ha compiuto una serie di ottime
scelte per questa pellicola.
Lei crede che il suo
personaggio omosessuale sia stato inserito nella
sceneggiatura per soddisfare la voglia di identificazione
della comunità gay ? È noto, infatti, che gli studios
tendano a inserire ruoli nei film a causa
delle varie comunità.
No, credo di no e tra
laltro ritengo che quelle di cui lei parla siano
solo chiacchiere da ufficio. I film vengono realizzati
altrove e non certo con un misurino. Il mio ruolo è
innovativo, perché quando in una pellicola è coinvolto
un gay, il film - di solito - è incentrato su di lui. In
Qualcosa è cambiato, invece, la mia parte è
funzionale alla pellicola e avrebbe potuto essere
completamente diversa senza alterare troppo
lequilibrio del film. È solo un personaggio che
conquista la scena grazie alla sua sensibilità e alla
sua umanità.
Nellultimo anno
ci sono state molte commedie che sembrano assomigliare a
quelle prodotte da una Hollywood vecchio stile, perché?
Tutto riguarda lo stile.
Cè qualcosa che rimane e qualcosa che passa. È
chiaro che dopo tanti cattivi film ci si possa voltare un
po indietro per un genere difficile come la
commedia. Non penso che Qualcosa è cambiato abbia
a che fare con una vecchia maniera di fare del cinema.
James Brooks ha uno stile tutto suo che non ricorda il
passato e questo è fa la sua fortuna. Quando un film non
ti ricorda nulla, quello è il suo più grande successo.
m. s.
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