SPETTACOLO&MODA - Marzo 1998


Intervista a Diego Abatantuono

Dopo il successo/insuccesso de Il testimone dello sposo, Diego Abatantuono torna sul grande schermo con una pellicola divertentissima diretta dal regista di Tutti giù per terra Davide Ferrario. Figli di Annibale è il titolo del suo nuovo film dove, al fianco di Valentina Cervi e Silvio Orlando, interpreta il ruolo di un imprenditore che inscenando un falso rapimento scappa verso Sud. In Puglia però il personaggio di Abatantuono, sposato e con una figlia, va a trovare il suo grande amore, un poliziotto che è, però, costretto a lasciare per scappare in Egitto.

Allora Abatantuono, anche lei è entrato nel novero degli attori che hanno portato sullo schermo un bacio omosessuale…

Sì, ma non è che mi importi poi tanto. Un giorno il regista Davide Ferrario mi ha telefonato e mi ha detto: "Diego, ti ricordi la donna che doveva essere la tua amante nel film? Beh., è diventata un uomo…" Io allora ho detto: "D’accordo grazie…" E questo è stato il massimo di preoccupazione che ho espresso. Qualcuno mi ha detto che avrei perso parte del mio pubblico. Meglio così…in quanti film uomini e donne si baciano? Praticamente tutti! Allora per un bacio tra uomini tutte queste storie? In futuro ne vedremo sempre di più di baci tra persone appartenenti allo stesso sesso.

Se il "mio" pubblico si preoccupa, è meglio perderne una parte di cui non mi frega niente di avere come fans.

Lei che è anche autore della sceneggiatura insieme a Davide Ferrario, ha detto che avete scritto parti del film "in corsa" durante la lavorazione. E’ stato un limite?

Tutt’altro. Ci sono film che nascono a tavolino e altri che vengono fuori mentre si lavora. Questo film doveva essere così. Ci sono registi che si definiscono "rigorosi" e che considerano questo tipo di lavoro come una cosa assurda. Già, ma se poi a tavolino "rigorosamente" scrivono una "cagata" il risultato è peggiore che se non sei rigoroso e ti diverti a lavorare... Il film comico va fatto non prendendosi troppo sul serio.

Come si è trovato a lavorare in coppia con Silvio Orlando?

Benissimo. Gli ho rotto le scatole a tal punto che l’ultimo giorno abbiamo pure litigato. Mi sono divertito molto e anche lui. E’ un attore eccezionale e divertentissimo nella vita e sul set.

Lei si è lamentato molto delle condizioni atmosferiche durante le riprese del film in Puglia…

E’ vero, perché se dappertutto è estate oggi, in Puglia a settembre e ottobre è tempo da settimana bianca. In Puglia c’erano meno tre, mentre a Stoccolma era estate.Siamo partiti portandoci i costumi da bagno e praticamente non l’abbiamo quasi mai tirati fuori. Se volete prenotare delle piste di sci per il prossimo anno, andate a settembre sul Gargano.

Perché nel film uno dei personaggi indossa la maglietta di Del Piero e non – per esempio quella di Maldini?

Perché Figli di Annibale è un film comico e Del Piero – quindi – ci sta benissimo.

A proposito di comicità, lei alterna ruoli drammatici a ruoli comici. In quali si ritrova di più?

Certamente in quelli più leggeri e divertenti, perché non faccio troppa fatica a farli, visto che mi diverto molto. Non ritengo, infatti, che tutto quello che è triste sia particolarmente profondo. La profondità maggiore probabilmente sta nei ruoli comici.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Una commedia diretta da Cristina Comencini intitolata "Matrimoni".

M. S.