Donne nell'arte (20)
Camille Claudel
Camille Claudel, sorella del poeta Paul Claudel, nacque a Fère-en-Tardenois
l8 dicembre 1864 e a diciannove anni incontrò lo scultore Auguste Rodin riuscendo
ad entrare nellatelier dellartista per apprendere i modi della sua grande
passione.
Ne nacque un rapporto complesso: damore e di stima da
un lato, ma anche di gelosia e rivalità dallaltro.
Mentre Rodin cercava ed otteneva i consensi che ben presto lo
consegnarono ad una grande fama e alla ricchezza, la scultrice rifiutava i compromessi e
qualsiasi scorciatoia sulla via dellarte nella quale credeva fortemente.
"Insisteva, in conclusione, e ripeteva, ostinata che le teorie, i principi generali
non la interessavano e che non voleva pensare alle regole. Era nata per faticare tra la
polvere e largilla frammista allacqua per intagliare la pietra che talvolta è
ruvida e dura e ci vuole molto tempo a lavorarla ma è molto forte, resiste al sole
allacqua al ghiaccio al vento e ad ogni tormenta e dura sempre" (da P.PREO, Vita
immaginaria di Camille Claudel scultrice, Firenze 1993, pp 55-69).
Questa sua intransigenza etica, che era il complemento della foga
espressiva e dellamore per la sua arte, causò alla fine anche la rottura del
rapporto con Rodin, nel 1898, e linizio di unesistenza solitaria e tormentata.
Nel 1913 la sua vita sprofondava in un baratro di
solitudine e, a partire da quella data, la sua attività di scultrice cesserà per sempre.
Chiusa per trentanni nellospedale psichiatrico di Montdevergues, ne uscirà
solo dopo la morte, nel 1943.
G.G: |