Silenzio
in classe,
oggi costruiamo il Colosseo
I
rappresentanti di oltre cinquanta comuni italiani si sono
incontrati a Napoli per discutere un insolito progetto:
far riprodurre agli studenti delle scuole piccoli modelli
dei maggiori monumenti del Paese. Un "Museo
Tattile" per far conoscere larte ai ciechi con
una strizzata docchio al turismo. Ma anche un modo
per avvicinarsi al patrimonio storico nazionale e
inventare un nuovo linguaggio
Ladesione del Comune
di Napoli al progetto "adotta un monumento" ha
dato visibilità istituzionale al lavoro di coordinamento
nazionale svolto dalla Fondazione "Napoli
99". Questa è stata la prima novità
presentata da Mirella Baracco, responsabile nazionale,
agli oltre 50 assessori allistruzione dei comuni
italiani convenuti per lannuale assemblea di
verifica della rete nazionale. Iniziato quattro anni fa
il progetto "la scuola adotta un monumento",
ora coinvolge oltre 1.500 scuole dal Nord al Sud
dItalia unite dallo stesso entusiasmo e impegno per
valorizzare, conoscere e difendere i beni culturali
attraverso la partecipazione diretta dei giovani delle
scuole dellobbligo e delle superiori, guidati da
insegnanti appositamente formati e sostenuti da
associazioni ed enti locali.
Lintervento del
sindaco di Napoli Bassolino, che ha partecipato ai
lavori, si è incentrato sul raccordo e il coordinamento
fra i comuni e le scuole impegnate su questa iniziativa.
Poiché il problema delle risorse è sempre quello più
discusso, Bassolino si è impegnato a chiedere all
Anci nazionale di inserire fra le priorità e gli
indirizzi previsti dalla Legge 285/97 per la promozione
dei diritti e delle opportunità dellinfanzia e
delladolescenza che prevede un investimento
per i prossimi due anni di 750 miliardi il
progetto "la scuola adotta un monumento". Così
"evitiamo di disperdere in mille rivoli i
finanziamenti ha sottolineato Bassolino
facendo leva sui comuni che hanno già significative
esperienze, mettendo a disposizione delibere e proposte
che possono essere utili per ampliare e valorizzare i
progetti più interessanti":
Lobiettivo comune da
parte dei comuni aderenti alla rete è di allestire entro
il 1999 un Museo Tattile che avrà il nome di
"Atlante arte - LItalia a portata di
mano". Si tratta di costruire "oggetti
plastici" ispirati ai monumenti adottati che avrà
come primi fruitori i non vedenti, ma che a partire
dallhandicap sarà aperto a studenti e turisti che
visteranno Napoli nel 2000. Il Museo troverà sede presso
la Galleria Principe di Napoli, vicino al Museo Nazionale
Archeologico. Con questa realizzazione si permetterà ai
non vedenti di confrontarsi con il mondo dellarte
sulla base di modelli costruiti da giovani che
interpretano il monumento e ne definiscono la storia e i
significati. Così attraverso il tatto avranno modo di
verificare ed evitare che il mondo fantastico possa
prevalere sulla realtà.
Il messaggio positivo
delliniziativa sta nellobiettivo di offrire
un servizio non ghettizzato, ma che parta dallo
svantaggio per offrire a tutti un messaggio culturale e
artistico. La scuola, che quotidianamente sperimenta
nuove forme di inserimento e recupero dei ragazzi
"svantaggiati" "farà proprio ha
detto Virginia Zamparelli, animatrice di questo programma
un progetto nel quale è richiesta verso alcuni
una attenzione "speciale": Il ruolo educativo
della scuola ricaverà benefici perché è costretto a
indagare i bisogni di altri soggetti pensati come
"diversi" e a studiare i diversi linguaggi
comunicativi".
I modelli costruiti dalle
classi che hanno adottato un monumento forniranno così
sensazioni e informazioni con tutte le percezioni
attraverso i sensi, non solo quello visivo. Essi verranno
raccolti in un'unica sede, dopo eventuali mostre e
selezioni locali, e avremo così unItalia a portata
di mano per tutti, compresi i portatori di handicap. Si
raccoglieranno le testimonianze delle presenze artistiche
dei luoghi adottati in tutto il Paese e il museo sarà
anche un laboratorio in permanente sviluppo.
Nellassemblea
annuale dei comuni della rete è stato confermato
lalto valore civico che possiede ladozione di
un monumento da parte delle scuole. Se è preoccupante il
deterioramento della moralità pubblica e
lincertezza dei valori condivisi, allora la
formazione deve assumere limpegno di dare ai
giovani il gusto di partecipare attivamente e con forme
originali e creative alla difesa del nostro patrimonio
artistico, che rappresenta la memoria e la ricchezza
dellItalia. La scoperta dei significati e della
storia di unopera artistica, lacquisizione
del senso di responsabilità nel difenderla e fare
conoscere il monumento diviene valore civile. Del resto
gli assessori allistruzione hanno sostenuto che
dallesperienza avuta e dalle manifestazioni esterne
organizzate dagli studenti (rappresentazioni teatrali che
comunicano la storia del monumento, le viste guidate dei
giovani, gli scambi di classi, lapertura dei
monumenti spesso abbandonati o poco valorizzati ecc.)
sono stati accolti come utili strumenti per accrescere il
senso civico e contrastare i fenomeni della dispersione
scolastica.
A questo proposito
unosservazione critica è rivolta ai provveditori e
al ministero della Pubblica istruzione per lo scarso
impegno e attenzione finora dimostrati verso questa
iniziativa che, a differenza di quelle
"burocratiche", sorge dal basso e proprio per
questo si sviluppa sempre più. A testimonianza di questa
espansione della rete vanno segnalate le nuove città che
solo da pochi mesi si aggiunte e che erano presenti a
Napoli per la prima volta: Modena e Palermo.
Infine si è detto che le
proposte educative risultate originali e innovative per
qualità e per i contenuti volti a valorizzare i beni
culturali, potranno trovare anche nella multimedialità e
nel collegamento telematico una ulteriore obiettivo. Su
questo campo si dovrà al più presto attivare un
servizio per la rete.
Forse anche a partire da
questa iniziativa in cui sono coinvolti così tante
amministrazioni civiche, si inizia a sperimentare il
nuovo ruolo degli enti locali nei confronti della
formazione permanente e delleducazione dei giovani,
ma anche per il collegamento a livello nazionale delle
esperienze e delle proposte istiutizionali. Superata la
fase sperimentale la rete nazionale "la scuola
adotta un monumento" ha trovato una strada comune
con mete condivise. Così liniziativa si consolida
attraverso le azioni e le proposte che gli enti locali
hanno saputo elaborare e che metteranno a disposizione di
quelle che si aggiungeranno.
Marco Appoggi
Elenco dei comuni che
aderiscono alla rete nazionale:
NAPOLI (coordinamento
nazionale e rete europea)
ANCONA (compresa la Provincia)
CERIGNOLA
COSENZA
GENOVA (compresa la Provincia)
GRAVINA DI PUGLIA
LUCERA
MARCHE
MACERATA
MODENA
MONOPOLI
OSTUNI
PALERMO
PISA
RECANATI
REGGIO CALABRIA
BASILICATA (Regione)
ROMA
SALERNO
SIRACUSA
TARANTO
TORINO
VENEZIA
VICENZA
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