Larte?
Un labirinto di idee
Trentotto
artisti, 114 opere tra incisioni e disegni, un solo tema
comune: la magia del labirinto, presente
nellimmaginario delluomo fin dai tempi più
remoti. Una rassegna, quella di Este, che affronta una
delle figure più misteriose del passato
E uninteressantissima rassegna
di incisioni e disegni contemporanei esposta negli spazi
dellex pescheria di Este, organizzata
congiuntamente dallassessorato alla cultura di Este
e dal Circolo Artistico S. Erardo di Bressanone. La
selezione delle opere e la presentazione di questa
edizione estense della mostra, già allestita a Novacella
nellagosto del 97, è stata curata da Marco
Fragonara che è anche autore di un ricco e documentato
saggio del catalogo.
Gli autori presenti, 38 in
tutto con due o tre opere a testa, sono stati invitati a
lavorare su questo specifico tema attraverso le tecniche
nelle quali ciascuno di essi è specialista: incisione,
in gran parte, ma anche collage e disegno.
Il labirinto, questo il tema, ha offerto a questi
artisti motivo profondo di riflessione, comera
prevedibile attorno ad un soggetto che data
unorigine antichissima e che conta come elementi
essenziali la complicazione della sua pianta e la
difficoltà nel percorrerla. Lessenza del labirinto
è quella di circoscrivere in uno spazio limitato il
groviglio più complesso possibile di itinerari in modo
tale da ritardare al viaggiatore il raggiungimento del
"centro". Questo tracciato, come è ben
esplicitato nel saggio di Fragonara, si ritrova in natura
nei corridoi daccesso ad alcune grotte usate
dalluomo nella preistoria, è originariamente
rappresentato dal palazzo cretese di Minosse ove era
rinchiuso il Minotauro, è disegnato sulla porta
dellantro della Sibilla Cumana, è inciso sulle
lastre delle cattedrali, è danzato nelle regioni più
lontane e disparate della terra.
Molti sono anche gli scrittori, da Jorge
Luis Borges, a Friedrich Durenmatt, a Octavio Paz, che
hanno individuato nel labirinto lelemento magico e
universale. Esso deve permettere e, nel contempo,
proibire laccesso al centro: attraverso un viaggio
iniziatico nel primo caso e ai non iniziati nel secondo.
In questo senso dunque, il labirinto è una
rappresentazione di prove occulte ed esoteriche,
preliminari al cammino verso un centro nascosto.
Ovviamente più il viaggio si presenta difficile ed irto
di ostacoli, più ladepto acquista consapevolezza
di sé e delle sue capacità e la trasformazione del suo
io, che si afferma nel raggiungimento del centro del
labirinto, costituisce la fine del "viaggio" e
il momento di passaggio dalle tenebre alla luce, di
vittoria dello spirituale sul materiale,
dellintelletto sullistinto, delleterno
sul transitorio.
Giovanna Grossato
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